Come climatizzare una mansarda

Pubblicato il 9 Ottobre 2020 Di

La mansarda è uno spazio molto funzionale, che può essere adibito a diversi usi: come camera da letto, per esempio, ma anche come studio o spazio relax. Questo ambiente, tuttavia, risulta spesso difficile da climatizzare, risultando in molti casi freddo d’inverno e troppo caldo d’estate, soprattutto se il tetto della casa non è coibentato.
In questi frangenti, dunque, avere un impianto di condizionamento o climatizzazione può fare davvero la differenza. Ma come climatizzare la mansarda? Ecco qualche consiglio fornito da Siret Impianti, azienda specializzata nella vendita e nella manutenzione di impianti di condizionamento e climatizzazione.

Climatizzare la mansarda: quale apparecchio scegliere?

La prima cosa da sapere per la climatizzazione di una mansarda è che non occorrono dispositivi specifici per questo ambiente, ma si possono utilizzare gli stessi apparecchi impiegati negli appartamenti. L’unica differenza è che, solitamente, nelle mansarde la superficie da climatizzare è minore, i soffitti sono più bassi e la temperatura, in estate, risulta più alta rispetto alle altre stanze della casa. Di conseguenza, il climatizzatore adatto per una mansarda dovrebbe essere in grado di coprire uno spazio compreso tra i 20 e i 40 mq. In caso di ambienti di maggiori dimensioni, invece, sarebbe meglio optare per un apparecchio dual split o multisplit.

Un aspetto da non sottovalutare: l’indice di raffreddamento/riscaldamento

Quando si sceglie l’apparecchio per climatizzare una mansarda non bisogna considerare solo la metratura dello spazio, ma anche due altri importanti parametri, l’indice di raffreddamento (SEER) e l’indice di riscaldamento (SCOP). Non dimentichiamo infatti che ormai sempre più persone optano per l’installazione del climatizzatore anche per riscaldare la casa in inverno, utilizzando in questo caso il dispositivo come pompa di calore. Per quanto riguarda l’indice SEER, che indica l’efficienza energetica dello strumento in modalità di raffrescamento, è necessario tenere presente che influenza il modello di climatizzatore. In particolare:

  • Modelli economici presentano un SEER compreso tra i valori 4 e 5;
  • Modelli di fascia media hanno un SEER tra 5 e 7;
  • Il SEER dei modelli più costosi è tra 7 e 10, valori che indicano un’efficienza energetica dell’apparecchio più alta.

Il costo di un climatizzatore per mansarda

Un altro aspetto importante da valutare quando si acquista un condizionatore per mansarda è il prezzo, che tuttavia può essere influenzato, come abbiamo visto, anche dai valori degli indici SEER e SCOP, andando da un minimo di 300 euro a un massimo di 1200. Insieme alle performance dell’apparecchio, un altro fattore che incide sul costo del climatizzatore è la sua classe energetica. Ogni dispositivo in vendita, infatti, ha una propria classe energetica, contrassegnata dalle lettere da A a G, con una scala di consumi crescente. Di conseguenza, i climatizzatori di classe A+++ sono quelli che garantiscono un maggiore risparmio energetico e, quindi, hanno un prezzo di mercato maggiore. In generale, classe energetica e valori SEER e SCOP sono legati tra loro, perché più un apparecchio è efficiente, più avrà questi indici elevati e maggiore sarà il suo costo.

Climatizzatore in mansarda: dove mettere l’unità esterna?

I climatizzatori si dividono in due macro-categorie:

  • Monosplit, dotati di un’unità esterna, collegata a una interna e adatti a raffreddare o riscaldare ambienti di piccole dimensioni;
  • Multisplit, con due o più unità interne connesse a una esterna.

Dal momento che le mansarde non hanno di solito una metratura molto ampia (a meno che, naturalmente, non si tratti di un appartamento realizzato interamente all’interno di una mansarda) si può ricorrere a un modello monosplit. In ogni caso, comunque, può sorgere un problema e cioè dove collocare l’unità esterna dell’apparecchio. Installarla su un tetto spiovente, infatti, può essere non solo difficile, ma anche pericoloso, perché sulle tegole è facile scivolare. Inoltre, una volta che vengono montate le staffe di supporto che servono a reggere il motore, è necessario passare guaina e silicone, in modo da evitare eventuali infiltrazioni d’acqua che potrebbero originare muffe e macchie di umidità sul soffitto. Nel caso invece si abbia a disposizione uno spazio piano è possibile appoggiare l’unità motore a terra e far passare esternamente i fili elettrici e i tubi di rame, coprendoli poi con una canalina. Dato che comunque si tratta di un lavoro abbastanza complesso, occorre tenere presente che il costo dell’installazione di un climatizzatore in mansarda potrebbe essere più elevato.