Suona proprio come una dichiarazione d’intenti, un manifesto, questa celebre frase di Verner Panton, designer e padre di una delle più celebri sedute del Novecento.

I suoi lavori sono delle vere e proprie icone del design moderno, in cui predomina  l’uso della plastica e dei colori forti.  I suoi progetti all’epoca erano sperimentali, realizzati grazie alle moderne tecnologie degli anni ’50. Sono prodotti che hanno dato vita a produzioni radicalmente alternative, rispetto alle forme organiche e ai materiali naturali.

Tra le sue prime creazioni importanti la sedia Cone, disegnate nel 1958 per il locale dei genitori: il ristorante Komigen .

Seguono altri prodotti che dettano la sua linea e il suo stile come le seducenti collezioni Flying Chairs e la Shell Lamps del 1964, presentate alla Cologne Furniture Fair o  la Living Tower,  la straordinaria creazione consistente in un solido apparato, soffice al tatto, all’interno del quale è possibile sedersi in varie posizioni del 1969.

Ma il progetto più celebre di Verner Panton è la famosa sedia stampata in un pezzo unico. I primi esperimenti iniziano nel 1960 con la serie di sedie Stacking,  realizzate tramite l’uso di un singolo stampo. La produzione in serie, arriva solo nel 1967. La scocca della Panton Chair è in polipropilene colorato stampata a iniezione. Qualche anno prima, nel 1965 venne realizzata l’originale S Chair, in compensato modellato, e sulla base del design della sedia Stacking, da qui comincia a progettare così la sedia Panton che sarà poi prodotta da Herman Miller-Vitra tre anni dopo.

Nel 1973, sempre in base alle stesse linee stilistiche, disegna gli interni degli uffici giornalistici Grüner & Jahr ad Amburgo.

Designer  e interior designer, Panton, lavorò anche a molti allestimenti passati alla storia. In particolare tra il 1968 ed il 1970, dove fu impegnato a “Visiona 0” e “Visiona II”.

Progetti nati per spazi specifici 

In questi due progetti allestitivi, si ritrovano due  progetti importanti di Panton: la poltrona Amoebe e Flowerpot lamp, disegnata nel 1968.

Flowerpot lamp viene disegnata per la mostra “Visiona 0” del 1968. Venne incaricato dalla società chimica Bayer in occasione della fiera del mobile di Colonia  di progettare la nave. Un allestimento per cui Panton creò e sperimentò paesaggi interiori mostrando le sue idee di design.

Risultato  fu che la ‘nave Dralon’ fece scalpore tra i visitatori e ben oltre gli ambienti specializzati.

Grazie all’integrazione di arredamento e illuminazione, nel suo intervento, creò spazi di atmosfere dense, in cui colore e luce giocavano un ruolo dominante.

Nel 1969 questa lampada arricchisce anche gli arredi della casa editrice. La poltrona  Amoebe venne invece progettata per l’allestimento per l’Expo di Visiona II svoltasi a Colonia. Amoebe è una seduta originale che può essere utilizzata da sola o in multipli  che possono essere allineati a formare un divano, fornendo flessibili posti a sedere.

Insieme a questi allestimenti tra i lavori di Panton, si ricorda  lo Spiegel di Amburgo, uno degli esempi più notevoli del design d’interni firmati da Panton, e tra i pochi che ancora esistono, almeno in parte. Per la famosa rivista, Panton progettò la zona di ingresso con cortile e atrio, la mensa e le aree bar, la piscina per i dipendenti nel seminterrato del palazzo e le sale per le conferenze editoriali.

Poltrone originali sedute che hanno fatto storia ma anche lampade

Tra i progetti firmati da Verner Panton, non si possono dimenticare le lampade. Oltre alla Flowerpot Lamp iconiche creazioni come la collezione VP GLOBE del 1969, la serie  FUN  del 1964,  le celebri  MOON del 1960 o le particolari lampade della serie  WIRE disegnate nel 1972.

Vener Panton muore  muore il 5 Settembre 1998 a Copenhagen. Tra le ultime collaborazioni, quella con  la Herman Miller-Vitra, che nel 1990 produsse la seconda edizione delle sedie Panton.

Infine, non molti lo sanno ma nel 1994  collaboro con Ikea. I superstore dell’arredamento produssero un gran numero di articoli Vilbert di Panton, serie di sedie realizzata in compensato modellato immessa per la prima volta sul mercato nel 1954.