Yerebasan: il suolo come archivio vivente nel Padiglione Turchia alla Biennale di Venezia

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Alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, il Padiglione Turchia si distingue con Yerebasan, un progetto espositivo profondo e multisfaccettato, curato da Ceren Erdem e Bilge Kalfa, sotto il coordinamento della Fondazione di Istanbul per la Cultura e le Arti (İKSV). Inaugurato sabato 10 maggio all’Arsenale, uno dei cuori pulsanti della Biennale, il padiglione propone una riflessione urgente e poetica sul suolo: materia, memoria e metafora.

Yerebasan – che letteralmente significa “ciò che si estende sotto terra” – parte da una premessa radicale: la terra non è solo un supporto fisico per l’architettura, ma un agente attivo, un organismo che respira, resiste, trasmette informazioni e plasma relazioni. Da questa idea nasce una mostra che supera la dimensione rappresentativa per esplorare l’architettura come atto di ascolto, osservazione e coesistenza con il territorio.

Attraverso un linguaggio espositivo ibrido e dinamico, Yerebasan propone un percorso sensoriale e concettuale fatto di installazioni tattili e biologiche, opere pittoriche, produzioni tridimensionali e ricerche accademiche. Alcune opere evolveranno nel tempo, trasformandosi durante i mesi della Biennale: la materia esposta è viva, in dialogo continuo con il contesto e con chi la attraversa.

Il padiglione ospita le opere di architetti, artisti e ricercatori come Hüseyin Aksoy, Michael Akstaller, Ali Mahmut Demirel, Sinem Dişli, Serkan Taycan, solo per citarne alcuni. A questi si affiancano collettivi e studi come Atelier FY, Common Action Walls, Mono Earth, ReYard House e Yalın Mimarlık, per un totale di 18 progetti selezionati tra 120 candidature, che raccontano la fertilità culturale e creativa del panorama turco contemporaneo. Il risultato è un corpus di voci plurali, unite da un’idea comune: riconoscere il valore ecologico, sociale e storico della terra.

Il progetto espositivo è firmato da Bilge Kalfa Architecture e si avvale del contributo di numerosi partner istituzionali e privati. Il Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia e il Ministero degli Affari Esteri sostengono ufficialmente l’iniziativa, insieme a sponsor e partner tecnici come Fibrobeton, Stoneline, Schüco Turkey, VitrA e Turkish Airlines. Altre realtà come SAHA, FÖRNİ e Summart hanno contribuito alla produzione e alla diffusione del progetto.

Yerebasan è, in definitiva, un invito a guardare sotto la superficie. A riconoscere nel suolo non solo un elemento fisico, ma un archivio vivente in cui si depositano storie, esperienze e possibilità. Un’esplorazione del costruire che diventa, al tempo stesso, atto politico, ecologico e poetico.