IL DESIGN DELLE COSE: Il mouse

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Capita di trovarsi tra le mani degli oggetti e chiedersi come siano nati e chi li ha inventati. Oggetti quotidiani con una loro storia. Come un semplice mouse, compagno inseparabile di giornate lavorative al pc: uno degli oggetti di cui non possiamo fare più a meno.

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Si dice che brevetto del mouse sia un progetto dell’americano Douglas Engelbart, l’inventore del primo mouse per computer. Un progetto sviluppato nel corso degli anni ’60 e brevettato il 21 giugno 1967. Il mouse disegnato da Engelbart era composto da un blocco di legno che copriva due ruote di metallo.

Ma Engelbart non poté mai trarre un profitto economico dalla sua invenzione  perché quando venne commercializzato il prodotto, il brevetto era scaduto. 

 Il primo mouse disponibile sul mercato risale invece al 1981 e uscì insieme allo Xerox Star, primo computer in assoluto ad avere un’interfaccia grafica a finestre.

Facilmente intuibile è il perché il mouse si chiami proprio così. Semplicemente perché il filo che usciva dalla parte inferiore ricordava una coda e questo lo rendeva simile ad un topolino.

Mouse Apple: evoluzione tra tecnologia e forma

Se dici design e tecnologia, il nome del designer che salta subito alla mente  è quello di Sir Jone Ive. Per 20 anni è stato a capo del dipartimento design del prodotto di Apple. Anni in cui nascono prodotti famosi come il iMac G3 (1998), l’Ipod (2001), ma anche  l’iPhone (2007) e l’Apple Watch (2015) insieme a molti altri prodotti.

Ovviamente ci sono anche progetti di mouse nella storia di Apple. Come Mouse USB “Hockey Puck”  del 1998. Prodotto poco noto a cui viene contestato qualche limite funzionale, ma sicuramente carino e formalmente innovativo. Era compatto e rotondo, poteva ruotare ma era limitato da un cavo che pare fosse troppo corto .

Del 2005 è Apple Mighty Mouse, il primo mouse a più pulsanti prodotto e venduto dalla Apple. La superficie del Mighty Mouse è bianca opaca ( a differenza del Apple Pro Mouse che era trasparente). Prima del Mighty Mouse, la Apple vendeva solo mouse con un singolo pulsante mentre questo mouse ha due bottoni (sinistro e destro) contenuti nella stessa copertura di plastica. I bottoni ai lati permettono di lanciare applicazioni oppure di eseguire funzioni proprie del software Apple.

Il mouse è dotato di cavo USB e una pallina scorrevole che permette all’utente di navigare in tutte le direzioni non solo  in due direzioni come accadeva per i prodotti comuni. 

La tecnologia avanza e nel 2009 Apple lancia Magic Mouse, primo mouse multi-touch prodotto e venduto dalla Apple. La funzionalità multi-touch consentiva così di impartire comandi con una o più dita contemporaneamente. La parte superiore è una superficie bianca e liscia e l’intero mouse è come un pulsante. Con un  dito è possibile scorrere in qualsiasi direzione, sfogliare pagine web e foto con due dita, fare clic e doppio clic dove si preferisce. Questo mouse elimina il filo e cavo USB poiché è connesso via Bluetooth.

Si deve arrivare al 2015 per avere Magic Mouse 2 con  batteria interna ricaricabile. Questo mouse con superficie acrilica trasparente  introduce il sistema multi-touch  acrilico che rileva la differenza dei gesti in superficie .

Ognuno di questi progetti  in bilico tra design e tecnologia, talvolta forse con margini di miglioramento, hanno sempre alzato il livello di questo prodotto semplice ma non scontato. Dieter Rams, designer della Braun dal 1961 al 1995 con il suo lavoro e approccio al design è stato un riferimento per il lavoro di Ive. Lo stesso Rams creatore delle Le dieci regole del buon design ha riconosciuto ad Apple il merito di essere una realtà che applica queste regole, appunto in equilibrio tra estetica e funzionalità.

I progetti firmati da Starck e Nendo

Sebbene il breve excursus dei mouse Apple dimostri che in poco tempo il design dei mouse si è evoluto molto rispetto ai suoi esordi, non possiamo dire ancora di aver visto tutto.

