«Humanizing technology»: l’umanizzazione della tecnologia attraverso talk, mostre e workshop

Pubblicato il Di in Eventi

Dal 4 maggio al 30 settembre il Circolo del Design di Torino ospita un fitto palinsesto di eventi dedicato alle nuove sfide che la tecnologia si trova ad affrontare dal punto di vista etico, economico, sociale e ambientale. Ad aprire la rassegna sarà la mostra «Easy as a kiss» il 4 maggio dedicata a Interaction Design Institute Ivrea.

Interaction Design Institute Ivrea ©Santi Caleca

Che percorsi compiono i nostri dati online? Quale spazio stanno assumendo nelle nostre vite i luoghi virtuali che abitiamo? Quanto mediamo le nostre emozioni tramite i device? Quanto le tecnologie possono rappresentare lo strumento di progetto a favore del pianeta? E ancora, cosa può fare il design? Sono queste le domande alla base di «Humanizing technology», il programma culturale del Circolo del Design di Torino che, da maggio a settembre, vedrà confrontarsi ospiti nazionali e internazionali in un ricco palinsesto di mostre, convegni, talk, workshop, proiezioni di film e performance.

Nell’ultimo anno la tecnologia si è fatta strada in modo ancora più dirompente nella nostra quotidianità, influenzando tanto la sfera professionale quanto quella privata, sollevando con maggior forza quesiti etici e impattando con grande rilevanza sul contesto economico, sociale e culturale. L’umanizzazione della tecnologia è oggi, la grande sfida che il progresso tecnologico sta affrontando dal punto di vista etico, economico, sociale e ambientale, sfida resa particolarmente evidente dalla situazione pandemica, con la sua imposta accelerazione digitale, le sue limitazioni fisiche e di conseguenza le nostre rinnovate abitudini di consumo, di relazione e di fruizione di servizi.

La mostra «Easy as a kiss» al Circolo del Design di Torino @cosimomaffione

Con «Humanizing Technology» il Circolo del Design di Torino ha deciso di porre l’attenzione su un tema che nei prossimi anni avrà sempre più rilevanza e che necessita di una rifondazione del pensiero e delle pratiche sviluppate attorno all’utilizzo delle tecnologie e al modo in cui l’uomo interagisce con esse. Proprio come i designer industriali modellano la quotidianità attraverso gli oggetti che progettano per case e uffici, così i designer dell’interazione danno forma alle nostre vite con tecnologie interattive per il lavoro, il gioco, la socialità, i servizi pubblici. Il design, e in particolare l’interaction design, è uno strumento fondamentale per la creazione di esperienze e servizi digitali progettati mettendo l’uomo al centro del processo, che in una prospettiva più ampia, oggi ineludibile, significa anche passare, come sostiene Jan-Christoph Zoels «da un approccio progettuale incentrato sulle persone a un approccio incentrato sul pianeta».

È proprio il designer Jan-Christoph Zoels a curare «EASY AS A KISS. Humanizing technology through design. Vision, story and impact of Interaction Design Institute Ivrea», la mostra prodotta dal Circolo del Design che, attraverso la raccolta di documenti storici e la produzione di testimonianze inedite, ricostruisce la vita di una delle primissime scuole al mondo a formare figure professionali dedicate al progettare l’interazione tra l’uomo e le tecnologie. Una vicenda che all’inizio del millennio ha posto la città eporediese al centro della mappa mondiale dell’innovazione, combinando modelli sperimentali di didattica e avanguardia progettuale con la cultura olivettiana, attraendo talenti da tutto il mondo e fondando un nuovo modello formativo i cui ingredienti erano: una combinazione di competenze umanistiche e scientifiche, sperimentazione libera e aperta, scambio vicendevole di conoscenze e competenze e collaborazione con aziende italiane ed estere. Qui sono nati progetti tutt’ora utilizzati e divenuti universali, come Arduino e Processing, e si è formata la disciplina che ha reso possibile i servizi che tutti i giorni utilizziamo, come il car sharing, i pagamenti tramite app e le prenotazioni di servizi online.

La mostra «Easy as a kiss» al Circolo del Design di Torino @cosimomaffione

La mostra è realizzata con: il contributo di Fondazione CRT, e il patrocinio di Città di Ivrea e Confindustria Canavese, Partner scientifico è il Politecnico di Torino, Partner culturale sono Associazione Archivio Storico Olivetti e IxDA – Interaction Design Association.

Mentre la mostra «Easy as a kiss» intende valorizzare il ruolo fondativo che Interaction-Ivrea ha avuto nell’avviare venti anni fa percorsi di ricerca che offrissero nuovi approcci e strumenti per immaginare la relazione tra uomo e tecnologia, il convegno «Humanizing technology through design», da giovedì 17 a sabato 19 giugno presso le OGR Torino, fa il punto sulle migliori pratiche internazionali di oggi per l’umanizzazione della tecnologia. Attraverso le voci di designer, aziende del settore, ricercatori e istituzioni, il convegno si articola in sei sessioni – etica e tecnologia, servizi pubblici, intelligenza artificiale, salute, mobilità, educazione – con l’obiettivo di fornire nuove visioni e strumenti di innovazione.

Per lanciare il tema dell’umanizzazione della tecnologia, la riflessione si apre online, con «What’s the future of Ixd?», un video inedito che raccoglie i contributi di 10 tra i più rilevanti nomi internazionali del panorama dell’interaction design, dalla Francia a San Francisco, dalla Norvegia a Tokyo. Tutti rispondono ad un’unica domanda: qual è il futuro dell’interaction design? E quindi, come si può progettare una migliore interazione con le tecnologie? Dieci background diversi, differenti per provenienze, ruoli, formazione e generazioni portano inedite visioni e riflessioni sul tema.

Jan-Christoph Zoels, curatore di «Easy as a kiss»

La ricca programmazione culturale di «Humanizing Technology» si compone in tutto di più di 45 appuntamenti e coinvolge più di 70 tra designer, ricercatori, ingegneri, filosofi, artisti, registi che si confrontano, sia in presenza sia online, sul tema dell’umanizzazione della tecnologia, mettendo in campo conoscenze, esperienze e competenze diverse per contribuire a inquadrare il fenomeno nella sua complessità. 

Il Circolo del Design è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di commercio di Torino (main partner), con il contributo di Città di Torino, Unione Industriale di Torino e CNA Torino, sponsorizzato da Iren e Reale Mutua Assicurazioni.