Architetture d’interni: le scale a chiocciola
In architettura la scala ha un ruolo funzionale fondamentale in quanto è l’elemento d’unione tra due piani di un edificio. Ma non dimentichiamoci che questo elemento ha un ruolo molto importante anche a livello di interior design.
La scala infatti è un componente architettonico che, con le sue caratteristiche, può contribuire a personalizzare un ambiente. Talmente importante da poter assumere il ruolo di punto focale all’interno di un progetto d’interni.
Ad esempio, se affacciata direttamente in uno spazio living, una scala può contribuire a dare prestigio e carattere alla zona giorno. Per creare proposte uniche ci sono realtà specializzate proprio nella progettazione, nella realizzazione e nella posa in opera di scale. Come Rizzi scale, azienda storica con base a Marano Vicentino (Vicenza) che da oltre 75 anni si occupa di scale, realizzando delle piccole “architetture nell’architettura”.
Una scala può essere realizzata con materiali diversi, sia per quello che riguarda la sua struttura che i rivestimenti. Una possibilità che lascia grande spazio alla creatività del progettista, il quale può decidere se riprendere lo stile dell’interno o creare qualcosa di eccentrico.
Dal punto di vista compositivo, tra le tipologie di scale esistenti si distinguono le scale a chiocciola e le scale elicoidali.
Le caratteristiche di una scala a chiocciola
Le scale a chiocciola, particolarmente consigliate là dove lo spazio è ridotto, possono essere realizzate in legno, in cemento o in acciaio. Tre materiali diversi che aiutano il progettista a rispondere alle diverse esigenze stilistiche dei committenti.
Una scala a chiocciola in cemento, ad esempio, è la soluzione ideale per chi cerca un interno di design in stile industriale, ma anche contemporaneo, con un tocco d’eleganza. Il cemento permette di realizzare strutture con varie forme e colori.
Con la sua struttura leggera, la scala a chiocciola in acciaio è invece la soluzione perfetta per qualsiasi tipo di ambientazione: dal moderno al classico. Le possibilità espressive per questo tipo di scale sono diverse a seconda del materiale che si sceglie per i gradini.
Si avrà un effetto più caldo e domestico se si opta per i gradini in legno, mentre se si scelgono i gradini in vetro si esalterà la trasparenza e la leggerezza della composizione.Una scala con i gradini in acciaio come la struttura sarà d’altro canto molto più uniforme. A vantaggio della sicurezza, i gradini possono anche essere dotati di illuminazione integrata.
Le più famose scale elicoidali dell’architettura moderna
Nell’architettura del ‘900 le scale a chiocciola, in particolare quelle elicoidali, hanno avuto un ruolo di primo ordine in molti progetti di architettura, sia in residenze private che in spazi pubblici. Ad esempio il Raddison Blue, progettato negli anni Sessanta da Arne Jacobsen, individuò proprio nella scala a chiocciola uno degli elementi caratterizzanti e distintivi del progetto. La scala a chiocciola di Jacobsen all’epoca si spingeva oltre i confini di costruzione e ingegneria.
Per citare un altro esempio, la recente ristrutturazione ad opera dello studio Space Copenhagen ha individuato proprio nella scala elicoidale della hall uno degli aspetti da conservare ed esaltare del progetto originale.
Facendo riferimento alle fotografie d’epoca, lo studio danese ha ricreato elementi che si erano persi nel corso degli anni, come il rivestimento in pelle del corrimano.
Anche in ambito residenziale ci sono scale a chiocciola che hanno fatto la storia dell’architettura, come ad esempio la scala realizzata per Villa Savoye a Poissy da Le Corbusier. La scala a chiocciola rimane infatti uno degli archetipi fondamentali dell’architettura di Le Corbusier. Nel progetto per la Villa Savoye, la scala parte dalla cantina al di sotto del piano stradale e arriva fino al terrazzo, torcendosi come una spirale protetta da un parapetto in cemento armato.
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