M77 presenta “Ming Smith – I Paint with Light”, la prima grande retrospettiva europea dedicata a una delle fotografe più visionarie della scena contemporanea. Con oltre cinquant’anni di carriera alle spalle, Ming Smith ha ridefinito il linguaggio fotografico attraverso un approccio sperimentale e profondamente poetico. La mostra, a cura di Chiara Principe in collaborazione con l’artista e il suo studio, segna l’inizio della rappresentanza di Smith da parte della galleria milanese e si configura come un evento di portata storica, offrendo una panoramica ricca e stratificata del suo straordinario percorso artistico.

Nata a Detroit nel 1947 e cresciuta ad Harlem, Ming Smith è stata la prima fotografa afroamericana ad entrare nella collezione permanente del MoMA. La sua opera è una narrazione visiva potente e sincera dell’identità afroamericana, costruita attraverso immagini che fondono realtà e surrealismo, documentazione e intuizione. Parte del collettivo Kamoinge dagli anni ’70, Smith ha saputo dare voce alle esperienze della comunità nera statunitense con una profondità rara, attraversando temi come la memoria, la resilienza, la spiritualità e la ricerca di riconoscimento.
“Devi catturare un momento che non ritornerà mai più, e rendergli giustizia”, afferma l’artista. È questo principio a guidare ogni suo scatto, trasformando la fotografia in un atto di testimonianza lirica. In mostra, oltre cento opere – tra vintage rari, iconici ritratti e produzioni recenti – restituiscono l’ampiezza e la coerenza della sua visione. Dalla serie Invisible Man, ispirata all’omonimo romanzo di Ralph Waldo Ellison, ai lavori su August Wilson, dai ritratti di Grace Jones e Brassaï agli autoritratti, ogni immagine è una tessera di un mosaico che intreccia arte, storia e introspezione.

Il titolo della mostra, I Paint with Light, richiama l’approccio al contempo tecnico ed emotivo con cui Smith affronta il mezzo fotografico. La sezione al piano superiore ne è emblema: qui le immagini si fanno quasi pittoriche, grazie a interventi manuali sulla pellicola – colori stesi con le dita, sovrapposizioni materiche – che evocano la libertà espressiva del jazz, cifra estetica e concettuale della sua ricerca. Un gioco sensoriale tra luce, ombra e pigmento che trasforma la fotografia in esperienza percettiva.
Il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche che raccontano le molte anime del suo lavoro: al piano terra, le pareti sono dedicate alla vita afroamericana, mentre i corridoi raccolgono gli scatti dei viaggi in luoghi simbolici come Parigi, Italia, Egitto e Giappone, territori reali e mentali attraverso cui l’artista ha filtrato la propria visione del mondo.

“Ming Smith – I Paint with Light” si inserisce nel contesto di una rinnovata attenzione internazionale verso la sua figura, a due anni dalla monografica al MoMA e in concomitanza con la mostra Paris noir al Centre Pompidou. L’esposizione milanese è un invito a entrare in un universo intimo e universale insieme, dove la luce diventa mezzo per dipingere emozioni, storie e identità.
La mostra è visitabile fino al 24 maggio 2025 presso la galleria M77 di Milano. Un’occasione imperdibile per scoprire – o riscoprire – una delle voci più autentiche e ispirate della fotografia contemporanea.