Il fascino della materia, la bellezza della memoria e uno sguardo curioso verso il futuro si incontrano a Knokke, dove Rik e Silvie Ruebens, cultural scout e design tastemaker di fama internazionale, inaugurano Ex Terra, il nuovo spazio espositivo firmato RR Interieur.
Ad aprire la programmazione è “Matters of Memories”, mostra personale di Draga & Aurel, visitabile dal 26 settembre 2025. Un racconto intimo e stratificato che attraversa il tempo, invitando a riflettere su cosa conserviamo, cosa lasciamo andare e su come possiamo trasformare ciò che è stato abbandonato.
Nel percorso espositivo, materia e memoria si fondono: la resina epossidica, usata sia come rivestimento che in spessore, plasma oggetti del passato e disegna scenari di luce e colore. In contrasto, il cemento con le sue trame decise sollecita un’interazione più intima. A questi materiali si aggiunge, per la prima volta nel lavoro del duo, il vetro soffiato di Murano, simbolo di tradizione e maestria artigianale.
Opere iconiche e nuove serie
Tra gli oggetti in mostra, la lampada Soffio si impone come sintesi poetica della ricerca di Draga & Aurel: ibrido tra installazione luminosa e archeologia pop, incarna la forza evocativa della memoria trasformata.
La mostra svela anche nuovi pezzi della serie Rescue Me, spin-off della collezione upcycling Heritage, dove mobili vintage scartati vengono riattivati come veri e propri manifesti di rinascita. Accanto a questi, nuove sperimentazioni in resina e cemento nate dal progetto Transparency Matters, insieme a versioni rinnovate dei pezzi più iconici del duo, proposti con nuove finiture e colorazioni.
Ad arricchire il percorso, una selezione di opere pittoriche di Aurel K. Basedow, caratterizzate da una forte carica sperimentale e materica. Le superfici stratificate accolgono tecniche miste, inserti fotografici e tessili, che affiorano tra pigmenti, cemento e resina. Opere corpose, riflettenti e cariche di energia, dominate dal rosso: un colore vibrante, allusivo, intensamente espressivo.
Draga & Aurel non restaurano: ricodificano. Coniugano gesto artigianale e visione concettuale, trasformando scarti, oggetti dimenticati e tecniche tradizionali in un linguaggio estetico e narrativo capace di dare nuova forma e senso al presente.
