Un progetto architettonico tutto al femminile per 12 start-up
“FACTORY Banca Manzano”: il primo caso in Italia in cui un istituto di credito cooperativo si fa propulsore d’impresa offrendo spazi gratuiti agli under 35 e alle loro
aziende innovative «È stata un’esperienza bellissima, costruttiva e che ci ha permesso di maturare, non solo professionalmente – commentano emozionate le progettiste della “FACTORY Banca Manzano“, che hanno lavorato come volontarie -. É stata una sfida interessante che ci ha dato la possibilità di scoprire tre diversi modi di vedere l’architettura, maturati grazie alle tre differenti culture a cui apparteniamo. Siamo tutte europee ma proveniamo da stati geograficamente opposti. Accanto a ciò, il metodo di progettazione – proseguono – è stato fortemente condizionato dal fatto che il nostro team è completamente al femminile.
Contrariamente a quanto stabilito dai luoghi comuni, è stato un vero piacere, un’esplosione di idee, un mix di sensibilità e razionalità. Un vero laboratorio di creatività grazie all’interdisciplinarietà e alle nostre personali competenze.
L’obiettivo primario era quello di riadattare e valorizzare gli spazi messi a disposizione dalla Banca di Credito Cooperativo di Manzano e farli diventare il luogo d’incontro di 12 nuove start-up. Speriamo e crediamo di esserci riuscite. Di questo siamo orgogliose e ringraziamo i vertici dell’istituto di credito per il sostegno e la fiducia che ci sono sempre stati dimostrati in questi mesi».
Gli ambienti oggi destinati alla “FACTORY Banca Manzano” (in piazza XXVI Luglio a Udine, all’interno di un palazzo storico) erano già progettati come un sistema di uffici suddivisi a comparti isolati privi di spazi comuni, in quanto non necessari per le finalità a cui erano deputati.
Lo scopo del progetto, ovvero la condivisione dei locali fra 12 nuove realtà imprenditoriali, ha reso indispensabile inserire aree comuni dove poter far nascere la cooperazione tra aziende e far vivere l’ambiente di lavoro in modo più libero e giovane. Tale trasformazione è avvenuta attraverso interventi non invasivi, lavorando sul posizionamento delle divisioni mobili tra gli spazi e realizzando tutte le nuove strutture in modo reversibile, grazie all’utilizzo di strutture in legno o in cartongesso.
Nella progettazione della “FACTORY Banca Manzano” sono state identificate tre differenti tipologie di spazi volte a soddisfare altrettante funzioni: lavoro, cooperazione, connessione.
LAVORO – Le aree dedicate agli uffici sono state trattate come luogo di lavoro puro e rese uniformi. Si tratta di luoghi completi dell’attrezzatura necessaria per far partire la propria attività imprenditoriale ma predisposti per essere personalizzati a seconda del settore professionale. Come sottolineato da una delle progettiste, Valentia Vidoni, «l’ambiente lavorativo è il luogo, dopo la nostra casa, in cui si passa la maggior parte della nostra vita.
Progettare uno spazio dinamico, giovane e positivo dove potersi confrontare è stato perciò il nostro obiettivo». Gli uffici, disponibili in differenti metrature, sono stati pensati per uso singolo o doppio, in questo modo sarà possibile inserire sia imprese unipersonali che società composte da più persone. A ciò si aggiunge un ampio open space che ospiterà numerose postazioni per i giovani creativi. Designer, grafici e architetti potranno entrare in un ambiente di lavoro aperto dove un mosaico di colorati quadri fonoassorbenti, progettati ad hoc, rendono l’ambiente caldo e in grado di assorbire i rumori in eccesso. Un luogo in cui la condivisione è il motore per lo sviluppo.
COOPERAZIONE – La cooperazione è alla base di tutto il progetto, ampie zone sono dedicate alla condivisione di idee e pensieri.
Una spaziosa sala riunioni, con una finestra sulla città, è stata inserita a servizio di tutte le realtà imprenditoriali: un’area in cui potersi confrontare con i clienti, proporre progetti e instaurare rapporti di lavoro.
La sala relax è un’area per una pausa speciale, per un pranzo veloce, per una lettura rilassata, per una chiacchierata informale. «Abbiamo posto particolare attenzione al tema di recupero con l’intento di intervenire in maniera poco invasiva e possibilmente reversibile.
Questo ci ha consentito anche di giocare anche con i colori dell’arredo e del rivestimento, – spiega la progettista Marzena Ciesielka – creando zone neutre, dove il carattere dell’ambiente emergerà grazie all’intervento dei singoli utenti, e di punti d’incontro comuni concepiti in modo di soddisfare varie esigenze dei singoli, come la sala relax». Grazie all’inserimento di nuove forme e colori, l’ambiente assume un carattere unico rispetto agli altri spazi. All’interno della sala relax è presente un piano lavoro attrezzato per preparare il proprio pranzo e una parete lavagna per brainstorming improvvisati. Un ambiente vivace e colorato, decisamente originale.
CONNESSIONE – I percorsi sono fondamentali nel progetto. La giustapposizione fra gli elementi che facilitano la circolazione e gli spazi di sosta è equilibrata. Percorrendo la Factory diversi ambienti si svelano al visitatore, connotandosi come elemento da attraversare per arrivare a destinazione. «La strategia sulla scelta dell’arredo si è concentrata sulla sostenibilità del progetto cercando di riutilizzare quanto già esistente – spiega la terza progettista del gruppo di lavoro, Maria del Mar Aroca Aranda – e inserendo nuovi elementi quando necessari, i quali sono stati selezionati accuratamente sia per la loro funzionalità che per il valore estetico. L’obiettivo era modellare luoghi per coinvolgere tutti favorendo le interconnessioni personali e il clima lavorativo».
La hall d’ingresso è stata concepita come una piazza: un luogo centrale, il baricentro dei percorsi, il fulcro di tutte le attività, un punto privilegiato per lo scambio di sinergie. Uno spazio quadrato, un vuoto voluto e cercato, che si riempie ogni giorno di relazioni diverse, accogliendo gli ospiti in un ambiente carico di energia.
La diversa colorazione del pavimento e i tagli di luce a soffitto indirizzano il visitatore verso le diverse aree della “FACTORY Banca Manzano”. Una dolce rampa permette la fruizione dello spazio a tutti senza barriere architettoniche, le quali, in questo contesto, si trasformano definendo e caratterizzando lo spazio di ingresso.
Al fine di cementare il legame con il territorio, sono stati scelti arredi provenienti dal Distretto della Sedia di Manzano, sede storica della Banca di Credito Cooperativo, che ha anche realizzato un progetto di valorizzazione dell’economia locale chiamato Wine & Chair. I prodotti d’arredo accuratamente scelti per gli spazi della “FACTORY Banca Manzano” sono stati inseriti per proporre un ambiente di design creando così un contrasto tra l’aspetto storico della facciata esterna dell’edificio e l’interno, colorato e dinamico, giovane.
L’intero progetto pone attenzione anche all’aspetto tecnologico degli spazi di lavoro. La hall si caratterizza per la presenza di un sistema automatizzato di gestione degli ingressi e del funzionamento delle luci, proponendo al suo interno schermi di ultima generazione in grado di proiettare i filmati.