La carta da parati: idee e soluzioni per personalizzare la casa
Negli ultimi anni sono tornate in voga le carte da parati. Grafiche accattivanti, texture e pattern colorati possono risultare una valida alternativa alla classica finitura delle pareti ad intonaco. Il risultato quasi certamente sarà di notevole impatto e contribuirà a dare carattere alla vostra stanza.
Ma come quali sono le caratteristiche delle carte da parati moderne e come possiamo scegliere la carta da parati giusta per le nostre stanze?
Le caratteristiche delle carte da parati moderne sono molto diverse da quelle che venivano usate in passato. Innanzitutto, l’applicazione è molto più semplice e rapida, sono più facili da pulire e sono molto più resistenti.
Le moderne tecnologie di stampa digitale oggi consentono di ottenere le più svariate soluzioni e le ricerche sviluppate su questo prodotto hanno consentito di realizzarle su nuovi supporti, così da diversificarne l’offerta in termini estetici e funzionali.
Dalle carte da parati con le texture tridimensionali alle carte fonoassorbenti, da quelle ignifughe a quelle lavabili e resistenti all’umidità: un ampio e diversificato utilizzo che lascia spazio solo alla creatività.
Le carte da parati trovano ampia applicazione nella zona giorno, dal soggiorno alla cucina, ma sono molto utilizzati anche nella zona notte. Infatti molte collezioni propongono temi che si rivelano adatti per poter usare la carta da parati in camera da letto, ottenendo soluzioni arredative davvero convincenti.
Come utilizzare al meglio la carta da parati
In genere si consiglia di utilizzare la carta da parati solo per rivestire una parete piuttosto che tappezzare completamente tutta una stanza. Il rischio sarebbe quello di appesantire troppo l’ambiente, in particolar modo se si tratta di uno spazio non molto grande. Meglio invece posizionare la carta su una sola parete, e se non si vogliono le altre pareti bianche, riprenderne la tonalità di colore dominante per dipingere gli altri muri della stanza.
La parete da rivestire viene scelta in funzione di quello che si vuole mettere in risalto. Può essere la parete principale, quella che abbiamo identificato con il punto focale, ma potrebbe anche essere un particolare elemento architettonico come una nicchia, una quinta o una colonna.
In un intervento di restyling low cost, optare per una carta da parati potrebbe risultare il modo più veloce per dare una nuova immagine alla casa. Può essere posizionata all’ingresso o usata per valorizzare un arredo. Dietro al divano in soggiorno o come testiera del letto dietro il letto.
La carta da parati oggi può essere usata anche in bagno perché, come abbiamo detto, ci sono modelli realizzati su supporti resistenti anche all’acqua o all’umidità. In questo modo il wallpaper può essere applicato anche nel box doccia.
Il mercato propone oggi tanti modelli da scegliere stanza per stanza. Per il living e la cucina meglio optare per temi i adatti a creare spazi accoglienti e vivaci, mentre per la zona notte sono più indicati pattern con colori rilassanti o stampe di carattere.
Intramontabili i temi floreali soprattutto gigantografie e le tinte unite. Ma di tendenza oggi sono soprattutto le carte da parati con tema optical o dall’impronta grafica molto accentuata. Il tema tropical è ancora molto richiesto, soprattutto per la zona lounge. Ma come accade sempre nell’interior design, la cosa più importante è armonizzare il contesto, coordinando ai rivestimenti murali i tessuti d’arredo per ottenere piacevoli abbinamenti.
Grazie alle ultime evoluzioni grafiche inoltre è possibile realizzare anche carte da parati personalizzate, in questo modo il risultato sarà davvero unico.
Evoluzioni storiche e futuro delle carte da parati
Prima d’ora le carte da parati avevano conosciuto in Italia il loro periodo di massima diffusione nelle case italiane tra gli anni Sessanta e Settanta. Storicamente le prime informazioni sulle carte da parati risalgono a una commessa di Luigi XI di Francia alla fine del 1400 mentre gli esemplari più antichi rimandano 1509 e sono conservati sul soffitto del Christ’s College a Cambridge.
Le prime carte da parati erano in fogli di carta singoli su cui si stampava con blocchi di legno. Dopo quasi un secolo di ricerche si giunse a produrne in un unico rotolo di fogli singoli incollati insieme prima della stampa. Contemporaneamente a questa innovazione tecnologica cambiarono anche i temi delle stampe, che non imitavano più solo finiture e superfici ma erano veri motivi decorativi. La carta da parati cominciò ad essere considerata un bene di lusso e tale venne dichiarata nel 1712 dalla la Regina Anna di Gran Bretagna. Era molto diffusa in Inghilterra ma anche negli Stati Uniti, in Francia e in Medio Oriente dove ad essere fiorente era il commercio di carte cinesi.
Nel corso degli anni anche la carta da parati è stata oggetto di mode, spesso influenzata dalle correnti artistiche e culturali del momento. I designer non si ispiravano più solo al passato, ma iniziarono a guardarsi intorno. Ad esempio, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento introdussero elementi cubisti e futuristi nei loro lavori.
Nel corso dei decenni molti artisti e designer si sono misurati su questo tema sperimentando e innovando. Arthur Mackmurdo, Charles Rennie Mackintosh e sua moglie Margaret Macdonald ai primi a inizio ‘900 o Lucienne Day, tra gli anni ‘50 e ‘60 sono tra i più famosi.
Oggi quando si parla di carte da parati evolute e tecnologiche si deve pensare alle nuove carte da parati per esterni resistenti agli agenti atmosferici o alla Led Wallpaper, la carta da parati a LED progettata da Ingo Maurer in collaborazione con Architects Paper nel 2011.
Per non parlare dell’innovativa carta da parati sviluppata da alcuni studiosi che sarebbe così forte e flessibile che, in caso di terremoto, potrebbe evitare il crollo di un muro di mattoni. Ovviamente ci sono anche prodotti di ricerca smart come Openarch una carta da parati sviluppata un’azienda spagnola che controlla i movimenti del corpo grazie a sensori di movimento, proiettori e webcam trasformando le pareti domestiche in una interfaccia digitale.