Masquespacio progetta un mondo di
piastrelle fatte a mano per Maora Ceramica

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Masquespacio, studio di design guidato da Ana Hernández e Christophe Penasse ha recentemente presentato una nuova collezione realizzata in collaborazione con Maora Ceramica.

Si tratta della Collezione Maora, un nuovo progetto che unisce il design ispirato alla natura alla maestria artigianale.

Siamo entusiasti di collaborare con Maora Ceramic su questo collezione notevole,” afferma Ana Hernández, co-fondatrice di Masquespacio.

La Collezione Maora vuole connettersi con la natura mettendo in mostra le eccezionali competenze di Maora Ceramica come artigiano. La collezione è una celebrazione dell’artigianato e della bellezza che risiede nelle creazioni fatte a mano su misura.

La partnership tra Maora Ceramica e Masquespacio è frutto di una collaborazione di lunga data tra gli artigiani valenciani e lo studio di  design e interni Masquespacio.

La collezione disegnata da Masquespacio nasce con la creazione di un’opera d’arte composta da 26 singoli pezzi in ceramica caratterizzati da colori e forme contrastanti.

L’approccio progettuale per questa opera d’arte consiste nel creare una composizione libera, senza alcuna ispirazione di fondo, permettendo ad Ana, di ispirarsi e portare alla luce una creazione che funziona con un approccio sperimentale e artistico.

Presentata come arte da parete, può essere utilizzata anche per creare un pavimento o un rivestimento. Il secondo elemento della collezione segue lo stesso approccia al design, quello di creare liberamente.

In questo caso si tratta di piastrelle formato 20 x 20 cm reinventato con 6 linee dalle forme organiche che creano un motivo affascinante al suo interno. La tessera è così applicata su pareti, pavimenti ma anche su tavoli e vasi mostrando infinite possibilità.

Ultimo ma non meno importante, come esperimento supplementare, una serie  di piccoli vasi da fiori,  realizzati per esplorare la possibilità di applicare, la stessa metodologia subconscia su una scala più piccola.

Questo sforzo mirava a concentrarsi non solo sugli aspetti legati alle incisioni ma anche sull’oggetto stesso.