Il Terzo Paradiso apre la Biennale Architettura 2025: la visione rigenerativa di Cittadellarte tra arte, ambiente e intelligenza collettiva

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Alla 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti sotto il titolo Intelligens. Natural. Artificial. Collective., la Fondazione Pistoletto – Cittadellarte si afferma tra i protagonisti con un progetto che fonde arte, scienza, tecnologia e attivazione sociale. L’8 e il 9 maggio si apre in anteprima una Biennale che si interroga sul futuro dell’abitare e del pianeta, e a dare il via simbolico al percorso espositivo è The Third Paradise Perspective, l’installazione immersiva firmata da Cittadellarte, che occupa la sala d’ingresso delle storiche Corderie dell’Arsenale.

In un ambiente evocativo e quasi distopico, completamente allagato fino a 70 cm – livello che Venezia potrebbe raggiungere nel 2100 secondo studi climatici – emerge un passaggio percorribile a forma del Terzo Paradiso, l’ormai iconico simbolo ideato da Michelangelo Pistoletto nel 2003. È una soglia fisica e concettuale: invita a varcare un confine tra presente e futuro, responsabilità e speranza. Il simbolo diventa portale d’accesso e atto di apertura, un messaggio urgente e poetico che trasforma la prima sala in una dichiarazione d’intenti: cambiare si può, e si deve, attraverso l’intelligenza collettiva.

Il progetto, frutto della collaborazione tra Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini, Michele Cerruti But, Tiziano Guardini, Luigi Ciuffreda e Giulia Giavatto, e realizzato con il supporto di Lavazza Group, Pomilio Blumm, Artemide e altre realtà partner, integra estetica, sostenibilità e impegno civile. The Third Paradise Perspective si pone così come soglia narrativa verso un modello di progettazione rigenerativa, in cui l’architettura diventa linguaggio del cambiamento.

Ma il coinvolgimento della Fondazione Pistoletto va oltre l’installazione. All’interno della sezione speciale della Biennale, Intelligens CANON, curata direttamente da Carlo Ratti per raccogliere best practices capaci di attivare soluzioni innovative e trasversali, Cittadellarte è stata selezionata con il progetto “Lo Statodellarte”. Un riconoscimento significativo, che conferma la sua centralità come laboratorio di trasformazione sociale attraverso il concetto di Demopraxia: una forma evolutiva di governance che affida alle comunità di pratica la responsabilità del cambiamento.

Lo Statodellarte si configura come un progetto corale e dinamico, sviluppato insieme a figure chiave come Luca Bergamo, Nazarena Lanza, Alessandro Mondino, Andrea Redaelli, Ilaria Bernardi e Niccolò Abriani, e si articola in numerose iniziative: da un’accademia triennale dedicata all’Arte Pubblica e alla Moda Sostenibile, a una rete globale di ambasciatori impegnati in cantieri di innovazione sociale, passando per piattaforme di residenza e dialogo tra attivismo e progettualità.

In un contesto internazionale dove la parola “ricostruire” risuona forte, la visione di Cittadellarte si presenta come una delle più concrete e strutturate: da oltre trent’anni lavora sul territorio, sperimentando forme di urbanistica e governance partecipata che coniugano intelligenza naturale e artificiale. Una voce autorevole in grado di tracciare orizzonti possibili, dove l’architettura non è solo spazio, ma relazione, etica e rigenerazione.

Il Terzo Paradiso, allora, non è solo un’icona estetica, ma un metodo per ripensare il mondo: in equilibrio tra natura e artificio, tra individuo e collettività.