Mies van de Rohe – 1 parte

Pubblicato il Di in Monografie

Mies van de Rohe, un grande maestro dell’architettura del XX secolo, che in molti dei suoi progetti, introdusse elementi di design passati alla storia ed oggi considerati dei classici.
Nacque ad Aachen (Aquisgrana) in Germania il 27 marzo 1886 con il nome di Maria Ludwig Michael Mies, è il più giovane di cinque fratelli. Il padre Michael Mies era uno scalpellino e proprio aiutando a gestire la cava di famiglia che iniziò la sua formazione. Frequentò la Domschule, anche se non prense mai il diploma. Nel 1905, a 19 anni, si trasferì a Berlino, dove senza salario, lavorò in vari cantieri della città.
Questo fino a quando non entrò nello studio di Bruno Paul (l’architetto Art Nouveau e designer di mobili), collaborando come disegnatore, qui inizia ad apprendere i primi rudimenti di architettura e ricevette il suo primo incarico, Casa Riehl a Neubabelsberg, nel Potsdam-Babelsberg, (1906).

Casa Riehl.

Casa Riehl.

Dal 1906 al 1908 frequenta sia la Kunstgewerbeschule che la Hochschule für bildende Künste.
Nel 1907 entra nello studio di Peter Behrens, architetto di fama internazionale, dove rimane fino al 1912 (lavoreranno lì anche Gropius e Le Corbusier) qui oltre a conoscere Le Corbusier e Gropius e studia l’architettura neoclassica di K. F. Schinkel, che influenza decisamente le sue prime opere.

Nel 1907, Mies van der Rohe entra nel Deutscher Werkbund, associazione di artisti, architetti ed artigiani tra i cui soci fondatori figurano anche Peter Berehns e Bruno Taut.
Nel 1910 Mies torna nella città natale e partecipa assieme al fratello Ewald, al concorso per il Monumento commemorativo a Bismarck. Nello stesso anno progetta anche la Casa Perls a Berlino.

 Casa Perls.

Casa Perls.


Nel 1912 lascia lo studio di Behrens e l’anno successivo apre il proprio studio a Berlino. È dello stesso anno il matrimonio con Ada Bruhn, dalla quale avrà tre figlie Dorothea, Marianne e Waltraut. La famiglia decide di trasferirsi a Berlino: Am Karlsbad 24 diventa l’indirizzo anche del suo studio.
La prima guerra mondiale interrompe la sua attività e costituisce insieme una pausa di riflessione e di elaborazione di una poetica personale: i rapporti di Mies con l’avanguardia figurativa, da De Stijl all’Espressionismo al Dadaismo. Infatti in questi anni  Mies entrò ha far parte del Novembergruppe, che sostenne l’arte moderna e l’architettura insieme ad artisti come Richter Hans, El Lissitzky e Theo Van Doesburg. Il gruppo, fondato nel 1918, sarà diretto per la sezione architettonica da Mies van der Rohe dal 1921 al 1925. Contemporaneamente, esercita la professione di architetto a Berlino.


Nel 1921 partecipa al concorso per un grattacielo sulla Friedrichstrasse, primo di una serie di progetti mai realizzati, a cui si aggiungono Grattacielo in vetro (1922), Edificio in cemento armato per uffici e Casa in campagna in cemento armato(1923), Casa in campagna in mattoni (1924).

Il grattacielo sulla Friedrichstrasse concorso a cui Mies van der Rohe partecipa nel 1921.

Il grattacielo sulla Friedrichstrasse concorso a cui Mies van der Rohe partecipa nel 1921.

In questo periodo  a Berlino realizza anche il monumento a K. Liebknecht e Rosa Luxemburg (1926), di ispirazione nettamente espressionista.


Mies lavora con la rivista G. Material fur elementare Gestaltung, che nasce nel luglio 1923. I suoi contributi maggiori alla filosofia architettonica dei tardi anni venti e trenta li dà come direttore artistico del progetto Weissenhof, sponsorizzato dal Deutscher Werkbund e come direttore della Bauhaus (fu direttore dal 1930 fino allo scioglimento nel 1933, chiuso sotto pressione da parte del nuovo governo nazista).

Mies van de Rohe nel periodo in cui era direttore del Bauhaus.

Mies van de Rohe nel periodo in cui era direttore del Bauhaus.

Durante questo periodo progettò numerosi edifici, tra i quali il Padiglione di Barcellona (inclusi gli arredi interni e la celebre poltrona Barcelona) e la Villa Tugendhat.

Il padiglione di Barcellona in una foto dello spazi esterno.

Il padiglione di Barcellona in una foto dello spazi esterno.

Casa Tugendhat uno dei maggiori progetti di Mies van de Rohe.

Casa Tugendhat uno dei maggiori progetti di Mies van de Rohe.

Inoltre Mies, investito della carica di vicepresidente del Deutscher Werkbund, dal 1926 al 1932 organizzò importanti mostre, fra cui memorabile quella al quartiere sperimentale Weissenhoff di Stoccarda nel 1927.
Nei tardi anni trenta dovette lasciare il paese, amareggiato, per l’ascesa del potere nazista. Parti alla volta degli Stati Uniti, quando arrivo si rese conto che la sua influenza come designer era già notevole grazie al fatto di essere stato il direttore della scuola del Bauhaus per molti anni ed aver vinto numerosi ed importanti concorsi per la progettazione di opere architettoniche. Da qui ebbe inizio una nuova fase della sua carriera.

Continua…