Visioni Tattili, questo il nome della mostra, ripercorre infatti alcune delle tappe che da oltre dieci anni vedono Alcantara impegnata nella co-produzione di eventi artistici in tutto il mondo, in un dialogo continuo con autori, curatori e istituzioni museali. Una relazione piacevolmente raccontata da ALCANTARA La materia dell’arte, pubblicazione edita da Skira editore e curata da Luca Masia, in vendita dallo scorso dicembre.
Due delle quattro opere protagoniste nella sala delle esposizioni della IULM sono state presentate per la prima volta nel 2019 in occasione della mostra De Coding, a cura di Domitilla Dardi e Angela Rui, che esplorava le qualità di Alcantara come materiale per l’arte e il design, trasformando gli spazi delle Sale degli Arazzi di Palazzo Reale di Milano in porte d’accesso a proposte espositive inusitate per contenuti e modalità di fruizione.
Scylla, installazione immersiva di Constance Guisset accoglie i visitatori e gli studenti della IULM offrendosi come estemporanea seduta. Sin dalla mostra del 2019 l’opera stupì per la maestosità e il fascino materico: gli arazzi sembravano prendere vita e invadere lo spazio con pinne e tentacoli che si raccoglievano al centro della stanza di Palazzo Reale, e anche grazie alla particolare texture conferita loro dall’utilizzo di Alcantara® le appendici parevano appartenere a incredibili chimere.
Con l’istallazione Signs, Symbols and Scripts, posizionata ora al centro della sala della IULM, l’artista cinese QU LEI LEI proponeva ai visitatori di assisterlo nella creazione di opere ispirate alla tradizione cinese della calligrafia utilizzando ad un tempo antichi pittogrammi, la tecnica del collage e Alcantara come supporto.
L’ispirazione all’antica arte calligrafica è il cuore delle altre tre opere che Visioni Tattili porta nella Exhibition Hall dell’Università IULM. Erano parte della mostra OUT of the BLUE. Viaggio nella calligrafia attraverso Alcantara, a cura di Dagmar Carnevale Lavezzoli e Katie Hill, presentata nel 2020 a Palazzo Reale. Per questa esposizione, a ciascuno degli autori era stata affidata una delle sale dell’Appartamento dei Principi, trasformate in esperienze da installazioni site-specific in Alcantara che dialogavano con l’estetica delle stanze per affinità e contrasti.
L’opera Fall di Zhang Chun Hong crea un’ibridazione che coniuga sapientemente elementi umani con elementi della natura. Avvalendosi del suo leitmotiv di capelli fluenti dipinti finemente in ciocche sottili secondo lo stile Gongbi 工笔, l’artista crea un’opera scultorea in cui lo spettatore può entrare. L’installazione si sviluppa attraverso luci e ombre, corpo umano e mondo naturale, trasformando le linee fluide dei capelli in rappresentazione di acqua che scorre. Nella cultura tradizionale cinese i capelli sono associati alla vita, evocano idee di temporalità̀ e continuità̀ inerenti al pensiero Buddhista. Nel fondere la linea calligrafica del pennello con la qualità archetipica della tradizione pittorica paesaggistica cinese, la cascata si manifesta come visione in cui natura, corpo e calligrafia diventano un’unica entità inestricabile attraverso il medium di Alcantara.
Infine, i lati più lunghi della sala espositiva di IULM ospitano l’opera Infinità di Templi di Qin Feng che, realizzata attraverso una tecnica similare al dripping, fatta di schizzi, tracce, getti, sfrutta l’immediatezza dell’azione non presentando un’idea in divenire, bensì immediate forme dell’idea stessa.
Straordinario medium materico e fonte di ispirazione per artisti e designer di tutto il mondo, Alcantara con questa esposizione si presenta all’Università IULM, alle sue studentesse e ai suoi studenti, svelando la sua unicità e le sue innate caratteristiche di funzionalità ed emozione estetica.
“Siamo felici di aver avviato questa collaborazione con la Libera università di lingue e comunicazione” – commenta Andrea Boragno, Presidente e AD di Alcantara. “Condividiamo con l’Ateneo la costante spinta all’innovazione e la ricerca del bello in ogni sua forma o linguaggio e siamo certi che il nostro materiale possa ispirare i futuri creativi e comunicatori che oggi studiano qui”.
“Alcantara è una materia duttile e ha una sua precisa destinazione funzionale, ma poi si presta anche a farsi medium di linguaggi espressivi diversi – dichiara il Rettore dell’Università IULM di Milano, professor Gianni Canova. “Per questo il nostro Ateneo l’ha scelta e la offre in mostra in concomitanza con il Salone del Mobile 2023: perché è un esempio di ibridazione e di sinergia fra le esigenze dell’industria e quelle dell’estetica e perché vuole trasmettere alle nuove generazioni il messaggio che non esiste l’utile se non dialoga con il bello”.