Hans Jørgensen Wegner (1914-2007) una delle figure più significative nel design scandinavo del dopoguerra è protagonista della mostra Hans J. Wegner: Designing Danish Modern inaugurata il 2 marzo al Vitra Schaudepot, Temporary Space e visitabile fino al prossimo 3 giugno.
La sedia Wishbone, la Peacock, la Round Chair: sono solo alcune delle sue iconiche sedute molte delle quali sono diventate dei classici del design . Uniscono sapientemente funzionalismo estetico, senso pratico e artigianato danese. La mostra “Hans J. Wegner: Design danese moderno” nella Vitra Schaudepot presenta la selezione dei suoi disegni più importanti e ne mostra i dettagli sullo sfondo del contesto storico in cui sono stati creati. La mostra è completata da fotografie e film che illustrano il processo e i principi del design di Wegner.
Anche opere dei suoi contemporanei sono esposte nel Vitra Schaudepot, insieme a un numero di oggetti storici che hanno ispirato il designer.
Hans J. Wegner ha ricevuto la sua formazione (1936-1938) come ebanista presso la Copenhagen School of Arts e artigianato. Apparteneva a una generazione di designer tra cui Arne Jacobsen, Børge Mogensen, Finn Juhl e Poul Kjaerholm che hanno portato al successo mondiale il design scandinavo nell’era del dopoguerra. Nel corso della sua carriera, Wegner ha creato più di 1000 disegni, di cui circa 150 sono prodotti ancora oggi. Come produttore di mobili più attivo della sua generazione, ha avuto in un ruolo nel plasmare uno stile che è diventato famoso e apprezzato come “design scandinavo”.
Con la sua padronanza delle tecniche di falegnameria e di ebanisteria, ha integrato le sue conoscenze come artigiano direttamente nei suoi disegni. Le sue opere sono caratterizzate dall’attenta gestione del legno e dall’entusiasmo anche per i più piccoli dettagli. Ha risposto alla carenza di risorse dell’era del dopoguerra con progetti altamente efficienti dal punto di vista materiale, in stretta osservanza del principio di “non più di assolutamente necessario”. Si è ispirato ai classici mobili moderni di design o tipologie di mobili storici appresi da culture straniere e gli ha reinterpretati nel suo stile.
Wegner ha avuto la sua svolta internazionale con la Round Chair (1950), che è la rivista americana Interiors chiamavano semplicemente “The Chair”: un nome che viene ancora utilizzato per questo design classico.
La fama mondiale arriva dalle sedie ispirate alle sedie cinesi del diciottesimo secolo. L’entusiasmo di Wegner per le loro forme organiche semplici hanno dato vita a diverse sedie cinesi (1944-1950), tra cui la famosa Wishbone chair (1949). Un altro lavoro chiave è la Peacock Chair (1947), che è stata modellata su una sedia Windsor inglese del diciannovesimo secolo e nella reinterpretazione di Wegner intrisa di una nuova poetica scultorea.
In mostra anche la JH512 (1949), una sedia pieghevole che fa riferimento diretto alla famosa sedia Barcelona di Mies van der Rohe, originariamente pensata per le residenze più piccole. Insieme a questi pezzi dall’aspetto classico, il designer danese ha anche creato arredi sorprendenti e radicali, come il Flag Halyard Chair (1950) simile a UFO e la Three-Legged Shell Chair (1963) in una brillante tonalità di rosso, che si presentano come la risposta scandinava ai mobili in compensato di Charles e Ray Eames.