Architettura modulare: elementi prefabbricati al servizio dell’edilizia

Pubblicato il 22 Giugno 2021 Di

Come in tutte le discipline, anche nel campo dell’architettura e dell’edilizia, ricerca e innovazione sono sempre all’ordine del giorno. Ne sono un esempio le recenti ricerche nel campo della stampa 3D che hanno portato alla realizzazione di case interamente stampate in loco e in sole 48 ore.

Sempre grazie agli sviluppi tecnologici si è arrivati anche alla realizzazione di case totalmente efficienti e autonome dal punto di energetico. Così come a livello edilizio si è arrivati a realizzare modelli costruttivi caratterizzati dal design modulare e composti da monoblocchi prefabbricati.

I modelli costruttivi in moduli prefabbricati nascono intorno agli anni Sessanta. È  da allora che molti progettisti li considerano un tema davvero avvincente. Una tecnica di costruzione che oggi è diventata diffusa e consolidata nel mondo, che si propone con  tutti i suoi vantaggi.

Cosa s’intende per architettura modulare

Tutto parte dal design modulare, metodo di progettazione che parte dal cosiddetto modulo, elemento geometrico piccolo e ripetibile. Questo approccio progettuale e di conseguenza costruttivo, permette  di realizzare strutture modulari  comode e versatili. I blocchi possono essere assemblati con  tecniche di montaggio rapide e veloci. Caratteristica che in casi specifici consente anche di rimuovere o spostare il manufatto se necessario.

Le strutture modulari prefabbricate possono essere  assemblate o indipendenti. Prerogativa dell’architettura modulare è infatti il fatto che si possono sostituire o aggiungere componenti vari senza comunque influire sul resto del sistema. 

Rispondono alle caratteristiche dei architettura modulare  tecnologia anche i container, elementi modulari per eccellenza.

Progettare attraverso componenti modulari siano essi container o blocchi prefabbricati, consente di risparmiare sui materiali da costruzione. I moduli essendo prefabbricati vengono assemblate e solo dopo spediti nel luogo della costruzione. I moduli possono essere  già forniti di infissi, pavimenti, rivestimenti e persino elettrodomestici.

La modularità è particolarmente vantaggiosa soprattutto quando il progetto è molto grande. Così si possono realizzare progetti diversi, con costi di sviluppo bassi risparmiando sui costi di progettazione e di costruzione.

Dai progetti residenziali alle architetture costruite in emergenza

La progettazione modulare è stata per molto tempo un tema di sperimentale. Oggetto di ricerche approfondite da parte delle  più importanti università del mondo. Ne è un esempio  il modulo sperimentale Habitat 5 realizzato nel 2014  nella riserva ecologica di  Morón, città argentina della provincia di Buenos Aires. Il prototipo concepito  e realizzato per la mostra «Technopolis»  faceva parte di un progetto guidato dall’architetto Alejandro Borrachia . Configurandosi come un’alternativa ai programmi di edilizia sociale, basata su sistemi costruttivi tradizionali Il modulo Habitat 5 con una superficie di 60 mq,  si proponeva di soddisfare le esigenze abitative di una famiglia a basso reddito stando comunque  attenti all’ambiente e alla sostenibilità.

Concetti di architettura modulare sono recentemente ripresi e interpretati anche dallo studio di architettura BAAQ’  con il progetto Casa Naila a Puerto Escondido, Oaxaca in Mexico.

Si tratta di un complesso residenziale in cui obbiettivo era quello di avere il minor impatto possibile sul terreno. Operazione  resa possibile grazie alla formazione di un patio a forma di croce da cui si generano quattro volumi ben distinti ma strettamente connessi con il territorio e l’ambiente esterno.

Foto di Edmund Sumner

Ma gli edifici residenziali non sono il solo tema in cui si declina l’architettura modulare tutt’altro. Uffici, scuole e strutture pubbliche trovano larga applicazione per questo tipo di approccio costruttivo.

Ne è un esempio Plugin Learning Blox modello di scuola innovativa realizzata in a Shenzhen, in Cina e basata appunto sull’architettura modulare . Una costruzione nata in emergenza per dare risposte decise alla richiesta di luoghi per la formazione e l’apprendimento, dovuti alla rapida crescita della popolazione.

Esempio di architettura in emergenza come Huoshenshan Hospital  altro progetto esemplare in tema di architettura modulare, costruito in Cina, a Wuhan. Un progetto  che in piena emergenza pandemia da Covid -19 ha permesso di realizzare in soli 10 giorni un ospedale temporaneo da 1.000 posti letto. Tutto semplicemente sfruttando i moduli prefabbricati realizzati in officina e assemblati in cantiere. Moduli detti anche container, una soluzione semplice ed efficace, specialmente in periodi di calamità.

I moduli prefabbricati permettono infatti di abbattere notevolmente i tempi di realizzazione e installazione, grazie alla loro modularità e alla semplicità costruttiva.

In copertina Photo by Michele Bitetto on Unsplash