Rohini Devasher al MUDEC: la luce come memoria del tempo

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Fino al 2 novembre 2025, il MUDEC – Museo delle Culture di Milano – ospita Borrowed Light, la prima personale in Italia dell’artista indiana Rohini Devasher, vincitrice del premio internazionale “Artist of the Year” 2024 promosso da Deutsche Bank. La mostra, curata da Britta Färber in collaborazione con 24 ORE Cultura, fa parte del progetto espositivo triennale avviato nel 2023 per portare al MUDEC le voci più interessanti della scena artistica globale.

Tra arte, scienza e cosmologia: il linguaggio di Devasher

Artista visiva e astronoma amatoriale, Devasher intreccia nella sua pratica elementi scientifici, filosofici e simbolici. Dopo esperienze in centri di ricerca come il CERN di Ginevra e l’ICTS di Bangalore, ha sviluppato una riflessione profonda sul concetto di osservazione, sul tempo come costruzione umana, e sulla luce come traccia del passato. Le sue opere – tra video, disegni, incisioni e installazioni sonore – trasformano il sapere astronomico in materia sensibile e narrativa.

Borrowed Light: il confine tra ciò che vediamo e ciò che sappiamo

Il titolo della mostra, Borrowed Light, fa riferimento a un concetto architettonico: la luce che penetra in uno spazio buio riflessa da un ambiente adiacente. È una metafora potente per raccontare il modo in cui la conoscenza si trasmette – indirettamente, per rifrazione – tra epoche, strumenti e sguardi. Nelle opere di Devasher, la luce diventa memoria, passaggio, possibilità di visione anche in assenza di chiarezza.

Opere in mostra: un viaggio tra dati, disegni e visioni

Tra le opere principali spicca One Hundred Thousand Suns (2023), una videoinstallazione che restituisce in forma poetica oltre 150.000 immagini del Sole raccolte dall’Osservatorio di Kodaikanal, in India. Il lavoro racconta l’evoluzione tecnologica e il rapporto mutevole tra uomo e cosmo. Accanto, installazioni come Terrasphere e Atmospheres affrontano il dialogo tra Terra e universo, mentre i raffinati lavori su carta (Sol Drawing, Shadow Portrait) traducono osservazioni astronomiche in linguaggi visivi sospesi tra rigore e immaginazione.

Installationsaufnahmen der Ausstellung: Rohini Devasher – Borrowed Light — Deutsche Bank ‚Artist of the Year‘ 2024 im PalaisPopulaire. Berlin, 09.09.2024

Un allestimento immersivo tra tempo, suono e oscurità

L’esposizione si apre con uno spazio immersivo in cui suono e lettura guidano l’ingresso nel pensiero dell’artista. L’opera sonora Reading the Stars accompagna testi scelti da Devasher e crea un ambiente rarefatto, ispirato all’osservazione notturna e alla percezione lenta. L’allestimento, pensato in continuità con le tematiche dell’artista, alterna intimità, oscurità e riflessi di luce per ricreare una condizione mentale di ascolto e attenzione.

Un invito alla contemplazione e al pensiero lungo

Borrowed Light è molto più di una mostra visiva: è un invito a rallentare, a riconsiderare il tempo non solo come misura, ma come esperienza, come memoria condivisa e come possibilità di immaginazione futura. È un attraversamento silenzioso tra archivi, costellazioni, visioni. Ed è anche un modo per riscoprire il legame tra arte e scienza, laddove entrambe cercano risposte al mistero dell’esistenza.

Appuntamenti pubblici e programma collaterale

In occasione della mostra sono previsti laboratori per famiglie e scuole, visite guidate e incontri pubblici. L’apertura del 19 settembre sarà accompagnata da un Artist Talk tra Rohini Devasher e la curatrice Britta Färber, per entrare nel cuore della sua ricerca e approfondire i processi che guidano la creazione delle opere.