L’Alfabeto di Carpet Edition in mostra a Palazzo Bertazzoli

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L’Alfabeto di Carpet Edition con una serie ordinata non di lettere ma (di)segni che, qui, diventano simboli, al pari dei grafemi, sarà esposto dal 5 novembre al 27 novembre 2022 a Palazzo Bertazzoli (BS) in occasione della mostra collettiva #ARCHIVES, curata da Eliana Lorena.

Alfabeto, progettato e realizzato ad hoc da Eliana Lorena per Carpet Edition, presenta una serie di tratti lineari fuori scala che si sovrappongono per raffigurare la base di ogni tappeto: l’intreccio. In sostanza, questo disegno è la rappresentazione simbolica del senso arcaico del manufatto stesso. Ad essere raffigurato, infatti, è un sapere, una gestualità, un atto costruttivo: l’incontro di trama e ordito, attraverso un segno che non è descrittivo ma simbolico.

Così come i grafemi, di cui si compone l’alfabeto, vengono utilizzati nel linguaggio per comunicare, qui, la trama e l’ordito diventano gli elementi minimi di un codice che Carpet Edition usa per dar vita a oggetti d’arredo in grado di raccontare l’alta qualità del saper fare dell’azienda italiana.

Se la grafica definisce l’elemento base per una costruzione fisica innalzando un semplice manufatto ad oggetto di design e portandolo oltre la sua mera funzione regalandogli una precisa valenza semantica, anche l’alfabeto si definisce come l’insieme dei segni che, combinati secondo una grammatica di regole, danno vita ad un codice in grado di mostrare, più che spiegare.

In altre parole, come le lettere si organizzano per creare parole, la trama e l’ordito si sovrappongono per creare il tessuto.

L’intreccio come abc del tappeto dunque. Intreccio che in questo caso è composto dalle fibre di lana Nuova Zelanda e Tencel in una palette cromatica di soli due colori: uno chiaro, che ricorda i toni beige delle antiche pergamene, l’altro nero come l’inchiostro. Nero su bianco, l’Alfabeto di Carpet Edition ci ricorda che nell’imperfezione delle linee, intrecciate a mano, risiedono la capacità e il valore intrinseco dell’handmade.

Il segno grafico nero disegna un tessuto sul tessuto: ogni singolo tratto è liberamente ispirato ad un alfabeto di segni immaginari che trova espressione nella fantasia, considerata – secondo gli insegnamenti di Bruno Munari – come la capacità di pensare ciò che ancora non esiste, e allo stesso tempo, rimanda all’idea di archivio presente in molti progetti di Eliana Lorena.

In linea con il file rouge dell’intera esposizione: il principio form follows material introdotto dalla curatrice Eliana Lorena, si riflette, qui, nella scelta dei materiali e dei colori utilizzati. La grafia dell’alfabeto realizzato da Carpet Edition è in grado di aprirsi a infinite possibilità di sperimentazione.

Nella molteplicità dei linguaggi che la mostra vuole racchiudere, Carpet Edition ha deciso di dar voce, simbolicamente, all’anima stessa del tappeto.