Le poltrone di Pierre Pauline

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Riscopriamo il design francese, rileggiamolo attraverso il contemporaneo, ma anche attraverso le opere di coloro che si sono distinti nel XX secolo. Tra questi personaggi figura Pierre Pauline designer e interior designer. Lo abbiamo conosciuto nella Monografia a lui dedicata. Pierre Pauline è stato un designer francese, attivo negli anni Cinquanta fino alla  sua morte avvenuta nel 2009.

Hanno segnato un epoca i suoi progetti ed in particolare le sue poltrone sono da considerarsi delle vere e proprie icone di design, al pari delle opere di altri protagonisti attivi nello stesso periodo, come Arne Jacobsen, George Nelson o Eero Saarinen.


La Tongue Chair, la poltrona  Mushroom o la poltrona  Groovy
 oppure la Arachnoid  Chair, la Buttefly o Le Chat . Innovativi quanto provocatori le sue creazioni sono di forte  impatto visivo.

I primi prototipi risalgono al periodo tra 1953 e 1959, la svolta è comunque rappresentata dall’incontro con Kho Liang Ie e Harry Wagemans, rispettivamente direttore artistico e CEO di Artifort. Da quel momento Pauline, diventa designer per l’azienda,  la quale realizza la maggior parte delle sue sedute.

 

Una selezione dei pezzi cult nati dalla creatività di Pauline.

 

 

Molti di questi pezzi, oggi sono nelle collezioni dei più importanti musei del mondo, come il MoMA di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, e Victoria di Londra e Albert Museum.

Negli ultimi anni alcuni di questi progetti cult, sono stati riscoperti e ri-editati da Ligne Roset. Tra questi figura Pumpkin, disegnato nel 1971 e ri-editato nel 2008 (un anno prima della morte del designer) frutto della collaborazione di Pauline con Michel Roset.