Gio Ponti per Mamoli: il segno italiano che attraversa il tempo

Pubblicato il Di in Pezzi Storici

Con quasi un secolo di storia alle spalle, Mamoli rappresenta un punto fermo nel panorama della rubinetteria italiana. Un marchio che ha saputo attraversare le trasformazioni del Paese rimanendo fedele a un’idea autentica di qualità, ricerca e innovazione. In questo percorso, il legame con Gio Ponti non è solo una collaborazione storica, ma l’emblema di una visione condivisa: quella della “casa all’italiana”, in cui estetica e funzionalità si fondono con disinvoltura.

Come scriveva lo stesso Ponti nel primo editoriale di Domus nel 1928, «la casa all’italiana è di fuori e di dentro senza complicazioni», accogliente, ricca di bellezza ma priva di ostentazione. È un’idea di abitare che Mamoli traduce nel progetto del bagno: uno spazio vivo, integrato nella narrazione estetica della casa, non più zona di servizio ma parte integrante dell’esperienza abitativa.

Il punto di incontro più emblematico tra Mamoli e Ponti è il celebre rubinetto disegnato nel 1953, ancora oggi presente in catalogo. Un oggetto che porta con sé l’“angolo pontiano”, quella perfetta intersezione di linee inclinate che dà origine a una forma a stella a tre punte. Non un dettaglio formale, ma un segno forte e funzionale: la manopola, ergonomica e essenziale, invita al gesto con naturalezza e grazia.

Settant’anni dopo, quel disegno conserva intatta la sua forza espressiva. Mamoli lo ha reinterpretato per il presente, dotandolo di una tecnologia a risparmio energetico che ne aggiorna le prestazioni senza tradirne lo spirito originario. È la prova che un grande progetto non teme il passare del tempo, ma anzi lo attraversa, rafforzando la propria identità. Proprio come affermava Ponti: «Un’architettura è davvero bella se è bella ancora cinquant’anni dopo che sorse».

La collezione Gio Ponti firmata Mamoli è oggi sempre più apprezzata in ambito progettuale, capace com’è di dialogare con stili diversi: dal classico al contemporaneo, passando per atmosfere rétro o ambientazioni industriali. Le sue finiture raffinate ne amplificano la versatilità, rendendola protagonista tanto negli interni residenziali quanto in spazi pubblici dal forte carattere identitario.

Tra le applicazioni più recenti spicca il Ristorante Sogni a Milano, nato dalla riconversione di un ex asilo novecentesco e progettato da Storagemilano. In questo contesto, la versione in ottone spazzolato della collezione Ponti accompagna l’atmosfera calda e accogliente del luogo, confermando come il design domestico possa estendersi con eleganza anche al mondo dell’hospitality.

Allo stesso modo, l’Hotel Cala di Volpe, icona della Costa Smeralda, ha scelto Mamoli per i bagni delle nuove suite: qui il segno di Ponti incontra la natura e il mare, portando con sé un’idea di lusso sobrio e funzionale, in cui ogni gesto quotidiano diventa esperienza estetica.

Infine, nella Casa dei Disegni a Spongano – residenza pugliese degli architetti Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano – la collezione Gio Ponti si inserisce con naturalezza tra pietra e luce, dialogando con la memoria e l’architettura del territorio. Una casa pensata come racconto del tempo, dove ogni elemento è scelto per durare e significare. E dove il rubinetto di Mamoli, con la sua forma precisa e il suo stile inconfondibile, testimonia ancora una volta la capacità del design italiano di unire funzione e poesia.