IL DESIGN DELLE COSE: Il ventilatore

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Gli oggetti del nostro quotidiano hanno molto spesso storie remote. Ne è esempio la torcia di cui abbiamo raccontato qualche tempo fa in questo post. Anche la storia che raccontiamo oggi ci porta indietro nel tempo. Parliamo del ventilatore, compagno inseparabile nelle calde giornate estive. Un oggetto ancora molto diffuso nelle nostre case, ma che forse a qualcuno potrebbe sembrare un oggetto d’antiquariato moderno, essendo in parte soppiantato dai condizionatori e dai climatizzatori. 

Foto di Galvão Menacho da Pexels

Se parliamo delle origini di questo oggetto si deve andare  nel lontano 500 a.C.. Pare infatti che in India esistesse all’epoca un sistema manuale detto Punka Wallah. Veniva  azionato dai servi (Punkawallah) che tirando delle corde (avanti e indietro) mettevano in movimento questa sorta di grande ventaglio.

 Da queste prime testimonianze si passa al 1832 anno in cui venne costruito da Omar-Rajeen Jumala  il primo ventilatore meccanico usato e testato principamente nelle miniere di carbone e in alcune fabbriche.

Per poter parlare di ventilatori ad uso casalingo bisogna attendere la diffusione l’energia elettrica in larga scala ovvero, la fine del XVIV secolo ed i primi anni del XX .

Foto di Alireza Kaviani da Pexels

E’ infatti nel 1882 che Schuyler Skaats Wheeler realizzò  il  primo ventilatore elettrico, Munito di due pale il primo esemplare venne commercializzato dall’American firm Crocker & Curtis electric motor company. Parallelamente nello stesso anno Philip Diehl, inventore tedesco americano, realizzò anche il primo modello di ventilatore elettrico da soffitto.

 I primi ventilatori erano  costruiti impiegando l’ottone, sia per le pale che per le gabbie di protezione. Nonostante la gabbia, tuttavia i primi modelli non erano oggetti così affidabili dal punto di vista della sicurezza,  era pericoloso avvicinarsi alle pale in funzione .

Per la produzione di ventilatori negli anni 20 fu determinate  l’industria dell’acciaio . Questo materiale doveva essere infatti destinato ed utilizzato per la produzione di elettrodomestici.

Parlando invece di forma e design, il primo ventilatore stilizzato così come lo conosciamo tutti noi , il cosiddetto Swan fan, venne realizzato solo negli anni 30. Questo tipo di ventilatore venne successivamente realizzata anche in diverse colorazioni tanto da assumere un design riconoscibile e accattivante che assunse ben riusciva ad integrarsi nell’arredamento facendo si che il prodotto acquisisse un ruolo stabile nella categoria degli elettrodomestici .

Ma già negli anni ‘60 per le aziende produttrici di ventilatori arrivo il primo contraccolpo. All’epoca negli Stati Uniti d’America per le costruzioni più facoltose si erano soliti impiegare l’aria condizionata centralizzata, al pari dell’impianto di riscaldamento. Una scelta che  decretò in molti casi la chiusura di aziende produttrici di ventilatore .

Ciò nonostante il ventilatore elettrico continua mantenere il suo status. E’ un elettrodomestico diffuso il cui vantaggio sta  soprattutto nella portabilità e nel prezzo.

In tema di ventilatori, nella storia  del design  sono due gli esempi più celebri che vogliamo a segnalare entrambi premiati con il Compasso d’Oro.

Il primo è il Ventilatore Zerowatt V.E. 505, modello da tavolo disegnato da Enzo Pirali nel 1953 per Fabbriche Elettriche Riunite premiato con  compasso d’oro nel 1954 oggi in collezione permanente al Moma di New York. 

L’altro esempio illustre è Ariante di Marco  Zanuso, progetto premiato con il Compasso d’Oro nel 1979.

Venne prodotto dall’azienda Vortice Elettrosociali, una realtà italiana di riferimento nel settore che nel 1953  aveva già realizzato uno dei primi ventilatore da tavolo Atomium. Entrambi i ventilatori sono oggi prodotti molto ricercati  da collezionisti e appassionati di design.

In copertina: Photo by Siebe Warmoeskerken on Unsplash