Dall’8 maggio al 7 settembre 2025, Palazzo Citterio a Milano – lo spazio recentemente restituito alla città nell’ambito del progetto della Grande Brera – ospita Once Again, la nuova installazione site-specific di Chiara Dynys, a cura di Anna Bernardini. Un evento sostenuto da Intesa Sanpaolo, che si inserisce con coerenza nella lunga e articolata ricerca dell’artista sul rapporto tra spazio, percezione e memoria.

Il tempo, il mare, l’eterno ritorno
Il titolo Once Again richiama direttamente la teoria dell’Eterno Ritorno di Nietzsche, evocando una ciclicità dell’esperienza e della percezione che trova nella sala ipogea Stirling il luogo ideale per prendere forma. Dynys trasforma questo ambiente in un paesaggio mentale e fisico dove lo spettatore è al centro di un’esperienza immersiva: una gigantesca macchina scenica composta da tre rulli prospettici rotanti, lunghi dodici metri, che simulano il movimento perpetuo delle onde sulla battigia.
La meraviglia barocca delle macchine teatrali del Seicento rivive qui in una chiave concettuale e contemporanea. Le onde meccaniche, fredde e affascinanti, si animano di suoni artificiali e di una luce che avvolge lo spazio come un faro, trasformando la colonna centrale della sala in un elemento guida, simbolico e spaziale.


Un mare di parole e riflessi
Chiara Dynys invita il pubblico a “camminare” su una spiaggia immaginaria dove si depositano parole, frammenti, frasi: elementi della sua poetica che diventano specchio dell’esperienza personale di ogni visitatore. Il confine tra soggetto e opera si assottiglia, in un gioco raffinato tra realtà e illusione, memoria e proiezione.
L’intera installazione si regge su un equilibrio visivo e materico complesso, dove la padronanza dell’artista nell’utilizzo di materiali e tecniche artigianali (sia storiche sia contemporanee) si traduce in un’opera che è insieme scultura, ambiente, visione.
Come sottolinea la curatrice Anna Bernardini, è proprio “il contrasto tra il sentimento dell’artista e il linguaggio usato per evocarlo” a generare quel cortocircuito emotivo e percettivo che caratterizza l’opera: un teatro di luce, natura e artificio che amplifica l’immaginario dello spettatore.

Verso il mare: una soglia luminosa
L’ingresso alla sala Stirling è preceduto da Blue Gate, un’opera inedita pensata come portale simbolico: una porta di vetro bianco argentato, luminosa e opalescente, che suggerisce un passaggio, una rinascita. Al suo centro, un diamante di vetro rifrange la luce, creando un’anticipazione sensoriale e concettuale di quanto ci attende oltre.


Un nuovo dialogo per Brera
Con Once Again, la Pinacoteca di Brera prosegue il percorso di apertura all’arte contemporanea avviato con Mario Ceroli. “Chiara Dynys – afferma Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca – è una delle artiste più rappresentative della sua generazione, e il suo legame con Milano trova oggi una nuova consacrazione”.
Il progetto è anche frutto della sinergia tra istituzioni pubbliche e private: Intesa Sanpaolo, con le sue Gallerie d’Italia, conferma il proprio ruolo attivo nella valorizzazione della cultura visiva contemporanea. Come ricorda Michele Coppola, direttore Arte e Cultura del gruppo bancario, “la collaborazione con Brera sottolinea l’efficacia di un dialogo concreto tra realtà diverse ma unite dalla stessa visione”.