Il Design delle Cose: lo schiaccianoci

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Nuovo appuntamento con il Design delle Cose per parlare dello schiaccianoci. Oggetto in apparenza semplice e con una storia lunga e lontana. Lo si usa di frequente, in genere durante le festività natalizie. Periodo in cui si consumano più spesso noci e altra frutta secca.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Esistono due  tipologie di schiaccianoci , quello più diffuso è composto da due aste fissate tra loro ad una estremità e sagomate nel punto in cui deve essere posta la noce. Lo schiacciamento avviene facendo forza alle estremità libere per questo livello fisico lo schiaccianoci è definito come una leva di secondo genere.  

Foto di marcelkessler da Pixabay

L’invenzione dello schiaccianoci

La storia dello schiaccianoci risale a molto tempo fa. Si pensa persino che lo schiaccianoci possa essere già esistito intorno all’8000 a.C. L’esemplare più antico di questo utensile risale al  III secolo a.C.,  ed è conservato al museo Archeologico di Taranto. Inizialmente realizzato in metallo ha poi iniziato ad essere prodotto  in legno. Non si sa collocare con precisione il periodo esatto in cui ha avuto inizio questo processo di trasformazione dello schiaccianoci  ma ad un certo punto si iniziò a creare gli schiaccianoci  a forma di statuetta e il suo inventore fu Wilhelm Friedrich Fuchtner  (1844-1923) , falegname che per primo  diede vita ad un uomo fatto di legno. Egli è considerato l’inventore dello schiaccianoci.  

Quella di Friedrich Fuchtner  è stata la prima produzione commerciale di schiaccianoci creati al tornio. Le figure da lui create erano i prototipi degli schiaccianoci Seiffen ,oggi prodotti di fama mondiale. Uno dei primi modelli di Schiaccianoci dell’Erzgebirge è del 1870, realizzato con legno di abete rosso. Funziona grazie ad una leva posta dietro al soldatino grazie alla quale si apre la bocca del soldato.

Lo schiaccianoci: da accessori a status

Un oggetto della tradizione dunque che a cominciare dal XIX secolo, ha iniziato ad assumere sempre più valore. Gli schiaccianoci venivano infatti adornati  in modo particolare. Più erano ricchi i decori più era alto lo status della famiglia che lo possedeva. Lo schiaccianoci è un prodotto tipico e largamente diffuso in alcune regioni della Germania, della Svizzera e del Tirolo. 

Ma dal 1800, anche in Inghilterra hanno iniziato a diffondersi gli schiaccianoci costruiti con il legno. Non più con la classica forma di due leve ma con un design più particolare, più dettagliato, e con le sembianze di esseri umani. Più  veniva decorato e più indicava che colui che ne era in possesso era un uomo benestante. Oltre a sembianze umane, questo utensile da cucina, era spesso creato anche con delle forme animali.

Foto di Gerhard G. da Pixabay

Questi attrezzi culinari così creati erano dotati di una leva situata sulla parte posteriore, la quale, se alzata, faceva aprire la bocca della statuetta e all’interno di questa veniva posta la noce o la mandorla da rompere. Nell’abbassare la leva, la bocca si chiudeva rompendo il guscio della frutta secca . Intorno allo schiaccianoci sono state ricucite diverse storie e in una di queste si afferma che l’attrezzo in questione porti fortuna e l’averlo in casa aiuta a scacciare le presenze maligne che aleggiano tra le pareti domestiche. In Germania è stato addirittura creato anche un museo  in onore di questo accessorio: il Museo dello Schiaccianoci.

Tanti gli esemplari conservati a cominciare dallo schiaccianoci più grande entrato a far parte del Guinness dei primati con i suoi circa 5 metri di altezza ed il più piccolo di soli 4 millimetri circa. 

Design e schiaccianoci

Pur restando un oggetto della tradizione con il trascorrere degli anni, con l’avanzare delle scoperte, della tecnologia e del design, anche i gusti, le preferenze e le idee su come creare certi attrezzi hanno subito dei mutamenti e così lo schiaccianoci è andato incontro ad un’evoluzione radicale.

Ci sono esemplari interessanti studiati e disegnati da nomi noti del design  come l’esemplare oggi pezzo da collezione disegnato da Ettore Sottsass per Alessi. Si tratta di uno schiaccianoci in legno di faggio tinto giallo e rosso, disegnato per Alessi per la linea Twergi nel 1989. E’ un articolo molto raro, prodotto in pochissimi esemplari.

Ettore Sottsass iniziò la sua collaborazione con  Alessi nel 1972 ne sono nati prodotti ancora oggi in collezione. I suoi prodotti  hanno rappresentato spesso delle vere e proprie sfide progettuali per l’alto tasso di sperimentazione e le complicazioni tecniche affrontate in fase produttiva. La linea Twergi, di cui fa parte lo schiaccianoci, è stata introdotta negli anni Novanta. E’ una collezione di oggetti in legno realizzati da artigiani della Valle Strona, una valle nei pressi del Lago d’Orta, vicino alla sede Alessi.

Il nome Twergi, che significa ‘gnomo’ o “folletto dei boschi” nel dialetto locale ed allude a creature pacifiche e scherzose.

Gli schiaccianoci delle collezioni Alessi 

Il catalogo Alessi è uno dei più interessanti quando si cercano prodotti per la casa di design. Questo vale anche se si cercano prodotti alternativi che interpretano lo schiaccianoci.

