lamatilde ristruttura il Caffe San Carlo e firma il Ristorante SCATTO

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lamatilde firma un importante progetto all’interno di una delle novità culturali più attese nella città di Torino, le Gallerie d’Italia,curando il restyling dello storico Caffè San Carlo e progettando il ristorante SCATTO.

A duecento anni dalla sua prima apertura, il Caffè rinasce infatti come bistrot del ristorante SCATTO, sotto la gestione degli chef Christian e Manuel Costardi (Costardi Bros), all’interno della nuova sede di Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo, inaugurata a Torino a maggio 2022. La città ritrova così un elegante spazio di incontro e condivisione in cui l’eredità storica del luogo si rinnova per adattarsi a stili di vita ed esigenze del nuovo millennio.

Se da una parte il lavoro svolto dallo studio all’interno del Caffè San Carlo ha mirato a preservare l’identità di uno dei luoghi più ferventi della Torino del 1800, dall’altra il ristorante è stato progettato come luogo in linea con la modernità del nuovo spazio espositivo delle Gallerie d’Italia.

Eredità storica e attualità diventano quindi le coordinate progettuali per l’allestimento dei due spazi, in continuità con le due anime che caratterizzano il museo, tra la storicità barocca dei piani nobili e la personalità fortemente contemporanea delle sale espositive, progettate da Michele De Lucchi e AMDL Circle.

CAFFÈ SAN CARLO

Per il restyling del Caffè San Carlo, lo studio lamatilde ha deciso di optare per un intervento discreto e non invasivo, conservando leleganza e lidentità classica del locale ma ponendosi in dialogo con lavorazioni e materiali all’avanguardia.

Elemento protagonista della sala principale è il bancone centrale a penisola, realizzato in legno di rovere con finitura cannettata in rilievo – richiamo al motivo delle lesene decorative originali – e top in marmo Emperador Dark levigato.

La centralità del bancone è ulteriormente valorizzata dalla relazione con il sontuoso lampadario originale e con i due divani in velluto rosso caratterizzati da alti schienali, un omaggio stilistico alle tipiche poltroncine ottocentesche.

Gli espositori dietro al bancone sono caratterizzati da una struttura in telaio metallico con illuminazione incorporata, progettata e realizzata in collaborazione con OliveLab, e seguono il ritmo degli elementi architettonici originali.

Per mantenere uno stile coerente con quello originale, lamatilde ha scelto gli arredi di Midj: i divani e le poltroncine Lea, rivestiti in velluto rosso, e i tavolini Smart, il cui top riprende il marmo scuro del bancone.

Infine, lo studio si è occupato anche del visual dei menu e delle vetrine che raccontano, attraverso alcune illustrazioni, il contesto vivace del Caffè come spazio d’incontro per la città, e si accompagna a delle frasi che ne celebrano i duecento anni di storia, preannunciandone la prosecuzione nel presente e nel futuro.

Il ristorante SCATTO si configura come uno spazio contemporaneo che omaggia e valorizza l’arte culinaria ispirandosi alla fotografia come linguaggio architettonico e allestitivo, da qui il nome scelto per il locale.

In continuità materica e visiva con il nuovo museo Gallerie d’Italia, il progetto di SCATTO rende protagonista la luce che, mediante l’uso di materiali riflettenti, come acciaio e vetro specchiato, o di materiali assorbenti, come il legno, trasforma la percezione degli spazi bilanciando aree maggiormente in vista e zone più intime.

Il concept architettonico crea un cono visivo che ha il suo vertice in corrispondenza del fuoco principale dello spazio: la cucina. Protagonista indiscusso, lo chef table rivestito in marmo Emperador, in continuità materica con il bancone del Caffè San Carlo, consente ai clienti di intrattenersi con l’arte culinaria degli chef come se stessero guardando dentro l’obiettivo di una macchina fotografica.

Lo stesso atteggiamento torna anche in altri dettagli architettonici come i cielini insonorizzanti e illuminanti che riprendono la forma prospettica dell’area cucina “inquadrando” i tavoli con piano su disegno e le sedute Lea di Midj.

Entrando nel locale, si rimane colpiti dalla parete specchiata anticata con listelli verticali, dove si innestano delle lame di acciaio con funzione espositiva per i prodotti gastronomici in vendita. La lavorazione degli specchi anticati simula la grana delle pellicole fotografiche, portando negli interni un ulteriore riferimento materico a questa arte.

Sul retro del tavolino della reception è mimetizzata l’area guardaroba, con rivestimento in legno noce Canaletto, che ha doppia funzione di separare anche la zona accoglienza dalla sala del ristorante.

Al centro della sala spicca un grande tavolo componibile caratterizzato da una forma scultorea che risalta rispetto alla linearità degli altri arredi, con la possibilità di essere utilizzato come tavolo conviviale o come tavolini singoli.

Per l’illuminazione, lamatilde ha scelto Vesoi con le lampade a sospensione Pendagli, i faretti Eclipse di Erco e i faretti da incasso Pop di OTY Light.

All’interno dell’area privé, uno spazio più intimo con una finestra laterale che consente il contatto diretto con la cucina, troviamo invece il lampadario 2097/50 disegnato da Gino Sarfatti per Flos che richiama quello storico del Caffè San Carlo.

Lo studio firma per SCATTO anche la parte visual, immaginando per i menu una grafica prospettica in linea con l’architettura, utilizzando linee nette per incorniciare ed accompagnare le diverse portate del ristorante.