Arredativo Design Magazine

Casa Di Langa un resort di lusso sostenibile

Casa Di Langa, resort di lusso immerso nella natura, nel cuore delle Langhe, riapre al pubblico per la nuova stagione. GaS Studio con Parisotto+Formenton Architetti è il team milanese incaricato del progetto architettonico e degli interni.

Affacciato su oltre 40 ettari coltivati a vigneti sui pendii di dolci colline, il boutique hotel è dotato di 39 camere e suite, e unisce un design che si ispira alla tradizione piemontese con progettazione sostenibile ed esperienze ideate su misura per un soggiorno di lusso autentico. La proprietà appartiene al Gruppo Krause, società americana guidata dal Presidente e CEO Kyle J. Krause, di origine italiana, il quale nutre una passione per l’Italia e il design Made in Italy profonda quanto le sue radici. La scelta di affidare il progetto architettonico ad un team italiano è il primo indicatore della volontà di dar vita ad un nuovo hotel di alta gamma, dove lusso è sinonimo di design ricettivo autentico, inserito nel contesto paesaggistico delle Langhe, nel rispetto del territorio e della sostenibilità.

Il progetto firmato da Gas Studio con Parisotto+Formenton Architetti, ha riutilizzato e riqualificato una
preesistenza immersa in una vasta tenuta estesa su colli con manto boschivo e coltivazioni a vigneto. Il
progetto attuale è partito dal riuso dell’impianto strutturale originale, realizzato nella prima decade del 2000 e
mai portato a compimento, trasformandolo radicalmente per razionalizzare percorsi, affacci e volumetrie, con
l’obiettivo di riqualificare l’architettura dal punto di vista estetico, funzionale e della sostenibilità ambientale.
I l fil rouge dell’intero intervento è il rispetto del territorio, che può essere seguito attraverso una lettura
trasversale a tutte le scale del progetto, da quella paesaggistica fino alla cura dei singoli complementi ed
accessori, selezionati ad hoc.


Dal punto di vista architettonico, il nuovo corpo di fabbrica si inserisce su un pendio collinare e si articola in tre ali principali con forma a C, attorno ad un cortile centrale, concepito come un giardino digradante verso valle, con una serie di ampie terrazze. I portici, i ballatoi esterni, protetti da filtri in mattoni, i tetti in coppi di laterizio, richiamano la tradizione delle architetture rurali e vernacolari locali, interpretata attraverso un approccio contemporaneo.


Il concept cromo-materico riveste grande importanza nel progetto e parte da uno studio delle cromie prevalenti nell’Alta Langa, nel paesaggio attraverso le stagioni, nelle architetture tradizionali locali, nei materiali presenti nella zona. Laterizi, pietre, intonaci, pavimenti e tessuti sono stati scelti per declinare i colori organici delle terre, dei manti arborei e dei contrappunti cromatici del foliage prima e dopo la vendemmia.


Tutto rimanda alla natura e all’architettura vernacolare: i materiali, le tattilità ruvide e imperfette delle superfici, la forte dominante dell’elemento verde vivo e mutevole in cui il complesso ricettivo è immerso e compenetrato fino al suo interno. E infine, la grande corte centrale che incornicia il panorama, nato in stretto dialogo con il paesaggio circostante, anch’esso sapientemente forgiato dall’uomo. Dal punto di vista cromatico, mentre negli esterni domina il timbro rosso dei muri, dei coppi tradizionali dei tetti a falda, delle trame permeabili delle mandorlate in mattoni; negli interni, la pietra, gli intonaci naturali e materici, il legno di rovere e le travi delle capriate a vista, contribuiscono a restituire un’atmosfera calda ed accogliente, sia nelle stanze private come nelle aree comuni a disposizione degli ospiti.


Il DNA del Resort: sostenibilità nel rispetto della natura e nella tutela della biodiversità


Casa di Langa è un resort concepito nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità fin dalla genesi del
concept progettuale e ha preso forma mantenendo questo obiettivo intrinseco al suo “DNA”, dalla fase
progettuale alla sua costruzione: dal riuso virtuoso di una struttura abbandonata, mai ultimata, al riutilizzo di
materiali esistenti nel sito della costruzione o alla loro re-immissione nel circuito dei fornitori locali, così
come per le nuove forniture di materiali per gli esterni e per gli interni, sono stati privilegiati prodotti e
materiali locali, riducendo al massimo gli sprechi, nel rispetto del contesto paesaggistico e favorendo
pratiche di economia circolare.


Dal punto di vista energetico, Casa di Langa si è inoltre si è posta l’obiettivo della riduzione dei consumi
ricorrendo all’utilizzo esclusivo di fonti di energia sostenibili al 100%, che comprendono un mix di energia
solare, un impianto geotermico e fotovoltaico funzionali al riscaldamento e al raffrescamento, ed energia
rinnovabile certificata. La lotta agli sprechi della risorsa idrica è un ulteriore asset della struttura ricettiva: il
100% del consumo di acqua all’interno del resort, viene riciclato in acque grigie e dopo adeguati trattamenti
di depurazione, utilizzato in tutta la proprietà e nei vigneti per l’irrigazione, integrando l’acqua piovana
proveniente dall’apposito sistema di recupero. Nell’ambito del progetto di architettura e di interior design, la
Pietra di Luserna, una roccia antica che proviene dalla zona, è stata scelta insieme alla terracotta riciclabile
al 100% e agli intonaci (Matteo Brioni) a base di terra cruda, per contribuire a migliorare il microclima degli
spazi interni, mantenendo il livello di umidità costante e ottimale per tutto l’arco dell’anno.

