Caldaia a condensazione: come funziona e buoni motivi per preferirla

Pubblicato il 22 Dicembre 2021 Di

Quando si ha in mente di sostituire la vecchia caldaia con un modello nuovo, è consigliabile prendere in considerazione l’ipotesi di affidarsi a un dispositivo a condensazione, grazie a cui si ha la possibilità di risparmiare in maniera consistente sui costi per il riscaldamento. Qualora la canna fumaria sia ramificata, o comunque non soddisfi i requisiti tecnici previsti per una caldaia a condensazione, si può ricorrere a un modello di altro tipo, previa l’asseverazione da parte di un tecnico qualificato che dovrà certificare l’impossibilità di installare, appunto, un modello a condensazione.

Perché scegliere una caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione si differenzia rispetto a un modello a camera stagna tradizionale, in primo luogo, per la sua convenienza. Essa, infatti, ha la capacità di ottimizzare i consumi per garantire un risparmio in bolletta che può arrivare fino al 30%. Le caldaie a condensazione, a parità di quantità di energia che viene ceduta all’esterno, hanno un rendimento più elevato di quelle tradizionali perché consumano una minore quantità di combustibile. Si tratta di un risparmio tanto consistente e il costo della caldaia viene recuperato entro 4 o 5 anni, tenendo conto anche delle detrazioni fiscali.

Ecologia e innovazione

Le migliori caldaie a condensazione sono altamente innovative perché progettate e realizzate con soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Ci sono modelli, per esempio, che sono dotati di una sonda con la quale possono misurare la temperatura esterna in modo da garantire la regolazione climatica. Vuol dire che il funzionamento del generatore viene regolato a seconda delle condizioni esterne: ciò consente di incrementare il livello di efficienza dell’intero impianto e di lavorare alla giusta temperatura. Ogni caldaia a condensazione è un generatore di classe energetica A; vari modelli possono essere gestiti e controllati da remoto, per mezzo di un’app che può essere installata sul tablet o sullo smartphone.

Soluzioni green e rispettose dell’ambiente

L’impatto ambientale delle caldaie a condensazione è limitato, dal momento che esse permettono di diminuire le emissioni di sostanze inquinanti. Mentre in una caldaia tradizionale l’immediata espulsione all’esterno dei fumi di scarico comporta un notevole impatto ambientale, in un modello a condensazione i fumi vengono fatti passare in uno scambiatore, così che una parte del loro calore possa essere utilizzata per aumentare la temperatura dell’acqua del circuito, e solo dopo escono. Le caldaie a condensazione più recenti, per effetto della riduzione della temperatura dei fumi, riducono le emissioni di ossido di azoto e anidride carbonica.

Come funziona lo scarico dei fumi

A prescindere dal tipo di caldaia per cui si decide di optare, è necessario che la canna fumaria dell’impianto termico sia collegata con scarico a tetto, come previsto dall’articolo 17 bis della Legge 90 del 2013 che riguarda i requisiti degli impianti termici. È possibile lo scarico fumi a parete solo se viene riscontrata da parte del progettista l’effettiva impossibilità tecnica di un accesso al tetto. Serve, in ogni caso, l’asseverazione da parte di un tecnico progettista.

L’importanza della caldaia a condensazione

Decidere di installare una caldaia a condensazione, quindi, offre la possibilità di risparmiare e, più in generale, favorisce la riqualificazione dell’impianto di riscaldamento: una soluzione da prendere in considerazione, per esempio, se si deve ristrutturare casa. È sempre importante scegliere un installatore qualificato, vale a dire un professionista competente che possa garantire i più alti standard di qualità per il servizio proposto. Il tecnico deve, prima di tutto, eseguire un sopralluogo che gli permetterà di stabilire quale sia la soluzione più vantaggiose a seconda del numero di inquilini presenti in casa, delle dimensioni della stessa e delle caratteristiche della coibentazione.

A chi rivolgersi: Desivero

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