ACTIVITY BASED WOKING

Pubblicato il Di in Approfondimenti

L’ACTIVITY-BASED WORKING (ABW) è la strategia aziendale di trasformazione in cui il lavoro non è più legato ad una scrivania ma ad un obiettivo: alla base di questa teoria c’è l’idea che le persone svolgano al meglio una determinata attività se “collocate” nel giusto ambiente.

L’Activity Based Working è una strategia di trasformazione del business, che mette a disposizione delle persone spazi fisici differenti per svolgere le proprie attività lavorative. Invece di obbligare una persona a volgere tutti i lavori in uno specifico ambiente, si cerca di incoraggiare le persone a decidere dove svolgere ogni attività, secondo quello che preferiscono. La progressiva digitalizzazione dell’informazione ha portato più efficienza e velocità nelle organizzazioni, insegnando alle persone un nuovo modo di lavorare e di pensare.

Analizzare i comportamenti di dipendenti e collaboratori per studiare un modello basato sull’Activity Based Working non solo aiuta i dipartimenti delle risorse umane a rendere gli ambienti di lavoro più inclini alle aspettative dei lavoratori ma risolve anche il presidio dei sistemi e delle infrastrutture a supporto di qualsiasi attività lavorativa.
L’Activity Based Working punta a riprogettare gli spazi di lavoro in modo che il layout risulti un supporto ottimale alle attività da svolgere. La progettazione degli spazi quindi dovrà provvedere ambienti diversi, multifunzionali ed in grado di ospitare attività lavorative ad alta densità o lavoro individuale, video meeting o riunioni informali. La maggior parte dei lavori di ufficio oggi implica giornata ricche di attività diverse e ciascuno dovrà essere messo nella condizione di poter scegliere il proprio spazio, scrivania, stanza o area, in base al compito che si appresta a svolgere.


Il successo dello ABW dipende da come i lavoratori lo interpretano. Leesman ha raccolto i lavoratori in 4 categorie, in base al loro “profilo di mobilità”, ovvero del loro livello di accettazione ed interpretazione di questo nuovo modo di lavorare.

  1. Il campeggiatore (detto anche lavoratore abusivo). Questo profilo è profondamente attaccato alla propria workstation, ne fa una seconda casa personalizzandola con le foto del cane o della famiglia, coltiva le piantine e ci attacca le cartoline. Non cerca spazi diversi, è soddisfatto così com’è e non coglie le opportunità offerte dallo ABW. (32% dei lavoratori intervistati per progetti di ABW)
  2. Il viaggiatore timido. Questo profilo è attaccato al proprio posto di lavoro, ma comincia ad esplorare timidamente altri spazi per lo svolgimento di alcune attività, cominciando ad utilizzare, per esempio, salette apposite per le video call oppure utilizzare una saletta con divanetti per svolgere una riunione informale (Questo gruppo è la maggioranza fra gli intervistati ed equivale al 41%)
  3. L’intrepido esploratore. I lavoratori con questo profilo interpretano al meglio l’occasione offerta dallo ABW traendone i più forti vantaggi. Lavorano in ufficio, da casa e dal bar, sfruttando anche la pausa caffè per una breve riunione con un collega seduto su sgabelli o appoggiato su un high table (il 18% dei lavoratori).
  4. Sempre di passaggio. Sono quelle persone difficili da trovare, perché sono le più mobili e sono anche quelle in numero minore (9%). Lavorano in modo dinamico, utilizzando tecnologie, luoghi e spazi disponibili.

E tu quale in quale di questi quattro profili ti riconosci? 

Le nuove frontiere dello smart working: piccoli paradisi fiscali crescono!

Bibliografia: COWORKING E SMART WORKING – Nuove tendenze nel mondo del lavoro – Massimo Gianquitto, Mauro Battocchi – EPC Editore (2018)