“Prodotti Tipici Industriali Design Contest”

Pubblicato il 15 Dicembre 2012 Di

La sfida era ambiziosa: mettere in relazione le imprese piemontesi con designer di tutta Italia – professionisti e studenti – con l’obiettivo di valorizzare l’apporto che i progettisti possono dare nell’ideazione di oggetti d’uso quotidiano, partendo da semilavorati di origine industriale. 

Per raggiungere questo obiettivo Torino Lab, la design factory torinese, in collaborazione con l’Unione Industriale di Torino, ha indetto quattro mesi fa la prima edizione del concorso “Prodotti Tipici Industriali design contest”, nel quale i progettisti sono stati chiamati ad indagare la dimensione sociale e simbolica della cucina realizzando oggetti inediti, autentici, ispirati alla sfera della convivialità e della tradizione, partendo dai semilavorati realizzati da tre aziende piemontesi selezionate dall’Unione Industriale di Torino: FORNACE CARENA, specializzata nella produzione di laterizi; LIOTEX, che realizza passamanerie e nastri in cotone e poliestere e SMALBO che produce articoli per fumisteria in svariati materiali.

Il risultato è stato sorprendente: al bando hanno risposto ben 83 designer, di cui 61 professionisti provenienti da tutta Italia. Una giuria composta da esperti del settore ha decretato un vincitore per ciascuna delle due categorie in gara (Professionisti e Studenti) sulla base di diversi criteri di valutazione: fattibilitàuso appropriato e innovativo di materialitecnologie e componenticoerenza con la filosofia e lo spirito proposti dal concorso, caratteristiche intrinseche del progetto per quanto concerne l’originalità, le prestazioni, il contenuto e l’impatto sull’ambiente. Sono inoltre state assegnate 5 menzioni per i progetti più interessanti. I vincitori si sono aggiudicati la ragguardevole cifra di 3.000 euro per la categoria Professionisti e 1.000 per quella Studenti. La premiazione si è svolta lo scorso 7 novembre sera presso l’Unione Industriale di Torino.

Il primo premio nella categoria Professionisti è andato al progetto TAVELLA di Antonio Cos. Si tratta di un vassoio in argilla che in cucina può assolvere a numerose destinazioni d’uso: svuota tasche, centrotavola, portaspezie o cesta per il paneIl progetto, si legge nella motivazione del premio, interpreta in pieno lo spirito del concorso e le sue linee guida utilizzando correttamente le tecnologie della Fornace Carena. L’uso di una sagoma esterna esistente, con poche modifiche e con l’applicazione innovativa del processo di taglio, ne fanno un prodotto ad alta fattibilità. Nato a Strasburgo 37 anni fa, Cos vive e lavora a Milano. Dopo esperienze lavorative presso lo studio Santachiara e l’ufficio stile Fiorucci, nel 2002 ha esposto al Salone Satellite di Milano. Dal 2009 firma Cosllection, il marchio con il quale è impegnato nell’autoproduzione di prodotti a connotazione sperimentale.

Il primo premio nella categoria Studenti è andato invece al progetto QR Chef di Monica Oddone che, con un uso innovativo della produzione standard di nastri dell’azienda Liotex, con l’aggiunta di semplici cuciture successive, propone un pratico dosa-riso e porta-spaghetti. Nel QR Chef Il recupero dell’arte del ricamo consente di riprodurre il codice QR che, tramite un APP per smartphone, riporta rapidamente alla lettura di ricette. La tecnologia, applicata al decoro, trasforma un semplice sacchetto in un oggetto multiuso. Ventidue anni di Ivrea (TO), Oddone è studente del Corso di Laurea in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Si interessa di grafica e illustrazione. In questo ambito ha curato il manifesto per “La Piccola Scuola di Teatro” di Castellamonte e parte delle illustrazioni della pubblicazione 2009 di “Una Fiaba per la Montagna – Le Torri e i Castelli” dell’Associazione Culturale ‘L Péilacan di Pont Canavese.

Ma non si esauriscono qui le idee innovative frutto della creatività dei designer, tanto che la giuria ha deciso di assegnare menzioni speciali anche ad altri progetti. Tre quelle assegnate alla categoria Professionisti: IlPorta/dosa spaghetti del trentaquattrenne iraniano Amir Alizade, nel quale il diametro dei fori del mattone prodotto da Fornace Carena diventano pratici ed efficaci dosa spaghetti; Colombo, il portauovo del trentenne torinese Alessandro Damin, che adotta le tecnologie dell’azienda SMALBO in maniera  semplice per dare forma a un prodotto concept minimale: un portauovo in acciaio smaltato; Oretta della trentasettenne fiorentinaArianna Subrinel quale, attraverso un elegante l’utilizzo dei nastri prodotti dall’azienda Liotex avvolti a raggiera su un orologio a parete, il nastro segna naturalmente il passo delle ore e si trasforma in piano multifunzione su cui appendere “memo” di emergenza, tipici di un ambiente familiare che ha il suo fulcro nella cucina.

Due invece le menzioni nella categoria Studenti: il progetto Camino del ventiquattrenne milanese Jacopo Ferrari, un’interessante e intelligente interpretazione delle funzioni del “tubo da stufa” prodotto dall’azienda SMALBO per l’utilizzo della cottura a vapore, e Shake your fruit della venticiquenne di Venaria (TO), Sharon Amoroso, una spiritosa soluzione per il lavaggio di ortaggi o frutti di piccole dimensioni che attraverso una sorta di shaker da cocktail possono trovare rapidamente la via della tavola e grazie al quale l’acqua può essere poi re-impiegata per innaffiare le piante.