Masquespacio firma Bun Burgher: il nuovo locale milanese

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Dopo aver realizzato una lunga serie di progetti in giro per il mondo Masquespacio, studio creativo guidato da Ana Milena Hernández Palacios e Christophe Penasse firma il suo primo progetto di interior design in Italia per la catena italiana di hamburger Bun.

Dopo aver presentato la sua collezione Toadstool ispirata a Memphis nel 2016 e la loro mostra con Terrecotte Poggi Ugo durante la Milano Design Week 2019, ora Masquespacio torna a Milano con il suo progetto per Bun Burgher.

Forte dell’esperienza maturata questi anni con altri interventi dedicati alla ristorazione, per lo più realizzati a Valencia (come Piur , Kaikaya, La Manera e il più recente La Sastrería) ecco il nuovo locale di Milano, situato in Viale Bligny, accanto alla Università Bocconi . Lo scopo di questo progetto era quello di creare la nuova identità del brand, con un chiaro focus sulle giovani generazioni. Ma allo stesso tempo rappresentare un approccio più sofisticato per un hamburger restaurant di alta qualità.

Negli ultimi anni c’è stata una forte crescita delle catene di hamburger, e la maggior parte di loro sta optando per un look vintage e industriale per i propri spazi. Il design sviluppato da Masquespacio per Bun va invece nella direzione opposta. Cerca di creare un concetto innovativo che metta in mostra l’autenticità di Bun e dei suoi prodotti, ovvero gli hamburger. Per questo progetto Masquespacio ha scelto quindi di introdurre nel progetto dettagli con finiture d’oro e rivestimenti a terrazzo miste a un tocco di colore. Dando vita così ad un ambiente dal design sofisticato, ma allo stesso tempo fresco.

Il raffinato uso del colore nel nuovo locale milanese di Masquespacio

Il progetto parte dall’indagine degli elementi esistenti nello spazio con l’obiettivo di integrare nell’estetica progettuale complessiva.

 “Quando abbiamo visto i bellissimi mattoni e archi dallo spazio, era evidente per noi che avremmo utilizzato questi 2 elementi come punto di partenza del progetto”, dice Ana Hernández, direttore creativo di Masquespacio.

Per uniformare l’estetica dell’ambiente Masquespacio ha così introdotto ulteriori elementi dalle forme ad arco che finiscono così per ritmare lo spazio.

A caratterizzare ulteriormente il progetto sono i colori: verde e viola. Colori usati per definire questi nuovi archi totalmente indipendenti per evidenziare quelli già esistenti parte dell’architettura interna.

 L’identità sana di Ban è inoltre rappresentata dalla presenza dei piani dei tavoli in legno e dalle piante

In questo contesto anche il top dei tavoli in legno e la ricca presenza di piante non sono scelta casuale. Rappresentando l’identità sana ed ecologica a zero plastica scelto e sostenuto dal brand. 

Dopo la proficua collaborazione in questo progetto, Masquespacio e Bun Burgher stanno ora lavorando anche a diversi nuovi ristoranti, tra i quali il prossimo sarà la prima apertura di Buns a Torino.