JUSBOX PERFUMES di Studio Levito: l’architettura dei 5 sensi tra essenze profumate e sound

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Studio Lievito, lo studio di architettura e design fondato nel 2010 a Firenze da Laura Passalacqua, Francesco Taviani e Jacopo Volpi, firma il concept degli stores monomarca Jusbox Perfumes. Brand conosciuto per  i suoi esclusivi profumi totalmente Made in Italy. JUSBOX PERFUMES di Studio Levito rappresenta la prima apertura del marchio. Si trova a Milano in via della Spiga 1, nel centro pulsante del quadrilatero della moda.

Un’ardita sperimentazione formale e l’assoluto coinvolgimento dei sensi guidano il progetto del concept.

Lo store è composto da due spazi attigui tra loro collegati grazie ad un breve corridoio, entrambi sul piano strada.

La prima stanza è uno spazio dedicato all’ ‘immersione’ nelle fragranze. Appena entra nel negozio il visitatore è invitato ad interagire con un vero e proprio jukebox musicale e profumato. Esso permette di selezionare la propria fragranza preferita. Elementi espositivi a parete ospitano alcuni vinili ed il logo del brand retroilluminato che completano questa postazione musicale.

La parete opposta ospita un unico arredo composto da molteplici volumi squadrati connessi tra loro da elementi cilindrici in ottone spazzolato. Finitura che caratterizza tutti gli elementi in metallo presenti nello store. Una specchiera dal profilo ‘dinamico’ completa la composizione.

A terra un tappeto stampato richiama la palette di forme e colori che caratterizzano il concept.

Per la vetrina è stato inoltre selezionato un elemento espositivo leggero ed allo stesso tempo fortemente caratterizzante: la libreria Alba (design Bernhardt & Vella e prodotta da Arflex) qui scelta in vetro fumé.

Attraversando il corridoio – un passaggio dalle dimensioni piuttosto compatte e caratterizzato dal claim del brand ‘Music has a Perfume’ . Riprodotto in neon rosso colorato in pasta realizzato ad hoc a Murano – si viene accolti da un avvolgente spazio lounge. Qui è possibile godere dell’ascolto di un vinile, sfogliare un volume o sedersi.

L’elemento espositivo centrale permette di creare scenari ed allestimenti sempre differenti. La libreria modulare Alba viene utilizzata anche per arredare una parete di questo secondo ambiente. Qui sono posizionati vari flaconi di profumo, libri ed altri accessori  che ricreano qui differenti mood e mondi creativi.

Le sedute ribaltabili fanno parte delle collezioni di Poltrona Frau. Elementi che evocano platee da concerto e si rivelano essere la soluzione ideale per consentire il passaggio all’interno della stanza. Un ultimo nostalgico cenno è la sospensione Taraxacum 2 – design del 1960 di Achille e Piergiacomo Castiglioni per Flos . Selezionata per illuminare in modo diffuso e discreto questo spazio. Un affaccio alla corte interna completa questa sensazione intima e rilassata che denota l’ambiente.

Le superfici di tutti gli arredi dello store, disegnati ad hoc da Studio Lievito, giocano su una contrapposizione tra interno ed esterno. Si alternano due finiture in legno Alpi: l’intrigante fiammato Sottsass Red ed il discreto ed intenso Xilo Striped Black firmato da Piero Lissoni.

Il motivo geometrico della carta da parati che riveste le pareti è interrotto dall’inserimento di un mosaico tridimensionale. Si tratta di Rombini Triangle, design Ronan & Erwan Bouroullec per Mutina che qui simula il rivestimento fonoassorbente tipico degli studi di registrazione. Il pavimento infine è realizzato con un rivestimento in grande formato di Marazzi, un grès porcellanato con effetto Tadelak caratterizzato da un leggero riflesso oliva.

È così che forme, materiali e finiture rispondono alla necessità di mettere in vibrazione lo spazio per sorprendere i suoi visitatori.

Echi vintage e memorie radical si leggono nella scelta della finitura fiammata dei piani. Mentre le superfici verticali sono scandite da ipnotiche linee ed ‘aguzzi’ volumi.

Arredi nati dall’articolazione di elementi cubici connessi tra loro, accessori dai ritmici profili e palette cromatiche quasi optical disegnano uno spazio ricco di suggestioni.

Photo credit: Enrico Conti e Ezio Manciucca