Il sodalizio tra Alcantara e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, continua con la quinta edizione di Studio Visit, programma a cura di Domitilla Dardi che invita i progettisti contemporanei a proporre una personale interpretazione dell’opera dei maestri presenti nelle Collezioni del MAXXI Architettura.
Quest’anno è la volta di Lara Lesmes e Fredrik Hellberg, fondatori dello studio di architettura e arte Space Popular, che hanno scelto di esplorare il lavoro di Aldo Rossi, uno degli architetti italiani del XX secolo più influenti a livello internazionale. I due autori hanno considerato le nozioni rossiane di “fatto urbano” e di “città analoga” come riferimento per la realizzazione collettiva della città virtuale contemporanea.
Il progetto parte da una riflessione critica sul Metaverso da parte degli Space Popular – in particolare sulla recente proliferazione di piattaforme che mirano a riprodurre i reali modelli di mercato immobiliare attraverso la vendita di terreni virtuali – per arrivare a proporre un approccio civico all’urbanistica dell’internet immersivo.
Ne L’Architettura della Città Rossi considera l’esperienza soggettiva nel tempo, presentando la città come una sequenza di esperienze spaziali che, pur essendo uniche per ciascuno di noi, rimangono “permanenti, universali e fatto necessario”. Allo stesso modo Space Popular immagina un Metaverso che non sia dipendente da forme di proprietà privata con scopo di lucro, bensì costruito e gestito collettivamente per occuparsi di temi sensibili ad esso afferenti come il teletrasporto, la navigazione, il bookmarking, il tracciamento e la privacy.
Search History ci accompagna attraverso gli ambienti virtuali in un paesaggio fatto di stratificazioni. In un movimento continuo, i teli di Alcantara ci immergono in un’architettura morbida e mutevole, il cui moto fluido compone costantemente nuovi territori, guardando oltre il limite fisico del materiale e lasciando intravedere nuove prospettive. Alcantara esalta questa lettura attraverso il superamento dei confini, prestandosi a tagli audaci, stampe uniche e texture complesse. E ci ricorda che la tattilità resta il compagno più importante delle esperienze audiovisive.
L’opera di Space Popular diverrà parte della collezione permanente del MAXXI Architettura, come accaduto per le edizioni precedenti di Studio Visit.
La mostra Space Popular: Search History sarà aperta al pubblico, con modalità in ottemperanza alle disposizioni governative, fino al 15 gennaio 2023.