Alessi presenta le collezioni “Limited edition” dei progetti di Castiglioni

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Nel 2018 si celebra il centenario della nascita di Achille Castiglioni, maestro indiscusso del design del Novecento.

Sarà un anno ricco di iniziative ed eventi dedicati a questa figura, i cui progetti ormai fanno parte della narrazione della storia del design italiano del ‘900. Lo scorso 16 febbraio,  il giorno della sua nascita la Fondazione Achille Castiglioni di Milano, ha inaugurato la mostra “100×100 Achille”. Come già detto, durante l’anno ci saranno molti eventi dedicati ad Achille Castiglioni, su tutte in Ottobre, alla Triennale Design Museum verrà  dedicherà a questa figura una grande mostra monografica.

Anche Alessi, con cui Castiglioni ha collaborato per quasi 30 anni, ha deciso celebrarlo, lanciando per l’occasione un’edizione speciale dei suoi lavori più noti come  il Servizio di posate “Dry”, il Servizio da tè e caffè “Bavero” e la Fruttiera/scolatoio “AC04”.

“Per Castiglioni – racconta Alberto Alessi – gli oggetti dovevano rispondere a due requisiti fondamentali: fornire la soluzione pratica di piccoli problemi nello “stare a tavola”, se possibile con una intelligente innovazione funzionale, e soddisfare il gusto del pubblico, come ad esempio per la finitura lucida del metallo”: “Cinc ghèi pussée, ma luster – cinque lire in più, ma perfettamente lucido!” chiedeva Castiglioni in dialetto milanese.

 

Il primo incontro tra Castiglioni e Alberto Alessi avvenne nel 1980: “Ricordo bene l’attimo sulla porta della sua stanza di lavoro: la sua immagine sorridente, che mi venne incontro riflessa dal grande specchio posto trasversalmente alla porta, preannunciava inequivocabilmente le componenti di gioco, autoironia e divertimento sempre presenti nella sua pratica.”

Da quel giorno sono nati molti progetti, alcuni dei quali divenuti dei veri bestseller ancora oggi in produzione.

Ad esempio il Servizio di posate “Dry”  un progetto del 1982,  il primo lavoro sviluppato dall’architetto per Alessi, il progetto fu subito un successo. Innanzitutto fu il primo servizio di posate a entrare in catalogo e fu uno dei primi premi Compasso d’Oro conseguiti (il XIII nel 1984).

In una video intervista curata dal Museo Alessi per la collana Design Interviews (2008, Edizioni Corraini – distribuito da Artfilms) Castiglioni affermava che

“con Alberto Alessi avevo tirato fuori da un cassetto dei calchi in gesso di un progetto di posate con il manico ottagonale e ragionando con la logica del ridurre abbiamo detto: se abbiamo deciso di fare un parallelepipedo, facciamolo più semplice”.

L’edizione speciale e limitata per il 2018 del Servizio di posate “Dry”  è proposta in acciaio inossidabile con rivestimento in PVD color rame in due tipologie di set: Posate per insalata e Set da 24 pezzi (sei posti tavola completi di Cucchiaio da tavola, Forchetta da tavola, Coltello da tavola, Cucchiaino da caffè).

Altro progetto limited edition la Fruttiera/scolatoio “AC04”, un suo lavoro  del 1995. Si tratta di un contenitore intelligente e funzionale: nato dalla fusione di due tipologie classiche, la coppa e lo scolatoio. Per celebrare l’anniversario dei 100 anni della nascita del suo autore, viene realizzata in un’edizione limitata e numerata di 999 pezzi in acciaio inossidabile con una finitura ricercata in PVD di rame.

Infine il  Servizio da tè e caffè “Bavero” , un lavoro del 1997. La collezione nasce da un gesto semplice e coraggioso:  piegare le falde dei piatti verso il basso. Nel 2018 le Tazze da tè, caffè e caffè filtrato vengono ri-editate nella classica versione bianca in bone china. Un Set di due tazze da caffè viene inoltre proposto con il bordo del sotto tazza in colore rame, rinnovando la serie con un mood garbato e moderno allo stesso tempo.

 

“Se non sei curioso, lascia perdere!”

Questa sua frase, esprime perfettamente il suo approccio, un metodo caratterizzato da grande inventiva e sottile umorismo, dove la ricerca era la componente principale della progettazione. Affascinato dagli oggetti anonimi, che definiva “firmati dalla tradizione”, riusciva a trasporre una funzione in un altro campo di applicazione, riuscendo a individuare soluzioni brillanti e inaspettate.