Design Reading: Riflessioni su arte, design e architettura

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Nuova selezioni di libri e saggi dedicati alla cultura del progetto. Una selezione che invita a riflettere. Sulla condizione urbana delle nostre città, a riscoprire i progetti (quelli dello studio Nichetto). A interpretare l’arte e la realtà, raccontando storie di design: quelle di ieri e quelle di oggi. Ecco le letture consigliate di questo mese.

Case milanesissime a cura di Alvar Altissimo– Corraini Edizioni

Intelligente, leggero e ironico Case Milanesissime è un compendio di piante surreali (o iperreali?) di
appartamenti immaginari offerti in affitto o in vendita a Milano, come “camera ricavata in intercapedine di facciata”, “appartamento della Milano che non si ferma” con tapis-roulant continuo o “Casa per due ex fidanzati che però vogliono dividersi comunque l’affitto”. Una satira serissima sul mondo della
progettazione contemporanea e un elemento di riflessione sulla dimensione abitativa della metropoli. Con un testo di Cino Zucchi.

I simboli dell’arte di Matthew Wilson –  24 ORE Cultura

Spesso nella storia dell’arte, gli artisti si sono serviti di simboli per aumentare il potere comunicativo, la complessità e la profondità delle proprie opere. “I simboli dell’arte” guida il lettore nell’affascinante mondo della simbologia nell’arte, spaziando dalle antiche civiltà fino ad artisti dei nostri giorni come Olafur Eliasson e Bill Viola, permettendo di scoprire che significato hanno in un dipinto, in una scultura o in un’installazione contemporanea, la raffigurazione di animali, fiori, piante; oggetti e parti del corpo, o ancora cosa rappresentino elementi come l’acqua o il fuoco, gli astri o le costellazioni. Un cane, ad esempio, è spesso associato alla fedeltà, la bilancia è legata alla giustizia, mentre il fulmine diventa strumento di punizioni o rivelazioni divine. L’interpretazione dei simboli non è però sempre un processo univoco: soffermandosi anche su raffigurazioni che hanno cambiato significato nel corso del tempo e altre il cui senso originario si è offuscato, il volume permette di comprendere meglio gli artisti, le culture e le ideologie da cui questi simboli sono scaturiti.

La macchina zero. Mario Tchou e il primo computer Olivetti a cura di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte – Solferino

Il 9 novembre 1961 sull’autostrada Milano-Torino pioveva a dirotto. Mario Tchou, capo della Divisione Elettronica Olivetti, era in auto verso Ivrea dove avrebbe presentato le ultime novita al consiglio di amministrazione. Aveva 37 anni, e sarebbe stato l’ultimo dei suoi viaggi. Su richiesta di Adriano Olivetti, era tornato in Italia dagli States dove dirigeva il prestigioso Hartley Laboratory. Aveva presentato alla Fiera di Milano un Elaboratore Elettronico Aritmetico, Elea 9003: il primo computer amente realizzato con elementi allo stato solido, i transistor. Questa macchina segnò un passaggio tecnologico fondamentale. Da allora, il mondo non sarebbe più stato lo stesso.

Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design  a cura di Max Fraser, Francesca Picchi – Phaidon

La prima monografia in assoluto sull’omonimo studio del designer Luca Nichetto.

Con uffici a Venezia e Stoccolma, Nichetto Studio combina lo stile italiano con la modernità scandinava per produrre progetti innovativi per clienti del calibro di Hermès, Venini, Cassina e ZaoZuo. Questo libro presenta il portfolio dello Studio in ordine cronologico dal 2000 ad oggi, evidenziando i progetti chiave . Più di 400 fotografie e schizzi dipingono un affascinante ritratto di una pratica pionieristica del design contemporaneo, le cui collaborazioni includono i prodotti disegnati per Ginori 1735, Foscarini, Steinway & Sons, Salviati, Hem e molti altri

 Riabitare il mondo a cura di Giovanni Caudo e Martina Pietropaoli –  Quodlibet Studio

Questione centrale del libro, è la crisi del mondo interamente mappato e digitalizzato, che cambia il modo in cui ogni giorno «precipitiamo sulla Terra». L’accelerazione e la dislocazione hanno reso il tempo la misura di tutto, riducendo l’aspettativa di partecipare al farsi dei luoghi. Le consuetudini legate all’orientamento, un tempo necessarie, sembrano ora perdute. Ma se il sentimento da cui si parte è l’essere sopraffatti da ciò che abbiamo messo al mondo come esseri umani, «le cose» tuttavia continuano ostinatamente ad attivare una sapienza dimenticata e modi nuovi per leggere e interpretare la città. Il libro consta di due saggi introduttivi e di dieci testi di studiosi di varie discipline (filosofia, sociologia, urbanistica, arte, fisica, economia agraria), protagonisti del ciclo di seminari Alterità, mondo, crisi (marzo-giugno 2019, Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre), in cui si dialoga sulle opportunità e sulle faglie aperte dall’attuale condizione urbana.