Nel cuore pulsante del Quadrilatero della moda, in Via della Spiga 1, ha aperto la nuova boutique monomarca di Marco Bicego. Un indirizzo strategico che si inserisce in uno dei contesti più iconici di Milano, città riconosciuta a livello internazionale per il design e la moda.

Il progetto architettonico e di retail design è stato affidato allo studio Parisotto+Formenton Architetti, con la progettazione illuminotecnica curata da Metis Lighting. L’intervento propone uno spazio essenziale e raffinato, dove i codici estetici del marchio vengono riletti in chiave contemporanea, con particolare attenzione alla qualità materica e alla cura del dettaglio.
Gli interni sono caratterizzati da materiali pregiati e da una palette di toni caldi e neutri. Il pavimento in resina crea una superficie continua che valorizza un tappeto disegnato su misura, mentre le pareti, rifinite con intonaci materici a base di pigmenti e terre naturali, introducono texture visive e tattili che interagiscono con la luce. Sul fondo, una parete rivestita con formelle tridimensionali definisce il focus visivo e accoglie le teche espositive.
Il progetto costruisce un equilibrio tra elementi neutri e accenti più marcati: dettagli in metallo brunito scuro, inserti in legno di rovere e un grande tavolo centrale in travertino e onice introducono variazioni materiche che arricchiscono lo spazio senza appesantirlo.

La vetrina si apre nella facciata storica milanese con discrezione e coerenza. Gli elementi su misura, come le teche di vetrina e la maniglia d’ingresso in ottone, progettati ad hoc e ispirati alla lavorazione a coil, diventano parte integrante dell’identità spaziale, senza ricorrere a soluzioni espositive eccessivamente scenografiche.
L’obiettivo progettuale è quello di creare un ambiente che valorizzi il prodotto senza sovraccaricare la percezione visiva: un luogo essenziale ma attento alla qualità e alla sensorialità dei materiali, dove l’esperienza del visitatore si sviluppa in modo naturale.
Il progetto si inserisce nel percorso che negli ultimi anni sta ridefinendo il concetto di boutique contemporanea: spazi sempre più misurati, che privilegiano la relazione tra architettura, oggetto e fruitore, e in cui il linguaggio formale è guidato dalla sobrietà e dalla coerenza.