Identikit DesignHero: Vito Nesta

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Design Hero è il progetto dedicato a quelli che ogni mattina si svegliano e indossano la maschera del designer. A quelli che vogliono contribuire a far crescere il settore, a mostrarlo al più persone possibili, che vogliono migliorare il mondo o semplicemente una singola azione di una persona.

Quando, qualche tempo fa, abbiamo incontrato il designer Vito Nesta abbiamo parlato del suo lavoro e del suo percorso professionale. Ma per capire ancora meglio il suo “fare design” gli abbiamo rivolto nel cinque domande chiave con cui disegniamo l’Identikit del Design Hero. Ecco le sue risposte …

  • QUAL’È IL SUPER POTERE CHE UN DESIGNER DEVE AVERE ? O CHE VORRESTI AVERE ?

    Quello di fare pezzi che non assolvono solo la loro funzione in quanto oggetti, perché penso che di oggetti così, ne abbiamo già le case piene. Credo piuttosto che gli oggetti di cui abbiamo bisogno, siano quelli che emozionano e raccontano storie. In modo tale che averli in casa sia un modo per non dimenticare, per poter ricordare e avere sempre la mente e la cultura allenata.
    Penso che gli oggetti oggi debbano avere questo appeal, poi forse il solo fare oggetti per il loro uso non è nemmeno nelle mie corde.

  • OGNI EROE HA LA SUA NEMESI, QUALI PENSI SIANO GLI ACERRIMI NEMICI DEL DESIGN E DEI DESIGNER ?

    Il nemico è il fatto di dover trovare dei compromessi con quella che è l’idea e poi quello che è il pezzo, che dovrà costare nel modo giusto per poter essere acquistato e quindi essere vissuto nel vero senso della parola.
    E’ una cosa con cui ci si deve scontrare. Forse un tempo era più facile far vivere i propri sogni perché magari il mercato era più facile. Oggi invece il mercato è estremamente difficile e dunque si possono avere le più belle idee del mondo, ma se poi sono fuori costo e non hanno possibilità di essere diffuse perché i prodotti, hanno prezzi proibiti ecco, quella è una sconfitta.

  • SUPERMAN HA UN SUO PUNTO DEBOLE NELLA KRIPTONITE, HAI UN MATERIALE CHE È PER TE LA KRIPTONITE? CON CUI HAI AVUTO DIFFICOLTÀ A LAVORARCI ?

    No perché qualsiasi materiale penso abbia una storia, una sua bellezza. Nel momento in cui mi sono trovato con materiale nuovo come quando ho lavorato con la pelle ad esempio, è stato bello capire le dinamiche di una conceria piuttosto che come lavare la pelle e sentirne l’odore … Penso ogni materiale debba essere una scoperta e credo che anche quello sia il divertimento per un designer.

  • DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ, QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DI UN DESIGNER ?

    Penso che la responsabilità del designer sia quella di creare oggetti che in un certo senso educhino chi ne fruirà. Per esempio se penso a come ha rivoluzionato la famiglia degli anni sessanta, la possibilità di portare una radio in giro per la città. Oppure alla poltrona sacco da un lato e i divani rigidi delle zie con il centrino. Ecco ognuno, con i suoi progetti non deve solo fare pezzi che funzionano. Ma fare pezzi che per chi li avrà in casa, lascino un segno aggiungendo qualcosa su cui riflettere.

  • SE DOVESSI SCEGLIERE COME MODELLO UN EROE DEI FUMETTI, DELLA TV, DELLA LETTERATURA, CHI SCEGLIERESTI ?

    Ho amato tanti personaggi e designer. Da studente ho avuto grande maestro Pasquale Guastamacchia, un artista. Nel design poi mi ha appassionato molto il lavoro di Paola Navone e John Derian abbiamo fortuna di aver avuto personaggi come Philippe Daverio insomma ci sono molte personalità che possono darci un contributo.