Arredativo Design Magazine

La mostra su Enzo Mari prodotta da Triennale Milano viene presentata al Design Museum di Londra

La mostra Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli prodotta da Triennale Milano – dove è stata aperta dal 17 ottobre 2020 al 12 settembre 2021 – viene ospitata dal 29 marzo all’8 settembre 2024 al Design Museum di Londra. Questa è la seconda tappa all’estero della retrospettiva,
dopo quella al C-Mine di Genk, in Belgio, dove è stata allestita dall’11 febbraio al 9 maggio 2023.
L’esposizione è in assoluto la prima mostra museale in Gran Bretagna interamente dedicata al lavoro e al pensiero di Enzo Mari – uno dei principali progettisti, artisti, critici e teorici italiani –, documentati attraverso progetti, modelli, disegni e materiali spesso inediti, provenienti per la maggior parte
dall’Archivio Mari donato al CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano, e da istituzioni culturali, collezionisti privati, archivi, aziende, gallerie.

Installation view of Enzo Mari Curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli © Eva Herzog
for the Design Museum.


Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, dichiara: “Enzo Mari è stato una figura straordinaria del design italiano sotto molti aspetti: dall’innovazione del processo di produzione, alla visionaria sperimentazione dei linguaggi visivi, dall’attività di critica e teorizzazione del design alla realizzazione di una grande varietà di opere che si inseriscono tra arte, design, grafica e architettura. Siamo molto felici che la mostra prodotta da Triennale sia nuovamente presentata all’estero, in particolare a Londra: una nuova occasione per diffondere e approfondire i progetti e le idee di una figura imprescindibile del design italiano, anticipatore di tendenze che sono ancora oggi decisamente contemporanee.”
“Nella sua lunga carriera, Enzo Mari ha anticipato molte tematiche legate al mondo del design e della progettazione, tra cui quelle legate alla durabilità e all’accessibilità degli oggetti, alla filosofia del processo produttivo e
all’archetipo della forma. La mostra al Design Museum di Londra è un’occasione ulteriore per diffondere il pensiero di una delle figure principali del design italiano.”
annuncia Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano.


Il progetto espositivo, che presenta una selezione di oltre 250 progetti di Mari, considerati tra i lavori più rappresentativi dei quasi 2.000 realizzati nel corso della sua carriera, è stato rivisto e adattato agli spazi del Design Museum e, come avvenuto a Milano prima e a Genk poi, riunisce oltre 60 anni di attività
progettuale del designer. La mostra comprende una sezione storica, a cura di Francesca Giacomelli, e una serie di contributi di artisti e progettisti internazionali – Dominique Gonzalez-Foerster, Mimmo Jodice, Dozie Kanu, Adrian Paci, Barbara Stauffacher Solomon, Rirkrit Tiravanija, Nanda Vigo, Danh
Vō and Virgil Abloh – che hanno reso omaggio a Mari attraverso installazioni e lavori commissionati in occasione della mostra in Triennale e che ora vengono presentati a Londra.
L’esposizione è composta inoltre da diciannove Piattaforme di ricerca parte dell’esposizione in Triennale, che permettono di conoscere i singoli progetti alla base della visione e della pratica artistica di Mari – le sue prime indagini sulle ambiguità percettive, la sua ricerca sulla produzione sperimentale, i suoi studi
sulla produzione di massa, e così via – illustrando l’evoluzione progettuale derivante dal processo e dalla metodologia che caratterizza ogni tipo di ricerca intrapresa da Mari.

Installation view of Enzo Mari Curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli © Eva Herzog
for the Design Museum.

Completano il percorso anche una serie di video-interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist, che illustrano le continue tensioni etiche di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale.



In copertina: Close up of Lo zoo di Enzo by Nanda Vigo. Enzo Mari Curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli© Eva Herzog for the Design Museum.