Sunny di Mario Scairato per Abet laminati

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Sunny,  chaise longue ideata da Mario Scairato è progetto Select by Arredativo Must have 2022. Si tratta di un  progetto nato nell’ambito di SuperSuperfici – the spirit of Memphis reloaded, workshop collettivo di Abet  Laminati  ideato da Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, design curator del brand. Il progetto ha coinvolto otto designer tra cui Scairato. 

Sunny  è un paradosso incentrato sul laminato: si tratta infatti il rivestimento che permette all’oggetto di raggiungere la solidità necessaria per l’utilizzo, avendo un’anima in polistirolo.

Il laminato asseconda le curve della seduta, stemperando con ironia la potenza monolitica del progetto: “ho lavorato sul tema della solidità e dell’ironia”, spiega Scairato, “a cui si aggiunge lo studio di volumi semplici che concorrono a realizzare la mia chaise longue”: geometrie primarie che sono state da sempre il riferimento formale del gruppo Memphis.

Mario Scairato evoca con Sunny il mondo di Ettore Sottsass, fatto di righe, colori, ironia e al contempo si lascia ispirare dalla natura e dagli spazi aperti; un tema ricorrente nei suoi progetti.

Il paradosso allora continua, all’aspetto rigido e monolitico dell’oggetto viene associato il momento distensivo del adagiarsi su una sdraio al mare.

Oltre a  Scairato facevano parte del workshop Federico Angi, Zanellato Bortotto, Agustina Bottoni, Antonio de Marco, Chiara Moreschi, Martinelli Venezia e Panter & Tourron.

Il tema del workshop, individuato dai design curator era, oltre ovviamente al laminato, il collettivo Memphis. O meglio, si è deciso di celebrare con questo progetto di ricerca i i quarant’anni del famoso collettivo, e il tema principale era riscoprirne il senso, chiedendosi cosa significa essere radicali oggi.

Nel 1981 Memphis – il movimento di pensiero, progetto e azione fondato da Ettore Sottsass per proporre alternative alla “dittatura modernista” – ha portato una nuova radicalità nel mondo del design. Lo ha fatto attingendo a un immaginario audace, ironico e provocatorio e creando un linguaggio fatto di suggerimenti art déco, pop art, estetica kitsch e futurista che ha poi tradotto in arredi e oggetti. Il protagonista materiale di questa rivoluzione è stato il laminato Abet, un materiale allora considerato povero, a cui Memphis ha dato una dignità nuova e assoluta, trasformandolo nella pelle di un design rivoluzionario, capace di dialogare con l’arte. i designer sono partiti dalla matrice di Memphis per arrivare a studiare come essere radicali con il laminato quarant’anni dopo.

 Ne è nata così una collezione di oggetti e arredi che traducendo il brief del workshop dimostrando la vitalità e la contemporaneità del laminato e della vastissima gamma di superfici prodotte da Abet.

Il workshop è stato curato da Iacchetti e Ragni, l’identità visiva è a cura di Leonardo Sonnoli.