Maggio 2025

Pubblicato il Di in Cover

Per la copertina di maggio, torniamo a dedicare lo spazio di apertura a un oggetto che compie quindici anni, proprio come il nostro magazine: si tratta di Paper Planes, la poltrona disegnata nel 2008 da Doshi Levien per Moroso, pezzo ormai iconico e ancora capace di raccontare un’estetica attuale.

Apparentemente leggera come un origami, ma strutturalmente complessa e formalmente sofisticata, Paper Planes è molto più di una seduta. È un esercizio di equilibrio tra fragilità apparente e solidità strutturale, tra astrazione geometrica e comfort profondo. Proprio come un aeroplanino di carta che sfida la gravità con una piega ben calibrata, questa poltrona dà forma a una nuova grammatica del relax: intima, architettonica, visionaria.

Il progetto nasce nel 2008, all’interno della collezione sviluppata per il lancio del Kvadrat showroom a Milano, e si distingue subito per l’approccio audace al tessile. Il rivestimento, infatti, non è un semplice tessuto decorativo, ma parte integrante del disegno: una griglia geometrica cucita con precisione millimetrica, che segue l’andamento delle superfici come una mappa tridimensionale. La struttura in metallo, sottile ma resistente, contribuisce a rafforzare questa tensione tra bidimensionalità grafica e tridimensionalità scultorea.

Doshi Levien, lo studio fondato da Nipa Doshi e Jonathan Levien, è noto per la capacità di coniugare sensibilità culturale, ricerca artigianale e innovazione industriale. Paper Planes rappresenta in pieno questa visione: è un progetto che guarda alla tradizione del design modernista, ma la reinterpreta attraverso un filtro personale, multiculturale e contemporaneo. La forma della seduta, fatta di pieghe e tagli netti, si ispira a gesti manuali universali – piegare, inclinare, sovrapporre – trasformati in architettura del comfort.

A distanza di oltre 15 anni dal suo debutto, Paper Planes conserva intatto il suo potere narrativo. È una poltrona che si fa racconto visivo, presenza scultorea, icona del design internazionale. La scelta di dedicarle la copertina di maggio è un omaggio alla capacità del progetto di restare attuale, sfidando mode e tendenze passeggere, grazie alla forza di un linguaggio formale autentico, riconoscibile e mai scontato.

Perché il design, quando è vero, non invecchia: semplicemente, evolve con noi.