Chiara: la ri-edizione della lampada design di Mario Bellini

Pubblicato il Di in Pezzi Storici, Storia del Design

La lampada Chiara è un oggetto di design iconico, disegnata per Flos nel 1969 da Mario Bellini, architetto e designer noto in tutto il mondo otto volte Premio Compasso d’Oro otto volte .

Ben 25 delle sue opere sono nella collezione permanente del MoMA di New York, che nel 1987 gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2015 la Triennale di Milano gli ha assegnato la Medaglia d’oro alla carriera per l’Architettura e nel 2017 gli ha dedicato una mostra retrospettiva che ora inizia il suo tour mondiale: prima tappa a Mosca (marzo 2019). Bellini è stato direttore della rivista Domus (1985-1991). Ha progettato numerose mostre d’arte e di architettura sia in Italia, sia all’estero.

Ma dal 1980, si dedica è dedicato prevalentemente all’architettura. Tra gli edifici progettati e realizzati figurano il Quartiere Portello di Fiera Milano, il Tokyo Design Centre in Giappone, la National Gallery of Victoria a Melbourne, l’edificio per il Dipartimento delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi, e il nuovo Centro Congressi di Milano. Tra progetti attualmente in corso sono il nuovo Museo del Foro (Antiquarium 2014-2019) di Roma, la Nuova Scuola Politecnica di Genova (2006-2020), una vasta struttura alberghiera e residenziale a Virgin Gorda Island nelle British Vergin islands (2018-2020) e la nuova sede della RAI a Milano (2018-2020). Diversi anche i progetti in fase di studio, tra i quali, la “Shenzhou International New Area”, complesso sportivo, culturale e residenziale in Cina (2019-2023) e un grande complesso sportivo, culturale e residenziale “Oasis” nei Paesi del Golfo (2014-2022).

Chiara un classico contemporaneo rieditato da Flos

Chiara ha una forma essenziale, è composta da un solo foglio di acciaio inox lucido, quasi fosse un origami europeo, tagliato e arrotolato in modo da formare un cilindro.

Una lampada leggera e scultorea che si illumina grazie a una fonte luminosa. Oggi  è stata aggiornata nella riedizione con fonte a LED, posta a terra e nascosta dalla struttura autoportante. La luce che emana è la luce riflessa e diffusa da un grande ‘cappello’ che ricorda il soggolo e il velo di una suora.

Quando viene sera bisogna accendere la luce. A me non piacciono le lampade che fanno vedere le lampadine perché danno fastidio agli occhi. Allora ho sempre disegnato lampade come piacciono a me. Pensando prima a come fare la cosa giusta quando viene buio e poi alla forma da dare a questa luce. Così ho disegnato una lampada a forma di suora che fa uscire la luce dal suo cappello bianco”.

Mario Bellini, Il design spiegato ai bambini, Bompiani, 2018

Chiara ha una costruzione morbida. È semplicemente arrotolata su sé stessa. Bellini iniziò ha progettarla nel 1968, usando dei modelli di carta. Il carattere della sua luce è dinamico proprio perché ha origine nella base.

Quindi colpisce lo schermo superiore che lo riflette e poi si apre nell’ambiente quando lo diffonde. Tuttavia questa lampada, anche da spenta  s’impone con un’identità forte e carismatica, la cui immagine è essa stessa progetto, istanza e messa in scena.

Flos ha rieditato nel 2020 la lampada di Chiara inserendo nuovi dettagli tecnologicamente all’avanguardia, come la profilatura in gomma. Inoltre Chiara di Flos comprende oggi due modelli: la classica versione da terra, in acciaio inox, e un nuovo modello più piccolo, da tavolo.

Quest’ultima versione è realizzata in alluminio ed è disponibile in varie finiture: alluminio, grigio scuro e oro rosa.

È avvenuto tutto così, successo proprio così, qualche strappo qua e là e il foglio avvolto intorno alla mia mano ha assunto, con la sua tridimensionalità, l’immagine che stavo cercando. I disegni sono arrivati dopo”.

Mario Bellini in Enrico Morteo (a cura di), Mario Bellini. Furniture, machines and objects, Phaidon, 2015