Il Museo del Design Italiano rinnovato

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Presentato l’8 luglio 2021, il Museo del Design Italiano di Triennale Milano nella sua nuova veste completamente rinnovata e con un maggiore spazio dedicato agli approfondimenti per il pubblico. Un ricco apparato di testi, didascalie, documenti e opere. Nuovi approfondimenti sviluppati con l’obiettivo di offrire ai visitatori ulteriori contenuti e informazioni sugli oggetti esposti e di costruire un percorso di visita ancora più ricco e articolato, che risponda alle curiosità e agli interessi di pubblici diversi.


Afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: “Il Museo del Design
Italiano rappresenta un esempio unico di collezione pubblica che permette di veicolare il valore e l’importanza del design italiano a un pubblico molto ampio, non solo di addetti ai lavori. Indissolubile poi il legame tra la disciplina del design e la storia di Triennale, che fin dalla sua istituzione, è stata un centro nevralgico per il dibattito e la definizione della disciplina stessa. Proprio per questi motivi, dopo aver dato nel 2019 un assetto permanente alla struttura espositiva del Museo, abbiamo deciso di rinnovarlo ulteriormente. Abbiamo ampliato contenuti
e approfondimenti, da una parte, attingendo allo straordinario patrimonio degli Archivi di Triennale e, dall’altra, consolidando e rafforzando la rete di donazioni e comodati. L’accessibilità è poi per noi un tema centrale e ha guidato le scelte nella impostazione di testi e apparati. L’obiettivo è rendere la narrazione del
design italiano aperta e inclusiva. Insomma, davvero per tutti”.
Dichiara Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano: “Una serie di interventi sulle pareti perimetrali racconterà la storia di Triennale, che nel 2023 celebrerà i 100 anni dalla sua istituzione, delle Esposizioni Internazionali e delle mostre in cui alcuni degli oggetti esposti sono stati presentati, come ad esempio la celebre Mostra dell’industrial design in occasione della X Triennale del 1954, con allestimento di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Sono state realizzate nuove didascalie per tutti gli oggetti esposti, oltre a testi di inquadramento su periodi storici, mostre e momenti particolarmente significativi per la storia del design legati all’istituzione. Inoltre, è stato sviluppato un percorso rivolto a chi si avvicina per la prima volta al design, dai bambini ai pubblici più trasversali che, attraverso una selezione di parole chiave, racconterà alcuni aspetti della progettazione e del design. Questi materiali sono stati realizzati con una particolare attenzione all’accessibilità grazie al supporto di Ledha Milano”.
L’arricchimento del percorso espositivo permette di evidenziare il ruolo centrale che Triennale ha avuto, fin dalla sua istituzione, nella definizione e nella messa in scena del design italiano, raccontandolo attraverso materiali grafici e fotografici relativi alle Esposizioni Internazionali, molto spesso inediti, provenienti dall’Archivio di Triennale Milano e frutto di nuove donazioni e comodati.

Tra le recenti acquisizioni anche un esemplare della superutilitaria simbolo del Made in Italy nel mondo: la Nuova 500 D del 1960 di Dante Giacosa per FIAT, che diventa parte del percorso espositivo del Museo.
Accompagnano gli oggetti esposti fotografie, campagne pubblicitarie,
packaging originali, materiali grafici, poster e, in determinati casi, i modelli in legno realizzati da Giovanni Sacchi – concessi in deposito a Triennale da Regione Lombardia – per mostrare l’evoluzione del progetto dalla fase di studio e sviluppo fino alla sua realizzazione, messa in produzione e comunicazione.
Obiettivo primario del Museo del Design Italiano è portare avanti il percorso di arricchimento e valorizzazione dell’Archivio e della Collezione di Triennale, attraverso un sistema virtuoso di dialogo con designer, artisti, archivi, eredi, collezionisti, galleristi, come testimoniano le recenti donazioni e comodati ottenuti grazie ad accordi bilaterali con AIAP Associazione italiana design della comunicazione visiva, AIAP CDPG – Centro di Documentazione sul Progetto Grafico, Fondazione Sonia e Massimo Cirulli, Salone del Mobile.Milano, Studio Ettore Sottsass, parte di un progetto di studio e ricerca a lungo termine finalizzato alla realizzazione di mostre e pubblicazioni.


Proprio grazie a queste collaborazioni è stata possibile la realizzazione in museo di focus tematici dedicati ai tessuti realizzati per la 10 e 11 Triennale da Maestri quali Ponti, Sottsass, Mari, Crippa, Scanavino, Dorazio, Sambonet, Munari, Melotti, Colombo (esposti a rotazione), alla grafica, alla storia del Salone del Mobile.Milano e a Memphis, di cui quest’anno si celebrano i quarant’anni dalla fondazione.
Proprio alla storia del Salone del Mobile.Milano sarà dedicata una mostra
ideata dal Museo del Design Italiano di Triennale, che si terrà durante le giornate del design di settembre e sarà curata da Mario Piazza. La mostra racconterà le produzioni culturali del Salone del Mobile in città che nel corso degli anni hanno comunicato il design al pubblico degli appassionati. Una mostra spettacolare che si svilupperà a partire dagli archivi di Triennale Milano e del Salone del Mobile.Milano.

La selezione dei pezzi del Museo del Design Italiano, ordinata cronologicamente dal 1946 al 1981 su una superficie di circa 1.300 mq nella Curva al piano terra di Triennale, è organizzata secondo un arco temporale che rappresenta uno tra i più importanti per il design italiano: quello intercorso tra gli anni dell’immediato dopoguerra e del successivo miracolo economico fino ai primi anni ottanta, quando l’arrivo sulla scena di nuove esuberanti correnti come Memphis diede avvio – in Italia e nel mondo – a una nuova era nella produzione del design.
Il nuovo progetto allestitivo si arricchisce di opere di grafica, textile, automotive ed exhibition design. Una ampia sezione fotografica documenta la presenza in Triennale delle grandi firme del design internazionale e le vicende che hanno visto i grandi Maestri del design italiano impegnati in Triennale.
Attraverso queste decadi di intensa sperimentazione, in cui nuovi materiali,
nuove tecniche e nuovi codici estetici hanno rivoluzionato l’ordine prestabilito nella sfera domestica e nella società, l’innovazione non è stata guidata solo dai designer, ma anche dagli imprenditori e dagli artigiani con cui i progettisti hanno incessantemente lavorato, contribuendo a fare del design italiano un fenomeno di rilevanza internazionale.