MustHave2018: D/VISION di Ferruccio Laviani per Fratelli Boffi

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Come sarebbe scomporre un mobile dallo stile classico? Questo è un po quello che ha fatto Ferruccio Laviani con la collezione D/Vision, una delle novità presentate da Fratelli Boffi al Salone del Mobile 2017 e selezionata da Arredativo come uno dei MUSTHAVE2018.

 

Dicevamo, la scomposizione delle forme classiche, ed è questa, a livello formale, l’operazione che svolge Laviani, partendo dalla figura del trumeau, mobile  molto in voga negli anni ’50.

Laviani lo ridisegna e il risultato è una collezione sorprendente declinata in tre versioni: D/Vision .0, D/Vision .1, D/Vision .2. dove in entrambe le versioni in mobile nella sua statuaria staticità sembra invece essere un arredo dinamico.

 

D/Vision .0 si distingue per il segno diagonale che spezza letteralmente il mobile, è una lunga lastra in plexiglas arancione fluorescente che modifica l’assetto strutturale. Così, mentre la prima parte rimane specchiata, la seconda perde il suo effetto riflettente e viene realizzata in vetro, lasciando intravedere le mensole ed il contenuto del mobile.

 

 

 

La lastra divide anche lo specchio ovale, posto al centro che ora per effetto del taglio è realizzato con  due diversi materiali. La prima parte rimane specchiata, la seconda perde il suo effetto riflettente e viene realizzata in vetro, lasciando intravedere le mensole ed il contenuto del mobile.

Tutto questo in contrasto con il resto del mobile in noce frisé tipico anni ’50 con  il bugnato nella parte inferiore ed i puntali in ottone.

D/Vision .1   invece gioca anche con il colore, il mobile viene letteralmente diviso in due da un’immaginaria riga diagonale. In questo caso, sembra esserci uno scivolamento verso il basso tra le parti. La scomposizione è messa in evidenza dal  colore e dalle finiture grazie  alla laccatura blu della parte inferiore e  il noce frisé nella superiore, dove  questa volta lo specchio ovale resta immutato.

 

 

 

Infine D/Vision .2, è il mobile della collezione che si scompone in più parti come risulta di una sorta di esplosione. Come in un quadro cubista, che raffigura il soggetto guardandolo da diversi punti di vista come accadeva nella visione prospettica, il trumeau viene scomposto in parti diverse e immortalato. Ogni parte  del mobile è  un contenitore a sé stante, ma l’importanza del tutto riaffiora non appena si osserva la bellezza del mobile nel suo insieme.  Anche in questa versione il colore gioca un ruolo importante grazie alla presenza  di campiture di colore verde militare, alternate a zone dove è l’originale legno frisé. Un prodotto che rende labile il confine tra il pezzo unico e l’arredo riproducibile in serie.

 

Laviani che già in passato aveva collaborato con Fratelli Boffi, oltre alla collezione D/Vision al Salone 2017 ha presentato anche  La boiserie Gothik-B e la madia Gothik-A.

La collezione Gothik esaspera l’artigianalità e la tradizione della lavorazione del legno di Fratelli Boffi mescolandole con gli stilemi che contraddistinguono lo stile gotico, incrociandole, deformandole e manipolandole fino a creare un decoro prezioso e architettonico.

Ferruccio Laviani è oggi una delle firme del design italiano più note. Collabora con alcuni dei brand più noti come Kartell Flos, De Padova, Foscarini, Moroso, Society (Limonta), Emmemobili . aziende per le quali è  anche Art Director.   

 

I suoi lavori spaziano dai progetti di arredi, lampade e accessori, lo studio fondato nel 1991 si occupa di  Progettazione  spazi commerciali, allestimenti, uffici e case per clienti privati