In occasione dell’edizione 2023 del Salone del Mobile, la Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship è lieta di presentare la settima edizione di Doppia Firma. Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato, un progetto di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte sviluppato con Living, il magazine di interiors, design e lifestyle di Corriere della Sera.
Doppia Firma valorizza l’unione tra l’innovazione del design e la tradizione dei grandi maestri d’arte non solo europei, ma provenienti per la prima volta anche da altri continenti, come l’Asia (con un’opera realizzata in Pakistan) o l’America Latina (con il lavoro degli artigiani colombiani), per creare un connubio creativo tra un designer / artista e un artigiano, o manifattura d’eccellenza: opere che nascono dalla
fertilizzazione reciproca tra cultura del progetto e un saper fare che sia espressione autentica del territorio.
Il pubblico della nuova edizione sarà accolto a Palazzo Litta dalla grande opera site-specific realizzata dal Maestro milanese dell’arte delle pietre e dei metalli Gianluca Pacchioni, che ha collaborato con l’impresa artigiana veronese Girasole Pietre Naturali, specializzata nella ricerca e nella lavorazione della pietra, raccogliendo il prezioso patrimonio della tradizione territoriale.
Protagonista d’eccezione del monumentale spazio secentesco del cortile d’onore del Richini, l’artista artigiano, vero demiurgo erede della tradizione rinascimentale, potrà qui esprimere, con la potenza plastica che connota le sue opere, la forza e l’intensità dell’azione creativa, che scaturisce dall’incontro fra arte e ispirazione, talento e originalità, nel segno di un grande saper fare artistico e tecnico.
Doppia Firma 2023 rivolge l’attenzione al concetto affascinante di “ludico”: un tema da sempre
presente nell’arte contemporanea e nelle arti applicate, con risultati molto interessanti e spesso
originali, fuori da regole e schemi. Il ludico spazia infatti dal gioco all’umorismo, dall’ironia
all’allusione, dalla metafora allo scherzo alla confusione consapevole, fino al rovesciamento di
prospettive e valori: in quest’area concettuale il progettista e il maestro d’arte sono chiamati ad
esprimere la propria visione, nella contaminazione e nella trasgressione, tra ironia e divertimento,
in una dimensione di totale piacere e libertà creativa. Come osservava Ernesto L. Francalanci in
uno storico e fondamentale testo sul tema, “Il fenomeno del ludico scopre una costellazione
ulteriore di riferimenti, che orbitano intorno al concetto di allusione, che vanno dai concetti di gioco
e scherzo a quelli delle varie forme di umorismo, e quindi dell’arguzia e del comico (…) il ludico è
espresso soprattutto dalla capacità di contaminazione e di fusione trasgressiva dei contenuti
relativi al sapere e alla memoria” (Del Ludico. Dopo il sorriso delle avanguardie, Milano, Mazzotta,
1982).
Per la nuova edizione i partner promotori hanno ricercato con attenzione a livello internazionale
una serie di opere realizzate sul tema proprio nello spirito di Doppia Firma, che da tempo ha
saputo imporsi come metodo e come riferimento, divenendo un format molto apprezzato,
ispiratore di diverse analoghe iniziative, in cui il ruolo del progettista e del maestro d’arte
interagiscono, si integrano e si relazionano con pari dignità autoriale (da cui il principio appunto
della “doppia firma”). La significativa selezione è stata possibile anche grazie al prezioso
contributo del network internazionale della Michelangelo Foundation, composto da importanti
istituzioni europee che promuovono i mestieri d’arte.
Anche per il 2023 i materiali e le tecniche su cui la progettualità dei designer e la manualità
d’eccezione degli artigiani si sono incontrati sono numerosi (ceramica, metallo, specchio, legno,
vetro, paglia, carta, …) per arrivare a nuove interpretazioni di pezzi funzionali o decorativi. Gli
oggetti, vere icone narrative, vengono esposti in un percorso che si snoda nelle magnifiche sale
del piano nobile di Palazzo Litta, scenografico scrigno barocco nel cuore della città e prestigiosa
sede del Segretariato regionale del Ministero della Cultura. L’iniziativa si colloca nell’ambito della
collaborazione tra Palazzo Litta e Fondazione Cologni, per la realizzazione di un ricco programma
di iniziative culturali ed espositive condivise sul tema comune dell’alto artigianato artistico.
Le coppie di Designer e Artigiani o imprese artigiane d’eccellenza per Doppia Firma 2023
sono:
- Meherunnisa Asad, con Muhammad Ashfaq, Pakistan
- Atelier Biagetti, con Ceramiche Gatti, Italia
- Jean Blanchaert, con Lucio Bubacco, Italia
- Giampiero Bodino, con De Castelli, Italia
- Yvonne Brunner e Daniel Zeisner, con Breitwieser Manufacturer, Austria
- Victor Cadene, con Maison Thevenon, Francia
- Matteo Cibic, con Simone Crestani, Italia
- Philippe Cramer, con Atelier B, Svizzera
- Adam Nathaniel Furman, con Curiousa, UK
- Adriana Gómez, Svizzera/Colombia, con Yecid Robayo, Colombia
- Pierre Gonalons, con Craman Lagarde, Francia
- Jaime Hayón, con Lladró, Spagna
- František Jungvirt, con Ajeto Glass Studio, Repubblica Ceca
- Helle Mardahl, con Jørn Friborg, Danimarca
- Pierre Marie, con Lison de Caunes, Francia
- Lucia Massari, con Barbini Specchi Veneziani, Italia
- Julien Michaud, con Emaux de Longwy, Francia
- Luca Nichetto, con Lunardelli Venezia, Svezia / Italia
- Zoe Piter, con Maximilien Pellet, Francia
- Supertoys Supertoys, con Studio Zand, Paesi Bassi
- Mario Trimarchi, con Massimo Lunardon, Italia
- Chris Wolston, America, con Jose Luis Álvarez, Colombia
Nell’ambito del progetto Artijanus/Artijanas: - Gianni Cinti, con Elena Mulas
- Sonia Pedrazzini, con Walter Usai
Ad alcune di queste coppie i partner di Doppia Firma hanno chiesto di voler progettare e realizzare
opere ad hoc per la mostra in Palazzo Litta. Dalla collaborazione tra Biagetti e Gatti, Blanchaert e
Bubacco, Bodino e De Castelli, Cibic e Crestani, Massari e Barbini, Nichetto e Lunardelli Venezia,
sono nati pezzi che coniugano felicemente progetto e artigianalità, con la straordinaria libertà
inventiva e la ricchezza di citazioni, commistioni e spunti che il tema favorisce, all’insegna di una
creatività sempre fuori dagli schemi.