Tutti gli elementi in legno sono certificati privi di formaldeide e provenienti da foreste certificate dal Forest Stewardship Council, che promuove la gestione responsabile delle foreste nel mondo.
Gli arredamenti sono stati accuratamente selezionati tra marchi storici ed iconici del miglior “Made in Italy”, mentre le camere sono dotate di materassi, realizzati a mano in Italia, utilizzando materiali naturali tra cui cotone, lana e seta. Casa di Langa si è impegnata a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente anche grazie alle attività di rimboschimento con alberi e piante autoctoni per aumentare il manto arboreo della proprietà.
Ha inoltre introdotto quaranta alveari per contribuire all’impollinazione naturale e per la produzione di miele da utilizzare all’interno della struttura ricettiva.


Presso il ristorante Fàula, i rifiuti della cucina vengono compostati e utilizzati nell’orto biologico per allinearsi ulteriormente con l’approccio “KM zero” e per ridurre al massimo la “Carbon footprint” degli alimenti utilizzati nell’hotel. A livello operativo, il resort si è impegnato ad eliminare l’utilizzo di plastica monouso, ad eccezione della plastica riciclata e biodegradabile che è incorporata nel programma di riciclaggio.

Il resort si colloca in un contesto naturale ed agricolo, lontano da centri urbani, immerso nel silenzio e nella
natura. Si presenta come location perfetta per offrire quiete e privacy, per diventare un luogo-rifugio del
cuore. Il manufatto architettonico ha una particolare conformazione articolata sul dislivello ed estroversa:
affacciato da un lato in direzione delle colline circostanti, dall’altro verso la corte verde a terrazze, è integrato
completamente nel contesto naturale dove l’ospite può trovare molteplici opportunità di godimento. Gli spazi
comuni chiusi sono pochi, ampi e tutti in relazione con corrispettivi spazi esterni: come la lobby, che
raddoppia la sua area nella lounge sotto il porticato esterno o il ristorante connesso con il grande dehor. Tutti
i percorsi verso le camere sono in ballatoio aperto ed aerato grazie alle mandorlate a mattoni. Tutte le
stanze e le suite hanno generose logge e terrazze da cui godere del panorama e sono protette le une dalle
altre per offrire grande privacy, quiete e sicurezza. I progetti ricettivo ed architettonico sono stati concepiti fin
dall’inizio nell’ottica di creare una tipologia nuova di offerta, dove la privacy, il riposo e il contatto con la
natura fossero il valore aggiunto principale del soggiorno dell’ospite. Nel prosieguo dei lavori in tempo di
Covid queste scelte sono state fortemente confermate e oggi Casa di Langa si presenta come una
destinazione perfetta da vivere in totale sicurezza.


Casa di Langa è circondata da 42 ettari di colline, vigneti, noccioleti, giardini, orti, e offre 39 camere e suite,
Spa & Wellness, palestra, piscina all’aperto, art garden e una villa annessa per gli eventi privati. Si presenta
come una grandiosa quanto sobria tenuta di campagna, con le fondamenta radicate nella tradizione, ma di
gusto fortemente contemporaneo, dove convivono arredi nordici ed italiani di grandi maestri e di designer
odierni, pezzi di artigianato locale e opere d’arte contemporanea, con la stessa armoniosa varietà di cui è
capace la natura.

Tutte le stanze sono caratterizzate da un’atmosfera confortevole e raffinata e sono dotate
di terrazze e logge spaziose, concepite come vere e proprie estensioni all’aperto in dialogo con il paesaggio
circostante. Il nuovo resort si inserisce in maniera radicata sulla terra da cui ha origine e su cui insiste e di
questa è testimone e narratore: i materiali e i colori, le prospettive e gli scorci tagliati sui panorami circostanti,
sui vigneti e sugli orti, che contribuiscono ad arricchire l’offerta enogastronomica basata sulla migliore
tradizione locale e reinterpretata in chiave gourmet; tutto, dal menù al paesaggio, racconta agli ospiti di un
territorio antico e straordinario. A questo scopo, Casa di Langa dispone di un’enoteca, una cantina per la
degustazione dei vini autoctoni e un ristorante guidato dallo chef Daniel Zeilinga.


I 42 ettari di terra di cui gode la tenuta, all’interno dei quali lo studio Land ha disegnato il progetto di
landscape design costituiscono uno straordinario contributo al patrimonio paesaggistico, che si esprime in un
articolato art garden, nei belvedere per contemplare il panorama, e negli innumerevoli sentieri creati per
passeggiate tra i vigneti e i noccioleti sui pendii delle colline. Obiettivo del progetto paesaggistico firmato da
Land è raccontare le peculiarità del luogo, metterne in risalto i processi e invitare i visitatori dell’Hotel a
esplorarli più da vicino. Il progetto è strutturato con un gradiente di naturalità che, partendo dallo spazio
centrale dell’edificio – più costruito -, sfuma verso l’esterno e verso le parti agricole, con interventi più rustici.