Nel 40 ° anniversario dell’invenzione del mouse, venne lanciato Orbit, un mouse nato nel tentativo di rivoluzionare un prodotto il cui design non era mai cambiato.

Non modificava solo la forma ma anche le funzionalità. Orbit oltre ad avere le funzioni di qualsiasi altro mouse ma poteva anche ruotare ulteriormente di 360 gradi. Questa funzionalità consentiva all’utente di scorrere, regolare i programmi di editing audio e video, girare nei programmi o lavorare al CAD. Il mouse wireless poteva essere utilizzato per molte applicazioni e aggiungeva sicuramente qualcosa al design del mouse. 

Negli ultimi anni molte idee interessanti in termini di design sono arrivate anche da designer come Philippe Starck e Nendo. Philippe Starck nel 2004 ha lanciato il suo Optical Mouse by S+ARCK,  il primo mouse di design proposto da Microsoft.  E’ un mouse ottico con tecnologia tradizionale, caratterizzato dal dorso colorato e illuminato. La finitura è brillante e la forma slanciata, in mezzo spicca una netta separazione tra i due tasti che prolungano idealmente le dita. La striscia illuminata che divide il dispositivo in verticale può essere blu o arancio. All’interno c’è una piccola rotella in tinta fondamentale per lo scrolling. Il design ergonomico ( forma semisferica e regolare)  assicura inoltre la massima comodità d’impiego anche agli utenti mancini.

Tre  i mouse ideati da Nendo che si avvicinato al tema avviando nel 2011 la collaborazione con Elecom. Ne nascono tre progetti molto diversi .

Rinkak, termine che in giapponese si riferisce al contorno di un oggetto sullo sfondo, è un mouse con il cavo che si stacca dal computer e ne diventa il contorno ossia un tema decorativo.

Il cavo si evidenzia come un disegno a mano libera sul mouse e acquista nuova valenza estetica.

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Giocoso ed ironico, oppopet è mouse ottico wireless con ricevitore USB che prende varie forme di animali (“oppo” significa “coda” in giapponese).

Per trasportare il mouse, gli utenti inseriscono la coda nel corpo, come se trasportassero un piccolo animale. Quando è in uso, il mouse assume una semplice forma discreta e la coda invece si collega al computer, come se un piccolo animale domestico si nascondesse all’interno.


Infine Orime, mouse che supera l’idea del classico mouse dalla forma curva per diventare spigolosa . E’ un mouse laser wireless costruito interamente da superfici piane invece che dalle solite curve multiple. E’ come se la superficie fosse stata creata  piegando un pezzo di carta. Orime (significa piega in giapponese) si adatta comodamente alla mano.

Mouse: progetti innovativi che incontrano il design

Potremmo definire il  mouse è un prodotto molto giovane su cui i designer possono ancora dire molto.

Tra le proposte design ci sono progetti che mirano alla semplicità e all’estetica del prodotto come Mouse Microsoft Express del designer americano Peter Bristol. Caratteristico è il rivestimento della ruota senza soluzione di continuità e la forma pulita che consentono al cavo di integrarsi e definirne il carattere.

Lo studio Maike &Maaike con sede a San Francisc si è concentrato sulla portabilità ideando per Belkin una linea di mouse per computer appositamente progettata per l’uso occasionale in casa. Oltre alla portabilità al centro del progetto anche l’ergonomia multi-mode e l’igiene.

Infine c’è Bongkyu Song dello studio BKID con sede a Seoul in Corea che invece  ha ideato per una campagna pubblicitaria di Samsung Card Commercial AD un mouse che fa sistema di time management .Il progetto è stato commissionato dall’agenzia commerciale AD INNORED per usare la tecnologia con creatività .Il mouse è stato ideato per una campagna tesa a sensibilizzare sul giusto l’equilibrio del lavoro nella nostra vita. 

Quando è il momento di finire il lavoro, il mouse diventa un vero topo e sfugge alla mano dell’uomo.

Chissà se in futuro il mouse continuerà ad avere la stessa importanza di oggi o se ci stiamo avviando a nuove tecnologie che supereranno questo oggetto di design quotidiano.

In copertina: Photo by Damian Gawlas on Unsplash