Scoiattolo di Andrea Branzi

A tal proposito come non ricordare lo schiaccianoci “Scoiattolo” di Andrea Branzi. Oggetto che riprende le forme dell’animaletto come  succedeva già nella tradizione di questo accessorio. Branzi con questo progetto del 2010 ne offre una sua personale reinterpretazione. Lo scoiattolo, piegandosi schiaccia la noce.

Nutty The Cracker di Stefano Giovannoni

Sul filo dell’ironia anche lo schiaccianoci Nutty The Cracker progetto del 1993 di Giovannoni, oggi fuori produzione. Dotato di un vassoio di raccolta in metallo per i gusci è lo scoiattolo in che quando le sue orecchie vengono ruotate, scende una solida slitta in ottone che fende il dado.

Strongman di Marcel Wanders

Sofisticato e ricco di decorazioni è invece lo schiaccianoci della collezione Circus firmata da Marcel Wander per Alessi: Strongman. La collezione Circus è composta da cinque oggetti in edizione limitata di 999 pezzi, numerati e consegnati con certificati d’autore. I protagonisti sono cinque personaggi ispirati al mondo del circo. Ognuno di essi si presenta con una sua personalità e funzione. Strongman è un oggetto ispirato a Signor Muscolo, un giovane uomo dalla muscolatura prodigiosa, capace di rompere tutto. Interamente realizzato in acciaio inox riprende la forma tradizionale dello schiaccianoci a vite. E’ stato studiato nei minimi dettagli per rompere, con  i piedi uniti, qualsiasi tipo di frutta secca a guscio.

Nut Splitter di Jim Hannon-Tan – LPWK

Tra le ultime creazioni Alessi in tema lo Schiaccianoci c’è Nut Splitter di Jim Hannon-Tan – LPWK.

Ma descrivendo questo accessorio, più che di schiacciare le noci, qui si dovrebbe parlare di un apri-noci. Si presenta come un gioiello prezioso con la forma a cuore, che in realtà si ispirata alle piccole eliche dei semi di acero.

 Si usa in modo completamente diverso rispetto agli schiaccianoci tradizionali, non ci sono leve o schiacciamenti meccanici.

Semplice e intuitivo, riprende un’operazione arcaica del mondo contadino, quella di aprire una noce con due mani utilizzando un coltellino da tasca. Infatti basta  inserire la punta tra i due gusci della noce e fare leva ruotando l’impugnatura. Il gesto è facilitato da una presa molto ergonomica, che si adatta bene alle dita della mano. 

Schiaccianoci dalle più recenti collezioni  di design 

Maneggiare uno schiaccianoci può non essere così semplice. Ci sono per questo diverse collezioni, appartenenti a vari brand contemporanei che ci propongono modelli in grado di interpretare questo accessorio.

Tra i più semplici lo schiaccianoci  in silicone di  Normann Copenhagen Disegnato da Ding3000.

L’idea pare sia nata da una necessità: i fastidiosi dolori alle dita quando Ding3000 spaccavano le noci. La presa di questo schiaccianoci infatti è pensata per essere comoda e facile da usare. Lo Schiaccianoci una volta usato si ripiega nella sua posizione originale .

Anche nella collezione Natalizia 2020 di Ferm Living c’è uno schiaccianoci. Forest, elegante schiaccianoci in ottone massiccio fuso caratterizzato da una finitura ottone o con patina nera. Un oggetto decorativo caratterizzato da delle maniglie particolarità, le quali, se tenute insieme, formano una grande noce.

Cast Nutcracker è invece lo schiaccianoci della Collezione Eclectic di Tom Dixon. Questo modello usa il sistema a torchio. E’ realizzato  in ghisa con un dettaglio ottone e finitura di colore nero  .

Alternativo è invece il sistema di schiacciamento di Noix, il lussuoso schiaccianoci in metallo disegnato da Officine IADR per Seletti. Un vero pezzo di scultura che rende unica un’azione che solitamente risulta essere banale e complicata.

Ricerca e interpretazione in tema di schiaccianoci

Per quanto possa essere un oggetto d’uso quotidiano, anche lo schiaccianoci ha stimolato ricerca e la creatività dei progettisti.

Josh Owen ad esempio ha progettato per OTHR , un bellissimo schiaccianoci nero opaco, stampato in 3D in acciaio. Il progetto fa parte di una serie numerata. E’ stato realizzato per dimostrare la gamma incredibilmente diversificata di estetica e meccani che è possibile realizzare con la stampa 3D.

Decisamente più essenziale il progetto del designer londinese Roger Arquer. Egli ha progettato uno schiaccianoci che non lascia spazio alle interpretazioni.

Nut Hammer è semplice, la noce si schiaccia con un vero martello dalla piccola testa in acciaio inossidabile e con manicotto in silicone, così progettato per contenere le noci.

Basta inserire i dadi nella guaina in silicone, avvolgerli sul martello e battere. Nut Hammer è stato progettato Arquer per Menu e presentato a Maison & Object nel 2014.

Premio Red Dot Design Award 2013, Noemi dello studio tedesco Take2, è invece un innovativo schiaccianoci che sfrutta il sistema della  molla. E’ estremamente leggero essendo costituito da una molla a spirale. Essa viene tirata e messa in tensione quando si chiude il bullone colpisce il guscio della noce, e la molla  impedisce alle schegge di volare in giro in modo incontrollabile.

Foto di FelixMittermeier da Pixabay