L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg

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L’esposizione primaverile de LE STANZE DEL VETRO è dedicata alla straordinaria collezione di animali di vetro di Pierre Rosenberg, Presidente-Direttore onorario del Museo del Louvre di Parigi

Contestualmente all’apertura sull’Isola di San Giorgio Maggiore, sarà online anche il virtual tour 3D della mostra che permetterà al pubblico di visitarla gratuitamente anche da casa.

L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg, mostra curata da Giordana Naccari e Cristina Beltrami apre al pubblico a LE STANZE DEL VETRO sull’Isola di San Giorgio Maggiore il 22 marzo 2021. L’esposizione ripercorre – in modo originale e coinvolgente – la storia del vetro muranese del Novecento attraverso un’angolazione inedita: l’animale di vetro.

L’Arca di Vetro sarà inoltre visitabile in modalità digitale grazie al nuovo virtual tour 3D – accessibile, sia da desktop che da mobile, collegandosi al sito www.lestanzedelvetro.org – che darà la possibilità di approfondire, sala dopo sala, le straordinarie opere esposte grazie ai numerosi contributi testuali, fotografici e video dedicati alla produzione veneziana degli animali di vetro.

Gli oltre 750pezzi in esposizione – tra elefanti, cani, ippopotami, gatti, giraffe, mammut, orsi, pappagalli, pesci, tartarughe, volpi… e persino minuscoli insetti realizzati a lume in scala reale da Bruno Amadi – appartengono alla collezione personale che Pierre Rosenberg, storico Direttore del Museo del Louvre di Parigi, ha messo insieme in trent’anni d’assidua frequentazione di Venezia.

Quando questo genere di produzione vetraria era ancora relegato all’ambito del souvenir o considerata come una sorta di divertissement da fornace, Pierre Rosenberg ha dimostrato una passione autentica, svincolata dalle mode, e ha creato una collezione quanto mai originale e vasta, della quale questa mostra dà parzialmente conto.

La Murano del Novecento ha prodotto un repertorio assai vasto di animali di vetro, che da un lato incantano per le infinite interpretazioni del soggetto e dall’altro si fanno testimoni di una tecnica millenaria e dei quali questa mostra offre uno scorcio assai personale e originale.

L’animale in vetro ha infatti due caratteristiche che lo distinguono dai bestiari realizzati in altri materiali: non ha mai atteggiamenti feroci, che sono invece tipici della scultura animalier più tradizionale, e soprattutto non è mai pensato come un gioco.

Eppure un senso ludico aleggia talvolta in questa collezione di rara ecletticità, raccolta mescolando animali celeberrimi a quelli di vetrerie meno note o persino sconosciute, seguendo il filo, certamente della qualità tecnica, ma anche dell’ironia e di un gusto completamente personale e distante da schemi e attese.

Non mancano esemplari delle serie più note come i pulegosi di Napolene Martinuzzi, i volatili di Tyra Lundgren o di Toni Zuccheri per la Venini. Accanto ad esemplari noti della Seguso Vetri d’Arte, agli zebrati di Barovier &Toso, agli acquari di Alfredo Barbini, la mostra propone un vasto campionario di animali realizzati da vetrerie meno note ma altrettanto interessanti sul fronte della sperimentazione tecnica e formale della Murano del Novecento. A dimostrazione dell’inesauribile ispirazione del soggetto animalier, la mostra include anche sculture di artisti viventi come Cristiano Bianchin, Marcantonio Brandolini d’Adda, Franck Ehrler, Massimo Nordio, Isabelle Poilprez, Maria Grazia Rosin e Giorgio Vigna.

L’allestimento è curato da Denise Carnini e Francesca Pedrotti (www.ortichestudio.com), giovani scenografe che si sono prestate a raccontare questo zoo di vetro.

A corredo della mostra verrà proiettato un video d’animazione realizzato da Giulia Savorani (www.giuliasavorani.com), artista visiva e regista che, partendo da disegni su vetro, ha dato vita a una fiaba ideata per quest’occasione da Giordana Naccari.

L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg sarà accompagnata da un catalogo, edito da Skira, che apre con un’intervista quanto mai rivelatrice dello spirito del collezionista per proseguire con alcuni approfondimenti a firma delle curatrici, di Jean-Luc Olivié, conservatore del Musée des Arts Décoratifs di Parigi, e di Rosa Barovier Mentasti. Il volume si chiude con la schedatura scientifica di tutti i pezzi presenti in mostra, messi sovente in relazione con disegni, foto e stampa d’epoca provenienti da archivi pubblici (Centro Studi Vetro-Fondazione G. Cini e Archivio Storico della Biennale di Venezia) e privati.

Gli appuntamenti digitali in attesa della riapertura de LE STANZE DEL VETRO

È ancora possibile visitare virtualmente la mostra Venezia e lo Studio Glass Americano grazie al virtual tour disponibile sul sito www.lestanzedelvetro.org e approfondire i contenuti della mostra partecipando alle visite guidate virtuali e gratuite organizzate da Artsystem sulla piattaforma Zoom: ogni martedì e venerdì sono infatti in programma visite guidate in italiano alle 18.30, e ogni sabato e domenica alle 16 in italiano e alle 18.30 inglese. È comunque sempre possibile prenotare una visita guidata in qualsiasi altro giorno della settimana scrivendo ad artsystem@artsystem.com con almeno due giorni di anticipo sulla data richiesta.

Inoltre, ogni giovedì di gennaio sui profili Facebook e Instagram de LE STANZE DEL VETRO, è possibile seguire la rubrica “La Parola agli Artisti” che, con delle brevi pillole video, racconta aneddoti e curiosità attraverso la voce degli artisti che hanno esposto a Venezia e lo Studio Glass Americano, mentre a febbraio sarà la volta degli artisti del Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini.