Design on the Table: Dog il decanter di Riedel

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Il vetro nel campo del “food” è uno dei materiali privilegiati per la realizzazione di accessori destinati alla conservazione, alla preparazione e ovviamente  anche alla consumazione. In particolare trova larga applicazione nel settore del “wine”  poiché come sappiamo viene usato per la realizzazione  delle bottiglie, dei bicchieri e non solo.

Si racconta che il vetro sia stato utilizzato per realizzare bicchieri già nel a partire dal IV secolo a.C. E’ quindi una storia lunghissima che attraversa epoche e tendenze diverse.

Il vetro trova larga applicazione per la sua per la sua  resistenza alla deformazione  e la scarsa reattività.

Oltre al vetro viene utilizzato anche il “cristallo”  presentato spesso come un  vetro pregiato con il quale si producono, calici, bicchieri e altri prodotti di qualità. Ciò che distingue  il cristallo dal vetro comune sono la lucentezza e la “sonorità” .

 

 

Accessori in cristallo come  il decanter Dog di RIEDEL, leader mondiale nella produzione di calici da degustazione e decanter in cristallo, una delle novità  presentate a Milano a fine gennaio in occasione di Homi 2018.

DOG è  un omaggio allo Sheng Xiao, lo Zodiaco Cinese  che quest’anno, a partire dal 16 febbraio, celebrerà l’Anno del Cane.

 

Il nuovo decanter è realizzato a mano in fine cristallo,  presenta al suo interno, attraverso una rientranza del cristallo nella parte inferiore dello stesso, un profilo che ricorda la testa di un cane. Come tutti i decanter  due le  caratteristiche  principali: ‘praticità’ e ‘funzionalità’, che si traducono nella tecnica della ‘doppia decantazione’. La sagoma interna e concava di Dog aiuta moltissimo il processo di decantazione, mescola e ossigena il liquido nel momento stesso in cui viene versato, consentendo al vino di aprirsi in tempi brevissimi.

 

Negli anni passati Riedel aveva già dedicato al calendario cinese un pezzo delle sue collezioni:  ‘Drago’, nel 2012  ‘Boa’ nel 2013 nell’anno del serpente, seguito dal  decanter ‘Horse’  nell’anno del cavallo nel 2014 e  infine, da ‘Ayam’ nel 2017, dedicato all’anno del gallo”.