Piano cottura a induzione: come funziona e quali sono i vantaggi

Pubblicato il 27 Novembre 2019 Di

I piani cottura ad induzione sono sempre più diffusi nelle cucine delle case italiane, ma la sua tecnologia è ancora poco conosciuta.

Storicamente i brevetti iniziali risalgono agli inizi del 1900, ma la prima apparizione pubblica della cottura a induzione risale al 1933, durante la Fiera del Mondo al Chicago Century of Progress, il cui tema era l’innovazione tecnologica.

I primi sviluppi moderni di questa tecnologia risalgono invece agli anni Settanta. Poi, nel corso degli anni le conoscenze e i brevetti sui sistemi di cottura a induzione si sono sviluppate, arrivando fino ad oggi con le più moderne evoluzioni.

I vantaggi dei piani di cottura sono dovuti non solo all’assenza di fiamme e di rischi dovuti a eventuali fughe di gas, ma anche alla comodità della loro superficie piana. Questa caratteristica rende infatti agevole la pulizia: a differenza di altri sistemi il piano a induzione non presenta incavi e scanalature difficili da pulire. Un sistema che è molto interessante anche dal punto di vista estetico, perché permette di realizzare in cucina dei piani cottura dal design accattivante, moderno ed essenziale.

Come i piani cottura induzione firmati Faber che puoi scoprire online, visitando lo store ufficiale dell’azienda.

Acquistando sul sito una cappa, un piano a induzione o una cappa integrata con il piano a induzione ti aspettano numerosi vantaggi: avrai diritto al 10% di sconto che verrà attivato al momento dell’iscrizione, in più avrai la spedizione gratuita.

I piani a induzione sono la scelta perfetta per chi cerca uno stile minimal in cucina. Infatti acquistando questo tipo di piano cottura, si può anche optare per una cappa aspirante da incasso. Una presenza discreta, poiché viene installata direttamente a fianco del piano cottura. Con questo sistema si evita la dispersione di fumi e di vapori di cottura perché l’aspirazione è immediata.

Come funziona la cottura a induzione?

Il sistema sfrutta il principio dell’induzione elettromagnetica per riscaldare le pentole. Il calore è quindi generato nella pentola e non nell’elemento riscaldante.

Sotto un piano in vetroceramica viene posta una bobina induttrice alimentata dalla corrente alternata, che genera un campo magnetico variabile nel tempo. Quest’ultimo si connette al fondo della pentola costituito di materiale ferromagnetico e genera a sua volta delle correnti che ne provocano il riscaldamento.

A scaldarsi è solo il recipiente e il calore resta circoscritto alla base dello stesso, così la superficie non diventa mai rovente.

Il piano di cottura ad induzione ha una serie di interessanti vantaggi tra i quali l’elevato rendimento dovuto alla minore dissipazione di energia, ma per utilizzarlo è necessario utilizzare pentole apposite.

Le zone di cottura del piano a induzione sono dotate di sistema di riconoscimento automatico della pentola ferromagnetica e si attivano solo in presenza di questo tipo di pentole. In questo modo la parte del piano che circonda la zona di cottura resta fredda riducendo il rischio di scottature e garantendo un rendimento elevato – circa l’85% del calore generato rimane nella padella.

Dal punto di vista funzionale i piani a induzione garantiscono una buona distribuzione del calore su tutto il fondo del pentolame, rendendo la cottura dei cibi più uniforme. Inoltre i tempi di cottura per portare le pentole in temperatura sono molto ridotti rispetto alle altre tipologie di piani cottura, ad esempio per bollire un litro d’acqua bastano solo 3 minuti.

Negli ultimi tempi la tecnologia è sempre più presente anche in cucina, così grazie a sofisticati software, l’uso di piani cottura a induzione è sempre più smart. Alcuni modelli di piani ad induzione consentono infatti di selezionare specifici programmi di cottura, adatti per ogni ricetta e di controllarne tutte le funzioni su smartphone o tablet, tramite un’apposita applicazione e persino di condividere le proprie creazioni direttamente sui social.