Olivari celebra il centenario di Vico Magistretti

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Il 6 ottobre 2020 sarà il centenario della nascita di Vico Magistretti. Come già accennato la Fondazione Vico Magistretti ha in programma una serie di appuntamenti che sebbene siano stati in parte bloccati dall’emergenza sanitaria, non sono state cancellate ma rimandate e rimodulate al 2021 .

Accanto a questo molte aziende, con cui il designer aveva collaborato nella sua lunga carriera, lo hanno ricordato e continuano a farlo sia i suoi pezzi intramontabili( vedi Cassina ed Oluce) che con le riedizioni ( come ha fatto Friz Hansen rieditando la VicoDuo)

In occasione delle celebrazioni dei 100 anni dalla nascita di Vico Magistretti, anche Olivari, azienda di riferimento nel settore delle maniglie di design, ripercorre quel cammino che il brand e il maestro ha condiviso per anni e che hanno portato alla realizzazione di Club, Sibilla e Torre del Parco, le tre storiche maniglie frutto di questa importante collaborazione. Club e Sibilla sono ancora parte integrante del catalogo dell’azienda e vengono tutt’ora prodotte e vendute in tutto il mondo.

L’inizio della collaborazione tra Magistretti e Olivari

La collaborazione inizia negli Anni ‘50 quando Magistretti, assieme a Franco Longoni, progetta la ormai iconica Torre del Parco per la quale Olivari realizza l’omonima maniglia. La sintonia è totale fin dall’inizio ma è nel 1992, con la creazione di Sibilla, che la collaborazione fa un ulteriore balzo in avanti.

Ricordo quando andai nello studio di Vico Magistretti per concordare il progetto della sua nuova maniglia, mentre discorrevamo seduti intorno al grande tavolo che occupava quasi tutta la stanza, la schizzava davanti a me, istintivamente, fissandola in una forma pressoché definitiva”. Racconta Antonio Olivari, Presidente dell’omonima azienda. “La sua idea era quella di realizzare un oggetto ergonomico e nello stesso tempo slanciato. Mentre raccontava di quanto fosse interessante la forma di un osso, l’abbozzava con mano sicura. Subito dopo, cominciò a riflettere sul fatto che la dinamicità che desiderava ottenere, potesse essere espressa apportando un taglio alle due estremità, e poiché non erano simmetriche, i tagli dovevano seguire una differente inclinazione. ‘Prova a fare un campione seguendo questi schizzi’, mi disse. ‘Vediamo se riuscite ad esprimere la mia idea’. Al terzo prototipo si è detto soddisfatto ed è nata Sibilla. Questo era il metodo di lavoro di Vico: cercava un confronto immediato con i tecnici perché le sue intuizioni fossero realizzate al meglio.”

Spontaneità protagonista anche del progetto successivo, Club, nel 1999.

Come succedeva sempre con Vico – ricorda Olivari – l’idea di una maniglia con un rivestimento in pelle per renderla piacevole al tatto è nata da una conversazione informale sul senso del comfort. Per Club, Vico pensò in una logica di tipo ‘industriale’ disegnando due gusci assottigliati su cui incollare lo strato di pelle in modo da dare continuità alla forma ed eliminare la cucitura, la parte tipicamente più soggetta a sporcarsi e a usurarsi. La proposta di Club mi è parsa subito molto interessante ed innovativa: da sviluppare.” E così fu.

Per molti Magistretti è stato soprattutto un designer di arredi, alcuni dei quali celebrati come icone del Made in Italy, ma le tre maniglie disegnate per Olivari dimostrano come l’architetto avesse un approccio creativo al design.

Nella mostra che la Triennale di Milano dedicherà al Maestro del ‘900 saranno esposte le maniglie che Magistretti disegnò per Olivari, a testimonianza di una capacità progettuale che in pochi hanno saputo esprimere.