Ad oggi il comparto ufficio resta molto attraente per gli investitori, elemento trainante nel mondo del Real Estate nonostante la pandemia in corso stia mutando i modi di utilizzo degli ambienti. I modi di lavorare e gli scenari stanno subendo un notevole cambiamento.
Gli spazi dovranno essere completamente ripensati ed ottimizzati basandosi su un modello che è frutto di una fusione di elementi diversi, dettati dalle nuove esigenze lavorative che rimarranno valide anche in post-pandemia. Se prima in ufficio ci recavamo perché dovevamo, adesso ci andiamo perché ne abbiamo bisogno e quindi gli spazi dovranno essere più flessibili e multifunzionali anche per favorire la socializzazione fra gli individui e lo svolgimento di attività di meeting o team work. Il fattore più importante nei nuovi ambienti però sarà il benessere psicofisico delle persone, messo a dura prova dal telelavoro.
Lo spazio servirà per far lavorare le persone tutte insieme, generando quindi un ambiente per la condivisione, diventando quindi il cuore pulsante dell’azienda e dove si concentrano sviluppo e creatività.

Gli uffici non moriranno ma stanno subendo una profonda trasformazione diventando luoghi più conviviali:
stiamo assistendo alla “fine” dell’open space fatto di scrivanie in batteria, una delle più grandi rivoluzioni nel modo di progettare gli uffici. I volumi dovranno essere ridistribuiti secondo le nuove esigenze realizzando spazi multifunzionali, facilmente riconfigurabili e che si adattino ad accogliere diverse mansioni.
La tendenza evidenzia la quasi totale assenza di scrivanie assegnate a favore di tavoli condivisi e postazioni prenotabili, aree per lavorare in team oppure ricercare il massimo livello di concentrazione ma anche per momenti di divertimento o relax.

Sempre più spazio e centralità è dato alle aree accessorie dove vengono svolte tutte le attività che gravitano intorno al lavoro di scrivania (studi hanno certificato che si passa circa 4 ore su 8 seduti al proprio posto di lavoro). Sale riunioni, aree formazioni, aree break e lounge prendono sempre più spazio all’interno dei nuovi layout, facendo scomparire scrivanie spesso inutilizzate e dove le persone possono ritagliare i propri momenti lavorativi, “cucendosi” addosso l’ambiente più utile e funzionale allo svolgimento di esse.
Una delle più grosse novità è l’utilizzo del verde in ufficio: da sempre inseriamo all’interno delle nostre abitazioni piante e fuori che rendono l’ambiente più gradevole ma allo stesso tempo giocano un ruolo positivo e fondamentale nelle nostre attività psico-fisiche, donandoci pace e relax. 
Soprattutto nel post-pandemia, che sta modificando e modificherà sicuramente le nostre abitudini future, uno degli obbiettivi primari sarà quello di fornire degli ambienti lavorativi salubri e piacevoli, dove poter alternare momenti di lavoro e concentrazione a pause relax e contemplazione ed in questo le piante sono un alleato imprescindibile.

Vivere l’ufficio continuerà a giocare un ruolo fondamentale all’interno della dimensione lavorativa. Il luogo di lavoro è comunità e per questo deve essere in grado di accogliere e di attrarre, reinventando gli spazi mettendo al centro del progetto il benessere delle persone.

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