IL DESIGN DELLE COSE: la cartellina

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Ci sono oggetti che usiamo tutti i giorni, ideati molto tempo fa in risposta ad esigenze nuove (come il mouse ad esempio). Parallelamente, ci sono oggetti che raccontano di tradizioni locali (la Chiavarina) o usanze alimentari (la bottiglia di Soia). Sono tutti prodotti che come abbiamo visto, hanno una loro storia, che continuano ad essere scritta anche grazie alle re-interpretazioni dei designer e dei progettisti.

Per la rubrica il Design delle Cose, oggi parliamo di un’invenzione abbastanza recente. Un progetto, che come sempre succede, è nato per rispondere ad un bisogno specifico. Questa è la storia di Piuma, la cartellina in polipropilene trasparente ideata dal designer giapponese Makio Hasuike.

Piuma la prima cartellina in polipropilene

Sembra impossibile, ma c’era un tempo in cui questa cartellina, oggi così diffusa ed imitata, non esisteva.

Piuma è stata ideata nel 1983 e fin da subito ha conquistato il mercato, poi è diventata poi un’ icona.

Prima di Piuma, le cartelle usate per trasportare disegni o documentazioni cartacee erano fatte in carta o con derivati del cartone.

Ma il vero riferimento a cui ha guardato di Makio Hasuike quando ha ideato Piuma, non erano le cartelle di cartone. Eravamo negli anni 80 e all’epoca gli impiegati e i lavoratori usavano per trasportare i loro documenti  le valigetta 24 ore. Un accessorio dotato di una struttura rigida, spesso rifinita in pelle. Un oggetto serioso ed importante. Hasuike voleva  realizzare qualcosa di più leggero. Da qui deriva il nome stesso del progetto, appunto Piuma. Il concept venne quindi sviluppato come un’esigenza personale dal designer. Se il prodotto non avesse funzionato, il prototipo lo avrebbe comunque usato lui stesso.

Da un intuizione a un prodotto intramontabile

Quando Makio Hasuike ideò queste cartelle per confezionarle, utilizzò dei fogli di plastica prefabbricata estrusa .

I fogli di plastica venivano piegati e curvati così da ottenere una configurazione tridimensionale. Un’idea che prendeva ispirazioni dalla cultura degli origami che grazie alle piegature riesce a trasformare oggetti in due di dimensioni in sculture 3D.

In seguito a queste cartelline sono state aggiunte le maniglie e le clip per richiuderle meglio e facilitarne il trasporto. Particolari che oggi sono prodotti in serie e in vari colori, con lo stampaggio a iniezione.

Come oggi anche all’epoca, Piuma venne distribuita da MHWAY, l’azienda fondata nel 1982 dallo stesso Makio Hasuike. Un progetto sperimentale e  un’esperienza imprenditoriale, che con il tempo è diventata un brand di successo. 

Piuma la cartellina dei creativi

La collezione Piuma, non è un solo da un modello ma una serie di cartelline di varie dimensioni.

E’ realizzata con un materiale innovativo, resistente, economico e prodotto a livello industrial. Il polipropilene è risultato la scelta giusta per svolgere le funzioni richieste mantenendo un alto grado di design.

E’ trasparente e impermeabile. Anche per grazie a queste caratteristiche, Piuma ha conquistato il mercato. Un design semplice ed immediato. Da subito Haisuke aveva pensato a Piuma come un prodotto rivolto ad un pubblico di creativi: architetti, designer, pubblicitari, giornalisti. Persone che pensano fuori dagli schemi, con la mente libera. Ed è quello il pubblico che Piuma conquistò immediatamente. Generazioni dopo generazione per quasi 40 anni. Piuma è stata premiata nel 1983 a  Bio 10 / Biennale di Lubiana nella Selezione Premio SMAU. Un oggetto unico nel suo genere. La linea Piuma si è rinnovata negli anni con nuove superfici e nuovi dettagli.

MHWAY dalla prima cartellina alle collezioni iconiche

Il primo prodotto disegnato da Makio Hasuike e prodotto dalla MHWAY era Croma. Progetto nato solo un anno prima di Piuma. Croma era una cartellina portadisegni fatta con un foglio in cartone plastificato, fustellato e cordonato. Un progetto che nasceva ancora una volta da un desiderio di libertà e leggerezza.

Due anni dopo Piuma la MHWAY realizzata la linea “Impronta” fatta in poliestere elastico, un contenitore che ha bisogno di cuciture. Un’altro progetto pluripremiato. Il brand ha ottenuto tanti premi e riconoscimenti per innovazione e design. Alcuni prodotti sono esposti in diverse mostre o sono entrati a far parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei di design come la Triennale di Milano, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo delle Arti Decorative di Vienna e il Moma di New York.

Maiko Hisuke: la leggerezza del design

Maiko Hisuke, designer classe 1938 si forma alla University of Arts di Tokyo nel 1962. Inizia la sua carriera in Giappone presso la Seiko realizzando i progetti di orologi per i Giochi Olimpici di Tokyo del 1964. Nel 1963 si trasferisce  in Italia e qui lavora nello studio di Bonetto. Pochi anni dopo, nel 1968 apre la Makio Hasuike Design. Nel 1982 da vita alla MH WAY e nel 1987 apre il primo negozio monomarca in via Durini 2 a Milano. Nel 1988, MHWAY si apre al mercato internazionale con lo store di Parigi in Rue De Saint Péres. Nel 1989 le linee Piuma, Zoom e Impronta sono i prodotti di punta ed entrano a far parte della Collezione Permanente del Design della Triennale di Milano.

Oggi la collezione MH WAY si dive in quattro 4 mondi: Easy & Busy, Free Spirits, Bike Lovers, Designer Basics. E la storia continua…