Sit-in Florence

Pubblicato il 19 Dicembre 2011 Di

Nella settimana dal 3 all’11 Dicembre scorso si è svolta a Firenze in Fortezza da Basso l’VIII Biennale internazionale dell’arte contemporanea; manifestazione nella manifestazione, il concorso di idee Sit-in Florence, voluto dalla professoressa Elisabetta Cianfanelli, cui hanno partecipato alcuni istituti superiori della città e due corsi di laurea dell’ateneo fiorentino. Il concorso prevedeva il re-design di 400 sedie donate da Ikea all’iniziativa, sulla base di 8 argomenti di progettoL’Unità d’Italia, il particolarismo nel concetto unitario; La storia d’Italia; La cucina e il mangiare Italian way.  Qualità e rito; La lingua italiana. Significato ed emozione della parola;  L’arte Italiana, i maestri di ieri il vigore dell’oggi; La scienza italiana. Ragione e passione; La moda italiana. Interpretare le istanze del contemporaneo; Tecnologie applicate. La manifattura e il saper fare italiano.

Il risultato sono state 400 sedie ridisegnate in modo da ottenere 400 pezzi unici di design, tutte fruibili e molte delle quali riproducibili in ambito industriale. Sabato 3 Dicembre 2011 , dopo la presentazione ufficiale del progetto alla presenza dei responsabili e delle autorità di Comune, Provincia, Biennale, non meno di Ikea, una parte di sedie, accompagnate dai rispettivi progettisti hanno lasciato l’esposizione in Fortezza per “invadere” la città.

Prima tappa della due giorni, la Galleria di Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze. Qui le sedie sono rimaste visibili al pubblico fino a sera. Domenica 4 dicembre, le sedie e i designer, hanno ripreso l’invasione della città alla volta della sede della Misericordia, in Piazza Duomo, poi in Piazza della Signoria, al Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, Via dei Tornabuoni e alla Stazione di S. Maria Novella, per poi tornare a Fortezza da Basso dove sono rimaste in mostra fino alla fine della Biennale, l’11 Dicembre.

Nella giornata di Venerdì 9 Dicembre, una giuria internazionale, ha scelto e premiato 10 sedie, una per istituto o corso di laurea partecipante. Di queste 400 sedie si sentirà ancora parlare in città nei prossimi mesi, ad esempio Palazzo Vecchio vorrebbe ospitare per un periodo le sedie con tema inerente l’Unità d’Italia.